CONTINUA ANCHE PER IL 2009 L'UFFICIO PER LE POLITICHE GIOVANILI
    

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CONTINUA ANCHE PER IL 2009 L'UFFICIO PER LE POLITICHE GIOVANILI

Luca Dell'Osta

01/02/2009

Con una delibera del 3 dicembre 2008, la Giunta comunale ha deciso di prorogare, ancora per tutto il 2009, l'apertura dell'Ufficio Politiche Giovanili (sito al piano terra del Municipio, entrata verso via Olimpia) il quale, anche se non molto conosciuto, si è fatto promotore di alcune importanti iniziative che coinvolgono l'universo giovanile di Cortina.

Fin dal 2003, quando l'allora assessore Gianluca Lorenzi aveva voluto istituire una figura semiufficiale che si occupasse della questione, l'incarico di tradeunion tra l'Amministrazione e la popolazione giovanile è stato ricoperto da Carla De Martin, che negli orari di apertura dell'ufficio (ogni martedì e giovedì dalle 14.30 alle 18.00) rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che, in qualche modo, si occupano dei giovani, dei loro interessi e delle loro aspettative.

«Siamo partiti proprio nel 2003», racconta la De Martin, «con l'assessore Lorenzi, anche se allora il nostro non era un vero e proprio ufficio. Ciò che è stato svolto in quei mesi è stato un lavoro di «rete»: abbiamo analizzato il territorio, creando un primo tessuto di contatti tra i giovani e tra i giovani e il mondo adulto.

Sono state inoltre poste le basi, con i dirigenti scolastici di allora, dello stretto rapporto che oggi ci lega agli Istituti del territorio ampezzano. Certo non sono mancate anche le fasi operative, che hanno dato risultati tangibili: penso, per esempio, alla Carta Giovani, una specie di bancomat che i ragazzi tra i 13 e i 24 anni possono utilizzare nelle strutture sportive e ricreative del Comune (piscina, stadio, cinema) per ottenere sconti o agevolazioni.

Questa iniziativa tra le altre cose è stata estesa anche a tutti quegli studenti che sono iscritti nelle scuole di Cortina: così non è raro vedere un ragazzo del Cadore che va al cinema pagando il biglietto ridotto, anche se proveniente dal Cadore.

«Questo nostro lavoro di analisi, comunque, continua ancora oggi coinvolgendo, oltre alle scuole, già menzionate, le altre realtà del territorio come la Pastorale Giovanile, con la quale abbiamo sviluppato riflessioni e incontri inerenti alle tematiche dell'handicap, dell'abuso di alcool e della sicurezza stradale, tutte tematiche considerate in un più ampio orizzonte del cosiddetto «agio», cioè, in poche parole, del benessere e della qualità della vita delle giovani generazioni.

Naturalmente, senza mai venir meno alla prospettiva dell'intera popolazione, nella quale tutti, senza distinzioni di età e ruoli, partecipano alla responsabilità educativa della propria comunità.

E anche con Provincia e Regione, sempre molto vicine alle esigenze del mondo giovanile, non è mancata la collaborazione».

Questa prima esperienza si è conclusa nel 2004, ma nonostan- te ciò Carla De Martin si è mantenuta attiva facendo in modo che i risultati raggiunti non si perdessero nel nulla eterno. E, di fronte alla buona volontà della nuova Amministrazione, con le promesse di maggior attenzione alle tematiche e alle richieste dei giovani, in particolare con il coinvolgimento diretto dei ragazzi, nel settembre 2007 una delibera di Giunta ha istituito, per l'anno 2008, l'Ufficio Politiche Giovanili, del quale Carla De Martin è stata subito eletta come incaricata.

«Durante questa che possiamo definire seconda fase», dice ancora la De Martin, «ci siamo nuovamente concentrati sull'attività relazionale, ma questa volta con i crismi dell'ufficialità. Adesso, alla luce di un anno intero di attività, possiamo esprimere alcune considerazioni. Prima di tutto, nonostante la pubblicità effettuata (sulle colonne di Voci con la rubrica Infogiovani, per esempio, e anche con una bacheca posta all'esterno dell'ufficio), abbiamo avuto poco riscontro. Ma ce lo aspettavamo, anche perché questa rappresenta un'offerta del tutto nuova per Cortina e ci vuole sempre un po' di tempo affinché possa essere sfruttata pienamente.

In secondo luogo, però, è stato piacevole verificare come per l'ufficio siano passati non solo i ragazzi, ma anche i loro genitori, che si sono fatti sentire per dare e ricevere consigli o per proporre nuove idee. E, ultimo ma non in ordine di importanza, prima con l'assessore Lorenzi e adesso con l'assessore Paola Valle, c'è stata e continua ancora oggi la piena volontà da parte dell'Amministrazione a sostenere le attività dei giovani, contribuendo non solo in termini di personale ma anche di aiuti economici.

«Certo, nel momento in cui noi dicevamo ai ragazzi: «L'assessorato vi ascolta, adesso dite la vostra», loro ci guardavano sbalorditi, perché veniamo visti come appartenenti a un altro ambiente, quello della politica, che è spesso estraneo agli interessi dei giovani. Da questo punto di vista, gli adulti si sono dimostrati più interessati a capire quali erano le problematiche e le aspettative che l'Assessorato stava cercando di soddisfare. Purtroppo noi siamo partiti dal nulla, e abbiamo dovuto costruire tutto dal niente.

I risultati fin qui raggiunti però sono incoraggianti e noi continuiamo nel tentativo di farci conoscere, puntando molto sul passaparola e sull'entusiasmo di chi l'Ufficio l'ha conosciuto e ne è rimasto soddisfatto.

«Diciamo che una delle più grosse soddisfazioni che abbiamo ottenuto è stata quella delle due feste organizzate dai giovani, e a loro rivolte, che si sono svolte al PalaLexus in marzo e in novembre. Durante la prima il Sindaco e l'assessore Valle hanno reso noti i risultati dei questionari che durante l'inverno erano stati sottoposti ai ragazzi, nel tentativo di ottenere una quadro realistico della vita dei giovani in un posto come Cortina. I risultati sono stati davvero interessanti, sotto ogni punto di vista (anche di quelli che volevano una mostra sui marziani o un corso di macellazione di bufali norvegesi).

«L'Assessorato da qui ha spinto costantemente l'incontro tra i ragazzi, secondo le loro tempistiche e le loro esigenze, per verificare in modo diretto quali fossero le idee e la volontà di gestire eventuali proposte e progetti. Quindi oggi si sta cercando di realizzare un ambizioso progetto: la costituzione di una consulta giovanile, sulla falsariga dei numerosi gruppi che sono già attivi sul territorio. Ora la palla, come si è soliti dire in questi casi, ce l'hanno i ragazzi: ci siamo attivati, insieme, per conoscere i vari gruppi provinciali (il gruppo AvanPieve, poi Lorenzago Aperta, la Consulta Giovanile dell'Alpago e quindi quella del Feltrino, che è stata visitata dai ragazzi e dall'assessore Valle lo scorso 24 gennaio) e questa è stata la base, per i nostri giovani, del lavoro che adesso stanno portando avanti con entusiasmo».

A dispetto dei luoghi comuni, quindi, si può tranquillamente affermare che i giovani di oggi, e quelli del nostro p ae s e i n particolare, anche se un po' riservati e restii a mettersi in gioco, non sono per nulla la manica di perdigiorno descritta da giornali e televisioni.

Un senso di responsabilità verso il proprio luogo d'origine li accomuna, e questo si esprime in svariate maniere: non da ultima la richiesta rivolta all'Amministrazione, e all'assessore Valle in particolare, di non forzare le tappe esigendo risultati immediati e concreti, e di avere il lusso del tempo per incontrarsi, conoscersi e progettare insieme senza dover sottostare ai tempi della politica, in quanto loro sono i primi a rendersi conto che questa è la fase più delicata, in cui assumono particolare importanza il dialogo, le relazioni che si instaurano e la meticolosa progettazione di attività, magari contenute, dalle quali però nascerà eventualmente una «consulta giovani» degna di questo nome.

te ciò Carla De Martin si è mantenuta attiva facendo in modo che i risultati raggiunti non si perdessero nel nulla eterno. E, di fronte alla buona volontà della nuova Amministrazione, con le promesse di maggior attenzione alle tematiche e alle richieste dei giovani, in particolare con il coinvolgimento diretto dei ragazzi, nel settembre 2007 una delibera di Giunta ha istituito, per l'anno 2008, l'Ufficio Politiche Giovanili, del quale Carla De Martin è stata subito eletta come incaricata.

«Durante questa che possiamo definire seconda fase», dice ancora la De Martin, «ci siamo nuovamente concentrati sull'attività relazionale, ma questa volta con i crismi dell'ufficialità. Adesso, alla luce di un anno intero di attività, possiamo esprimere alcune considerazioni. Prima di tutto, nonostante la pubblicità effettuata (sulle colonne di Voci con la rubrica Infogiovani, per esempio, e anche con una bacheca posta all'esterno dell'ufficio), abbiamo avuto poco riscontro. Ma ce lo aspettavamo, anche perché questa rappresenta un'offerta del tutto nuova per Cortina e ci vuole sempre un po' di tempo affinché possa essere sfruttata pienamente.

In secondo luogo, però, è stato piacevole verificare come per l'ufficio siano passati non solo i ragazzi, ma anche i loro genitori, che si sono fatti sentire per dare e ricevere consigli o per proporre nuove idee. E, ultimo ma non in ordine di importanza, prima con l'assessore Lorenzi e adesso con l'assessore Paola Valle, c'è stata e continua ancora oggi la piena volontà da parte dell'Amministrazione a sostenere le attività dei giovani, contribuendo non solo in termini di personale ma anche di aiuti economici.

«Certo, nel momento in cui noi dicevamo ai ragazzi: «L'assessorato vi ascolta, adesso dite la vostra», loro ci guardavano sbalorditi, perché veniamo visti come appartenenti a un altro ambiente, quello della politica, che è spesso estraneo agli interessi dei giovani. Da questo punto di vista, gli adulti si sono dimostrati più interessati a capire quali erano le problematiche e le aspettative che l'Assessorato stava cercando di soddisfare. Purtroppo noi siamo partiti dal nulla, e abbiamo dovuto costruire tutto dal niente.

I risultati fin qui raggiunti però sono incoraggianti e noi continuiamo nel tentativo di farci conoscere, puntando molto sul passaparola e sull'entusiasmo di chi l'Ufficio l'ha conosciuto e ne è rimasto soddisfatto.

«Diciamo che una delle più grosse soddisfazioni che abbiamo ottenuto è stata quella delle due feste organizzate dai giovani, e a loro rivolte, che si sono svolte al PalaLexus in marzo e in novembre. Durante la prima il Sindaco e l'assessore Valle hanno reso noti i risultati dei questionari che durante l'inverno erano stati sottoposti ai ragazzi, nel tentativo di ottenere una quadro realistico della vita dei giovani in un posto come Cortina. I risultati sono stati davvero interessanti, sotto ogni punto di vista (anche di quelli che volevano una mostra sui marziani o un corso di macellazione di bufali norvegesi).

«L'Assessorato da qui ha spinto costantemente l'incontro tra i ragazzi, secondo le loro tempistiche e le loro esigenze, per verificare in modo diretto quali fossero le idee e la volontà di gestire eventuali proposte e progetti. Quindi oggi si sta cercando di realizzare un ambizioso progetto: la costituzione di una consulta giovanile, sulla falsariga dei numerosi gruppi che sono già attivi sul territorio. Ora la palla, come si è soliti dire in questi casi, ce l'hanno i ragazzi: ci siamo attivati, insieme, per conoscere i vari gruppi provinciali (il gruppo AvanPieve, poi Lorenzago Aperta, la Consulta Giovanile dell'Alpago e quindi quella del Feltrino, che è stata visitata dai ragazzi e dall'assessore Valle lo scorso 24 gennaio) e questa è stata la base, per i nostri giovani, del lavoro che adesso stanno portando avanti con entusiasmo».

A dispetto dei luoghi comuni, quindi, si può tranquillamente affermare che i giovani di oggi, e quelli del nostro p ae s e i n particolare, anche se un po' riservati e restii a mettersi in gioco, non sono per nulla la manica di perdigiorno descritta da giornali e televisioni.

Un senso di responsabilità verso il proprio luogo d'origine li accomuna, e questo si esprime in svariate maniere: non da ultima la richiesta rivolta all'Amministrazione, e all'assessore Valle in particolare, di non forzare le tappe esigendo risultati immediati e concreti, e di avere il lusso del tempo per incontrarsi, conoscersi e progettare insieme senza dover sottostare ai tempi della politica, in quanto loro sono i primi a rendersi conto che questa è la fase più delicata, in cui assumono particolare importanza il dialogo, le relazioni che si instaurano e la meticolosa progettazione di attività, magari contenute, dalle quali però nascerà eventualmente una «consulta giovani» degna di questo nome.