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UNO SPAZIO GIOVANI PART-TIME

Patrizia Serra

31/12/2009

«Ai nostri giovani cosa proponiamo? Qui, a Cortina, attualmente sono poche le possibilità che vengono offerte: sfondare nello sport o continuare nell'attività di famiglia (…) Agli atti non solo non risultano progetti dedicati alla gioventù nello specifico, ma non sembra nemmeno che vi sia l'intenzione di prendere questa importante parte di popolazione in considerazione».

Ciò che avete appena letto non è l'opinione di qualche oppositore dell'attuale maggioranza, bensì il programma della stessa all'epoca della campagna elettorale, nel lontano 2007. Sì, perché il programma recitava anche: «Mentre elaboravamo tutte queste possibilità ci siamo chiesti come mai non ci abbia pensato qualcuno prima di noi, dal momento che si tratta di idee semplici e realizzabili a costi contenuti».

Infatti l'idea si è realizzata e a costi (molto) contenuti: 8.350 euro da settembre sino alla fine del 2009, per il futuro non ci è dato sapere. Sembra insomma che la montagna abbia partorito il topolino. Perché di tutte le strutture delle quali si parlava in campagna elettorale (tutte ancora visibili sul sito www.progettocortina.

it ) è stato realizzato solo uno Spazio Giovani parttime, prendendo in prestito la sala Apollonio nei pomeriggi del lunedì, mercoledì e venerdì.

Meglio di niente si dirà, il che è vero, ma un po' poco per chi sosteneva che fossero necessari luoghi per gli appassionati di pittura, fotografia, cinema, musica, ecologia e sport, per poter dar modo ai giovani talenti di emergere e coltivarsi.

Il tema non secondario delle spese da sostenere per strutture del genere era affidato agli sponsor:

«Le spese di realizzazione non sarebbero di certo onerose, si potrebbero cercare sponsorizzazioni tramite ditte del settore le quali potrebbero finanziare la struttura per poi, nei periodi di alta stagione, creare dei tornei, delle partite, avendo così un ritorno pubblicitario».

Insomma, le idee non mancavano, ma gli sponsor (e solo gli sponsor, verrebbe da pensare) avrebbero dovuto magicamente dotare Cortina di strutture moderne per il tempo libero dei giovani ampezzani e non. Eppure, l'unico contributo che si è visto finora è stato quello della Cassa Rurale e Artigiana di Cortina, che ha dato i 20.000 euro utilizzati per l'acquisto di un grande televisore ultrapiatto, un pc, una consolle per i videogiochi e una stampante. Inizialmente lo spazio doveva essere auto-gestito, poi finalmente a inizio ottobre è arrivata un'educatrice col compito di coordinare le attività ma, ahimé, soltanto sino alla fine di dicembre, ben sapendo che tre mesi sono pochi per pianificare una qualsiasi attività e sviluppare qualunque progetto.

Nonostante ciò, la buona volontà delle persone coinvolte, Carla De Martin per il Comune e Katiuscia Da Corte come educatrice, ha fatto sì che le attività organizzate abbiano avuto un buon riscontro tra i ragazzi, i quali a volte si sono scoperti nelle inedite vesti di insegnanti per i propri coetanei. È avvenuto nel corso sulla meccanica, durante il quale due sedicenni hanno spiegato come funziona e com'è fatto il motore di un apecar, o quando, su invito dell'educatrice, altri ragazzi si sono documentati e hanno raccontato la storia dei videogiochi. Per i più grandi ha avuto invece un successo superiore alle aspettative il progetto di cinematerapia col supporto di una psicologa: dopo aver visto ciascun film in programma, i ragazzi si sono divisi in gruppi per ragionare e discutere su ciò che avevano appena visto. Anche il baby sindaco e il mini consiglio comunale possono sfruttare adesso la sala Apollonio per le loro riunioni. Il programma per la fine di novembre prevedeva un laboratorio teatrale e il concorso per creare il logo dello Spazio Giovani, lasciando spazio alla creatività dei ragazzi dai 12 ai 19 anni.

In questi pochi mesi di attività si è quindi visto che i giovani rispondono con entusiasmo quando le iniziative sono mirate e raccolgono le loro esigenze.

Oltre a questo, avremmo voluto sapere, e dirvi, che cosa succederà da gennaio in poi, se e quando e dove dovrebbero essere realizzati i campi di basket/volley/calcetto e lo skatepark, in quali sedi si potrà dipingere-fotografare-fare musica, o se si potranno pianificare attività di ampio respiro che permettano di non vanificare il lavoro fatto. E poi una semplice osservazione: Cortina è baciata dal sole ma non si trova certo ai tropici, eppure, a parte il faraonico stadio del ghiaccio e la decadente piscina, non esiste una struttura comunale coperta per gli sport «alternativi» o un semplice parco giochi indoor per i più piccoli (basterebbe anche solo una tensostruttura).

Ma l'assessore alle Politiche Giovanili, Paola Valle, non ha voluto rilasciarci un'intervista.

Quindi queste e altre domande sui giovani a Cortina sono per ora destinate a restare senza risposta.