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LE SECONDE CASE: PROBLEMA COMUNE AI PAESI ALPINI

Dino Fava

01/03/2009

L’allarme lanciato da Hanspeter Danuser - da 30 anni rettore del turismo nella blasonata Saint Moritz - nel 2007, sulla rivista Alp, ha trattato di nuovo un tema forte.

Egli è uso alle anticipazioni lungimiranti, come quando contro tutti lanciò il Glacier Express: il ripristino della sgangherata ferrovia, trasformandola in un'attrattiva turistica e un usatissimo mezzo di trasporto: un grande successo imitato in Val Venosta e in fase di introduzione anche in Val Pusteria.

Danuser disse: «Non possiamo permetterci di avere migliaia di case occupate per vacanza per solo un mese all'anno!».

Il governo cantonese Grigioni ha raccolto la sfida.

Di fronte all'eccesso di seconde case poco usate e definite «letti freddi», il prossimo aprile presenterà un nuovo piano direttivo che regolerà la programmazione territoriale (il corrispettivo del nostro Piano Territoriale, di cui si sta discutendo anche in Provincia).

Hansjoerg Trachsel - Presidente del governo e capo del dipartimento dell'economia pubblica - afferma: «Si vuole ridurre ad un terzo l'attuale produzione di case non destinate all'affitto. Vogliamo ridurre molto le aree destinate ai così detti «letti freddi».» Nel mirino soprattutto l'Alta Engadina, dove il 58% delle abitazioni sono seconde case. Solo un quinto dei letti è occupato da residenti sulla totalità.

Un tale agglomerato di abitazioni in un piccolo comune come Saint Moritz (5.000 abitanti) - che raggiunge le 80.000 presenze in alta stagione - non regge più.

Trentasei comuni del Canton Grigioni riceveranno regole e indirizzi per adeguare i loro piani regolatori.

La stretta riguarderà le nuove costruzioni, ma sono previste agevolazioni fiscali anche per i proprietari esistenti, se disponibili ad affittare. Si guarda al caso Zermatt, ove è prevista la restituzione delle tasse pagate se il proprietario dimostra di aver stipulato un contratto di affitto a terzi.

E' utile notare che in Svizzera esiste già una legge che limita l'acquisto di abitazioni ai non residenti. Una norma proporzionata alla densità turistica. A Saint Moritz si arriva al 20% massimo sui 100 realizzati, con revisioni periodiche.

La Cipra ha dedicato nel giugno 2008 il suo fascicolo a questo tema, riportando tra le altre cose anche la provocazione di Danuser.

Il fenomeno delle seconde case è diffuso in modo più o meno accentuato sia sul versante nord che su quello a sud delle Alpi.

La dimensione di questo 'patrimonio' richiede una regolazione razionale. L'obiettivo è di metterlo a disposizione delle comunità locali, per una migliore efficienza del sistema economico-sociale, orientato molto al turismo.

La Svizzera e il Canton Grigioni hanno fatto da apripista.