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LE MULTE: UNA MINIERA D’ORO

Luca Dell'Osta

01/03/2009

Sono stati resi pubblici, nelle scorse settimane, i dati riguardanti le attività del Comando della Polizia Locale, coordinato da Nicola Salvato, riferiti all'attività del 2008.

Non parliamo solamente di multe per infrazioni al codice della strada: agli oltre 3.200 accertamenti per divieto di sosta e ai 277 veicoli rimossi con il carro attrezzi, si devono anche aggiungere 13 abusi in edilizia urbanistica, 8 interventi in aree degradate secondo quanto previsto dal regolamento comunale, una serie di oltre 130 identificazioni e denunce e 7 violazioni per l'inosservanza della legge su pubblicità e affissioni.

Per poter confrontare questi dati con le altre città d'Italia e trarne le debite conclusioni, bisogna però andare indietro nel tempo e analizzare le statistiche relative all'anno 2007: farà allora impressione rilevare come nel nostro «piccolo» Comune di 6.200 abitanti, nel 2007 la Polizia abbia staccato foglietti rosa per un totale di 159.654 euro. Il che vuol dire, a spanne, poco più di 25 euro a persona, nessuno escluso.

Ciò nonostante, il primo dato da prendere in considerazione per contestualizzare questa che in apparenza sembra una montagna di denaro, è la cifra complessiva che il Comune di Cortina riscuote grazie alle imposte: il dato 2007 parla di 11.209.690 euro. In quanto a tributi Cortina, con 6.218 abitanti, in provincia di Belluno è seconda solamente al capoluogo (oltre 35.000 abitanti), che ha riscosso nel 2007 11.826.638 euro.

Facendo le debite proporzioni, la percentuale di multe sulle imposte equivale all'1,42, con una media per ogni abitante di 25,68 euro. Dati ben più rassicuranti rispetto a quelli di San Tomaso Agordino che, in provincia, ha la maglia nera di Comune con la popolazione più indisciplinata: su 753 abitanti e 191.936 euro di tasse riscosse, ben 141.830 euro (il 73% delle imposte totali) derivano dalle multe. Ogni cittadino, quindi, ha sborsato quasi 190 euro. Sette volte di più di quanto abbia speso, nello stesso anno, un cittadino di Cortina.

Bravi invece gli abitanti di Ospitale di Cadore e Lorenzago, che hanno pagato rispettivamente, per tutto un anno, solamente 27 e 220 euro in multe, lo 0,03 e 0,09% sul totale delle imposte.

Questi due Comuni nei loro bilanci, in pratica, non possono fare - e non fanno - affidamento sulle entrate che derivino da sanzioni.

Sanzioni delle quali, invece, numerosi Comuni in Italia non possono più fare a meno se vogliono chiudere l'anno con i bilanci a posto e nel rispetto del patto di stabilità. Basti pensare al già citato San Tomaso e, trascendendo i confini provinciali, grandi città come Caserta, Milano, Brescia, Napoli, Palermo e tante altre avrebbero sicuramente notevoli difficoltà a chiudere i bilanci in ordine se non potessero contare su un introito (rapporto multe/imposte totali) che va dal 22% del capoluogo partenopeo (oltre 74 milioni di euro) al 48,5% di Caserta (oltre 10 milioni di euro). Altre città, come Roma, possono contare invece su entrate davvero cospicue che, anche se percentualmente non così incisive sul totale delle imposte, fanno ugualmente impressione: si va dai 340 milioni di euro a Roma, passando per i 135 milioni di Milano e arrivando ai 64 milioni di Torino.

E forse non è superfluo aggiungere quanto nel 2007 gli italiani abbiano pagato per eccessi di velocità, divieti di sosta e chi più ne ha più ne metta: 1 miliardo e 640 milioni di euro a vigili urbani, cui si aggiungono altri 300 milioni abbondanti di multe comminate da Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia.

In tutto, quindi, due miliardi di euro, 35 per ogni italiano, senza i quali molti Comuni dovrebbero trovare strategie alternative per chiudere i bilanci.

Ma non è il caso di Cortina: 160.000 euro, alla fine, non sono poi tanti…