GLI IMPEGNI DELLA MEMORIA (ritocchi)
    

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GLI IMPEGNI DELLA MEMORIA (ritocchi)

Ennio Rossignoli

01/03/2009

 

Qualcuno ha detto che la memoria è il laminatoio della coscienza, perché è lì che essa lavora i pensieri fino a ridurli nelle lamine nette e preziose del ricordo. Accade però spesso che la maglia si spezzi e che quindi ogni legame con il passato si interrompa. E' così che gli uomini dimenticano persino le grandi tragedie collettive, tant'è vero che si sono dovute consegnare alla ufficialità di giornate istituzionali. E da quando abbiamo letto Freud, sappiamo anche che la rimozione può essere un meccanismo di difesa della psiche; ma forse è più semplice riconoscere che gli esseri umani scordano più facilmente tutto ciò che oltrepassa i confini del proprio «particolare». Egoismo? Legge biologica? Come che sia, l'oblio colpisce indistintamente, ma in particolare coloro che hanno lasciato il mondo per sempre. A meno che non ci sia qualcuno che voglia contrastare una tale tendenza e impegnarsi affinché un uomo, un'opera, una vita non finiscano nel buio dell'universale dimenticatoio. Accade naturalmente pure a Cortina. Forse ci siamo distratti ma non ci sembra che - tanto per dire - ci sia mai stata una commemorazione , ufficiale o meno, del grande Eugenio Monti: e sì che il «rosso volante» può bene annoverarsi tra le glorie più limpide della nostra Regina!

Ebbene, rompendo ogni cattiva abitudine, il Comune ampezzano ha voluto - in accordo con la famiglia - che venisse iscritto nell'albo dei cittadini benemeriti il nome di Enrico Zardini, il poeta e musicista prematuramente scomparso solo qualche mese fa.

Una personalità straordinaria che gli ha permesso - pur non vedente - di vivere una vita piena, culturalmente ricca e appassionata del mondo. E allora come ricordarlo più degnamente che chiamando i giovani delle scuole di Cortina e S.Vito a una sorta di agone poetico, di cui il vincitore possa onorare il ricordo di un uomo attraverso il messaggio universale di quella poesia che egli tanto amava? Ci sarà un premio, ci sarà un pubblico riconoscimento, ma soprattutto ci sarà la riaffermazione di un valore nella continuità, quel vincolo tra le generazioni in cui specialmente consiste la garanzia che una storia non è finita, e non finirà. Enrico Zardini ha illustrato il nome di Cortina ovunque si è espresso; ora Cortina gli deve la riconoscenza della memoria.

Ma lo sa? Per ora sembra di sì!