PROLUNGAMENTO A 27: QUALI VANTAGGI PER LA COMUNITA' LOCALE?
    

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PROLUNGAMENTO A 27: QUALI VANTAGGI PER LA COMUNITA' LOCALE?

Lettere al giornale

01/04/2009

In più occasioni la Confindustria ha invitato la Provincia a schierarsi in maniera chiara riguardo il prolungamento dell'A27, e Palazzo Piloni lo ha fatto attraverso alcune dichiarazioni del Presidente Reolon e una lettera dell'Assessore ai Trasporti Quinto Piol.

Da quanto abbiamo appreso dal Gazzettino del 15 marzo, ambedue hanno ritenuto «sconcertante

» la richiesta di chiarimenti avanzata dal presidente dell'Associazione Industriali e hanno ribadito che la Provincia, con il proprio lavoro, ha aperto la strada a una posizione condivisa con tutti i sindaci dei Comuni da Ponte nelle Alpi fino al confine nord del bellunese, espressa nella delibera del 2 febbraio 2007, approvata ad unanimità dal Consiglio Provinciale.

In tale documento si dichiara «di considerare la realizzazione del prolungamento del raccordo autostradale A 27, quale possibile soluzione idonea al modello di sviluppo socio-economico e ambientale di questa provincia e volta a creare adeguati collegamenti con l'arco alpino e più in generale l'Europa, nonché quale requisito importante per lo sviluppo turistico - economico dei nostri territori, nonché adatta a risolvere e superare l'emergenza connessa con l'impraticabilità del tratto Longarone Rivalgo, uno dei primari punti neri della viabilità provinciale».

Un'ulteriore conferma dell'apertura di Palazzo Piloni al collegamento autostradale è contenuta nei documenti del Piano Strategico e del PTCP, e non c'è occasione in cui non venga ribadita. Chiarita la propria posizione e quella dell'intero «territorio» interessato, a sua volta la Provincia ha chiesto alla Regione di scoprire rapidamente le carte sulla reale disponibilità da parte di un gruppo di imprenditori privati a finanziare in toto il prolungamento autostradale da Pian di Vedoia a Rivalgo, anche per non rischiare di perdere il finanziamento destinato dall'Anas al superamento della strettoia di Longarone-Castellavazzo in circonvallazione.

In sostanza tutto pare ridursi a una questione di soldi, ma una scelta così strategica e carica di conseguenze come può venir guidata da una mera logica economica contingente, che si limita a valutare solo quanti «affari» si possono fare mettendo in moto lavori, imprese e appalti, senza che si intravveda sullo sfondo alcuna chiara linea politica e progettuale? La domanda di fondo, che si articola in più sottodomande, che il comitato Peraltrestrade pone a nome di tanti cittadini, è ancora una volta la seguente: in che modo la scelta autostradale può venire considerata soluzione idonea al modello di sviluppo sociale - economico e ambientale per questa provincia e per la «montagna» in genere, intesa sia come Dolomiti che più complessivamente come Alpi? Quali i vantaggi per la comunità locale? A quale valutazione strategica fa riferimento, a quale arco temporale e a quale futuro? E' su queste scelte e risposte che l'operato della Politica verrà valutato.

PERALTRESTRADE DOLOMITI Comitato Interregionale Carnia-Cadore

www.peraltrestrade.it