LA «BOA» DELLA STRADA PROVINCIALE N. 48 DELLE DOLOMITI, TRA GILARDON E COL
    

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LA «BOA» DELLA STRADA PROVINCIALE N. 48 DELLE DOLOMITI, TRA GILARDON E COL

Sisto Menardi

01/04/2009

Sono più di 40 anni che passo spesso lungo la strada delle Dolomiti nel tratto tra Gilardon e Col, dapprima a piedi, poi in bici, poi anche col biroc e la falciatrice, con il trattore, da ultimo anche in automobile e qualche volta in autobus.

Ho sempre notato che la carreggiata nei tratti: Gilardon - Lacedel, presso il ponte di Roncato e Lacedel - Col, presso il ponte di Rutorgo è soggetta a continuo degrado, causato da due distinte

«boes». Degrado che si manifesta con il progressivo spostamento della carreggiata, verosimilmente causato dal terreno argilloso che, «lubrificato dall'acqua» (come scrive Filippi nel suo Atlante), lo fa scivolare verso valle.

Negli ultimi 8 anni però, secondo le mie osservazioni, questo movimento è aumentato notevolmente di velocità, tanto che i regolari rattoppi all'asfalto che prima avvenivano una o due volte all'anno, ora avvengono a cadenza mensile e anche più spesso.

Come mostrano le foto allegate, che ho fatto nella mattinata di sabato 7 marzo 2009 in prossimità del ponte di Rutorgo, la situazione si sta aggravando in modo molto preoccupante, perché il movimento franoso è aumentato, l'asfalto è «strappato» in più punti. Inoltre si è formato un salto di quota complessivo di almeno un metro.

A seguito delle straordinarie precipitazioni nevose di questa stagione, temo veramente che con l'acqua del disgelo le infiltrazioni aumentino e possano portare ad uno scivolamento definitivo della sede stradale, tanto da interrompere la Statale, anzi ora la Provinciale n° 48 delle Dolomiti, proprio nel centenario della sua inaugurazione.

Il fenomeno è purtroppo presente anche più sotto, lungo la strada comunale tra Crignes e il bivio di Meleres con analoga gravità, dove la «boa» di Roncato ha già vanificato il lavoro di rettifica della strada comunale effettuato nel 2005.

Temo che se malauguratamente i due tratti di strada diventassero impraticabili contemporaneamente, per andare a Mortisa, Col e Pocol, sarebbe necessaria una deviazione via Dobbiaco, Brunico e Passo Falzarego...

A meno che nel frattempo «babo Silvio» non provveda con un ponte: tra Gilardon e Col.