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LA CULTURA A CORTINA... COSA CI RISERVA IL FUTURO? Intervista a 360° con l'assessore Paola Valle

Luca Dell'Osta - Giacomo Pompanin

01/05/2009

Allora, cosa c'è in cantiere?

Molto, ma non saremmo ancora pronti per parlarne. Siamo usciti da poco con Fuori stagione… fuori di casa, ed ora stiamo preparando l'estate, che sara abbastanza impegnativa. Abbiamo la mostra Casa Savoia, una famiglia italiana, che si terra presso la sala delle Regole, piano terra e primo piano, dal 18 luglio al 13 settembre…

Ecco, stop! Lo spazio viene affittato dalle Regole al Comune?

Si, tutto l'anno.

E il Comune non ha spazi suoi?

Naturalmente.

E non li usa però?

Li usa, li usa… All'ex Cit sembrava che quest'inverno dovessero iniziare i lavori e invece… Se avessimo saputo che si poteva usare tutto l'inverno, avremmo organizzato qualcosa di piu corposo, e purtroppo abbiamo dovuto fare un po' cosi.

Sì, era un modo per tappare i buchi…

Eh, si, sembrava che ogni quindici giorni dovessero iniziare…

Ma poi, ci saranno altri spazi che il Comune potrà utilizzare per le mostre?

Beh, si, l'Alexander Hall, il secondo piano del Municipio Vecchio e Ciasa de ra Regoles:

questi tre spazi espositivi, per i prossimi anni.

Vogliamo approfondire quindi la connessione che c'è tra il Comune e le Regole?

Si, ma e abbastanza semplice. Il Comune ha affittato le sale al pian terreno lo scorso luglio e cosi abbiamo organizzato alcune mostre all'interno. Lo spazio e stato subito utilizzato per Mas de Oro. Poi la mostra di Alis Levi, che e stata allestita da noi, con la collaborazione di Renato Balsamo, direttore della pinacoteca Rimoldi. Ecco, quindi Manzu, Mušič, Lucia Boni...

Ma c'è qualcuno che si occupa solo dell'organizzazione di mostre oppure come vengono, vengono?

No, noi abbiamo un piano. Alle moltissime richieste che arrivano durante l'anno tentiamo di dare un ordine di importanza, e quindi una selezione, per lavorare poi solo sulle piu meritevoli.

Eh, ma queste sono proposte esterne, non sembra una linea…

Un attimo. Ad esempio la mostra

Casa Savoia e un'idea del Comune, come anche l'evento per il centenario Gellner: sono tutte creature nostre. Non e che peschiamo con la rete! Forse avveniva cosi per l'ex Cit, ma per motivi contingenti. Il resto parte tutto da noi.

E per eventi catastrofici come Picasso? Si parlava di una spesa di oltre 100 mila euro per meno di mille visitatori…

No, non e corretto, il numero era un po' piu alto. Certo, il riscontro non e stato quello che ci aspettavamo, pero l'evento e stato fortemente voluto dall'Amministrazione; e bisogna pur provare.

Tante volte per Picasso si gira il mondo, facendo ore di coda, magari solo per qualche opera, e qui invece avevamo l'opportunita di vedere dei pezzi mai trovati nei musei e nessuno l'ha colta.

Un peccato.

Però tutti quei soldi si potevano investire in un altro modo.

Eh, sapendo le cose prima, e ovvio. Ma nessuno ha la sfera di cristallo. Alla proposta del nome di Picasso si ritiene che sia qualcosa di valore, come era, di fatto.

Se poi la gente non ha voluto apprezzare, non e un problema nostro. Evidentemente a Cortina siamo un po' superficiali. Diro di piu: al tar-kashi ho invitato le scuole…

…Volevamo giusto arrivarci.

Com'è andata?

Bene, decisamente. La gente apprezza sempre quando si fa qualcosa su Cortina. Pero, dicevo, pur essendo stato un prodotto importante per le nostre scuole, il tar-kashi, specialmente per la scuola d'arte, ci sono state solo tre o quattro classi che hanno visitato la mostra. E lo stesso vale per Bolca. Se neppure le scuole si sono interessate, mi lascia indifferente il discorso che Picasso poteva essere gestito diversamente.

Scusi però, la scuola e la cultura sono entrambi suoi assessorati… Secondo lei che rapporto ci deve essere tra le due entità?

Rapporto fra scuola e cultura… Non ho idea. So solamente che quando vengono organizzate delle mostre e vengono mandati gli inviti agli istituti e alle classi, nessuno risponde. Mi viene da pensare che le scuole vadano avanti con il loro tran tran, e basta.

Forse anche per questo ci vorrebbe una programmazione all'inizio dell'anno. Perché anche per le scuole le scelte sui giorni da perdere per le uscite sono molte.

Per me e molto semplice, non mandero piu gli inviti, se questo e l'andazzo.

No, un momento. Non trova che la cultura sia un'attitudine a

cui bisogna essere educati, e che spetti quindi anche all'assessore muoversi per sollecitare la popolazione a partecipare agli avvenimenti?

Mah, io ho capito che le scuole hanno i loro programmi - anche se resta lo stillicidio delle continue richieste di contributi per le uscite - pero, di fatto, nessuno e mai stato abituato a questo tipo di collegamento. Ripeto, io insisto, ma non e facile.

E quindi, secondo lei, cosa significa essere assessore alla cultura in un paese come Cortina, che ha delle potenzialità immense, ma che purtroppo ha poca attenzione per questi argomenti?

Credo, a questo punto, che il guaio sia stato aver dato troppo, aver realizzato troppe mostre.

Ma non mi fermo davanti a questo, credo che si debba insistere.

La mostra il Re e la Regina, ad esempio, ci ha reso molto felici. Per noi i 4000 visitatori dell'avvenimento sono come gli 800 mila di Tiziano a Belluno.

E questa la proporzione. Ma il paradosso, come dicevo prima, e che da qui la gente si muove per i musei lontani e magari non visita le bellezze che puo trovare vicino casa.

Parliamo dell'idea, favoleggiata in passato, di un museo dello sport a Cortina. Ha sèguito?

Si, sarebbe un museo sullo sport e sul periodo olimpico. L'idea ha seguito: e stata individuata la sede, ossia lo stadio del ghiaccio, ma per il momento stiamo aspettando che le sale diventino agibili, prima di cominciare a raccogliere del materiale. Poi naturalmente bisognerebbe affiancare anche una parte un po' piu moderna, studiare un progetto, ma per questo e ancora presto.

Abbiamo letto il comunicato stampa dell'ULd'A sulla futura mostra in apertura a maggio.

Possiamo sapere qualcosa in più?

L'ULd'A ha chiesto lo spazio per allestire la mostra e noi l'abbiamo concesso, piuttosto che le sale rimanessero vuote e inutilizzate. Ho idea di quale sia l'argomento, ma so molto poco, perche appunto non me ne occupo direttamente.

Ma l'idea quando è venuta?

Non lo so, dovreste chiederlo a loro.

Perché l'impressione che si ha dall'esterno, per molte di queste organizzazioni, è che ci si prenda sempre troppo poco tempo per uno studio adeguato all'argomento di cui si vuole trattare.

Sicuramente si puo fare di meglio, ma la programmazione deve andare avanti; anche noi non possiamo aspettare tutte le collaborazioni possibili. Bisognerebbe puntare molto sui giovani, ma i giovani, per svariati motivi, e difficile averli, purtroppo.

Ma l'idea di assumere una persona che si occupi esclusivamente della programmazione? Spesso si ha l' impressione che tutto sia organizzato velocemente e con scarsi mezzi, che si curi poco la presentazione. L'esempio di Tiziano era lampante: spazio infelice, reso efficace da uno studio dello spazio all'altezza della situazione.

Ma noi abbiamo i soldi che sono stati spesi per allestire la mostra su Tiziano? Avete idea di quanto abbiano speso? Il discorso economico e molto importante, perche quest'anno alla cultura, per mostre, concerti eccetera, sono stati messi in bilancio 130 mila euro. E io dovrei con questi soldi gestire tutto e in piu pagare anche le sale. Tiziano e costata un milione e duecentomila euro.

Noi abbiamo il 10 per cento.

Allora è sbagliata a monte la ripartizione del denaro - un rimprovero al Sindaco!

Vorrei solo farvi capire che con quello che abbiamo a disposizione, mezzi, personale addetto, materia prima, facciamo anche troppo.

Però esistono gli sponsor, e Belluno non ha la fama di Cortina…

Non e affatto vero, non sono sempre tutti pronti a ricoprire di soldi Cortina, come si pensa.

Abbiamo realizzato, quest'anno, alcune mostre, tutte con il minimo di costi, ma probabilmente si arrivera a settembre senza piu fondi per la cultura. E cosa devo fare?

E creare una una G.I.C., gestione impianti culturali, una società del Comune?

Un altro carrozzone? Non ne abbiamo gia abbastanza di carrozzoni?

Beh, dipende se definiamo la G.I.S. un carrozzone o meno…

Io penso di si. Io penso che tutti siano d'accordo nel definire la G.I.S. un carrozzone.

Però l'unico evento culturale di un certo livello che si protrae nel tempo è Cortina InConTra al Palalexus…

Beh, mi dispiace sentir dire che esiste solo Cortina InConTra e che tutto il resto finisce nel dimenticatoio.

Non credo che sia corretto non far nulla, bisogna continuare con i mezzi di cui si dispone. E vero che pare che Cortina possa avere gli sponsor, ma Cisnetto ha monopolizzato tutto.

Ok, ma Cisnetto paga i suoi ospiti, nessuno parla gratis.

Cisnetto si e incuneato in un momento in cui a Cortina non c'era quasi nulla e ha, ripeto, monopolizzato gli sponsor. Cortina InConTra funziona benissimo e ha una sua funzione, ma purtroppo catalizza gli sponsor, questa e una realta. E, andando a chiedere, molti rispondono che a Cortina concedono gia abbastanza, attraverso Cisnetto.

Però c'è anche un discorso di immagine, e stranamente finiscono sui giornali molto di più i politici delle mostre.

Perche Cisnetto ha i canali della stampa che noi non abbiamo.

Noi ci appoggiamo al Consorzio, e se il Consorzio poi non va, non posso mettermi a fare anche l'ufficio stampa.

E munire il Comune di un ufficio stampa?

Mah, e stata una decisione del Comune di avvalersi dell'ufficio stampa di Cortina Turismo, per non avere un doppione sul territorio.

Concludiamo? Qualcosa da dichiarare?

Mi piacerebbe ricordare nuovamente gli eventi estivi: le mostre su Casa Savoia e sulla figura dell'architetto Gellner, gli eventi per i 400 anni di Galileo, assieme al Museo dell'occhiale di Pieve e all'Associazione Astronomica.

Poi, non bisogna dimenticare il festival Ciani.