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TANGENZIALE: VINCE L’ ASTENSIONE Vittoria del «sì» per 995 voti contro 385 «no». Ma si è recato alle urne solo il 28% degli elettori

Associazione Comitato Civico Cortina

01/06/2009

Vittoria del «sì» al sondaggio indetto dall’Amministrazione comunale per avere indicazioni sulla volontà o meno dei cittadini di portare avanti il progetto di Variante all’abitato dell’ANAS. Si sono recati alle urne 1385 cittadini, pari a circa il 28% degli aventi diritto al voto. Tra questi, 995 hanno votato sì, pari al 28%, e 385 (il 71% dei votanti) si sono dichiarati contrari, mentre sei sono state le schede bianche o nulle.

 

Al dunque, l'iniziativa del sondaggio lascia tutti i giochi aperti.

Forse solo un plebiscito popolare - con la partecipazione della maggioranza dei cittadini e una espressione di consenso unanime - avrebbe indirizzato l'Amministrazione con un qualche peso.

L'analisi del risultato in sé stesso parla di una partecipazione significativa ma non rappresentativa: ha votato solamente il 27% degli aventi diritto, mentre oltre il 70% non si è presentato all'appello, nonostante una settimana di tempo, un forte impegno pubblicitario e la semplicità burocratica.

Non si può parlare di indifferenza, considerato che pochi mesi fa una raccolta firme contro la sentenza del Tar ha fatto il pieno e che storicamente la partecipazione cortinese alle votazioni è sempre eccezionale.

L' astensione potrebbe essere letta come un segnale per rispondere ad una sollecitazione impropria da parte del Comune. A parte il fatto che la cittadinanza si è espressa nelle elezioni di solo due anni fa in modo chiaro ed inequivocabile su un Progetto e un Programma, non si comprende perché si debbano riconvocare gli elettori con una iniziativa così informale per cambiare rotta in corso d'opera. Inoltre il cittadino ha avuto la possibilità di conoscere solo gli argomenti a favore e non quelli contrari: il 29 aprile sera vi è stata la presentazione dell'Anas; due settimane dopo già ci si doveva esprimere, su un progetto viario da mille miliardi investiti in un territorio fragile come il nostro.

I quasi mille voti a favore (995 «SI») sono d'altra parte un blocco di consenso da tenere nella dovuta considerazione. Occorre comprendere a fondo la ragioni di un'adesione così immediata (abbiamo sentito spesso: «per una volta che si fa qualche cosa, facciamolo»).

Al concorso per i «Sì» di sicuro hanno giovato le prese di posizione di Maggioranza e Opposizione (escluso Gianfrancesco Demenego), di Cortina Turismo, degli Impiantisti.

Ma come argomento a contrariam, con questa forte posizione istituzionale, i «Sì» avrebbero dovuto essere ben maggiori: vi è consonanza fra rappresentanti e rappresentati. Le conclusioni politiche verranno tirate dal Consiglio Comunale. Non sappiamo come andrà a finire, perché ci sono parecchie contraddizioni nella gestione complessiva della questione Tangenziale e non sono scontati i voti di «appartenenza ». In ogni modo, come avemmo modo di esprimere già con la precedente versione del progetto, un via libera da parte del Comune all'opera significa prevederla nella stesura del Pat.

 

Con l'ok comunale ci troveremo con un vincolo di destinazione del nostro territorio assai pesante: in pratica il progetto - anche se è virtuale e magari poi non se ne farà niente per anni - viene trascritto in tutta la documentazione urbanistica e diventa una variabile fissa da tenere in conto per ogni futura decisione.

Oltre che a cancellare ogni alternativa di soluzione viaria - perché si dirà: «ma c'è il Progettone, aspettiamo» - avrà riflessi anche dove forse non ce l'aspettiamo.

A titolo di esempio ci viene da pensare al progetto del garage in Stazione: con la previsione della galleria «sud-centro» che passa proprio per la Stazione e che è anche a servizio del parcheggio interrato in programma, quando si andrà a costruire il parcheggio lo si dovrà studiare come se la galleria esistesse, raccordando inoltre i tempi di costruzione a quelli della Tangenziale … Non parliamo poi dell'impegno dei bellissimi e strategici terreni (privati) in zona Stadio, che vengono vincolati con una prospettiva incerta e distolti da altri usi e programmi.

La Tangenziale nei Pat è un vincolo. E' indubbio.

Sapendo che comunque lo Stato può costruire quest'opera con la «legge obiettivo» anche in deroga agli strumenti urbanistici, si può arrivare al paradosso di considerare conveniente non inserire niente nei Pat e poi, se le cose andassero per il verso giusto, andare in variante. Nel frattempo, però, si potrebbe continuare a vivere e a progettare il nostro territorio.

Al contrario, se vi è la convinzione che l'opera partirà a breve, sarà meglio allora gestire per quanto possibile gli impatti progettuali nei Piani di Assetto Territoriale.

Ma bisogna crederci forte, sapendo come stiamo a soldi.

 

(box)

 

RISULTATO SONDAGGIO COMUNALE

PROGETTO «TANGENZIALE»

S.s. 51 «di Alemagna»

Variante all’abitato di Cortina d’Ampezzo

Periodo: 14 maggio - 20 maggio 2009

Quesito posto: «Sei favorevole ad accogliere il nuovo

progetto, che interessa il territorio comunale?»

- aventi diritto 5.122

- votanti 1.386 (27% degli aventi diritto)

- voti: SI 995 (72% dei votanti)

- voti: NO 385 (28% dei votanti)

- voti: nulli 3

- voti: bianche 3