L'ANIO-ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LE INFEZIONI OSSEE - CHIEDE CHIARIMENTI ALA REGIONE SUL CODIVILLA
    

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L'ANIO-ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LE INFEZIONI OSSEE - CHIEDE CHIARIMENTI ALA REGIONE SUL CODIVILLA-PUTTI

Lettere al giornale

01/04/2010
Spettabile Regione Veneto Al Presidente On. Giancarlo Galan All'Assessore alla Sanità Sandro Sandri Alla Cortese attenzione Consiglio Regionale Al Presidente Marino Finozzi Alla Cortese attenzione della V Commissione Al Presidente Bozzoni Raffaele A tutti i componenti

Oggetto:
richiesta chiarimenti sul caso «Istituti Codivilla Putti» Centro di riferimento Internazionale per la cura delle infezioni ossee ed articolari.

Chiarissimi,
la presente porta replica della mancata audizione richiesta il 15/02/10, nostr. prot. 4721, con la quale la scrivente vi invitò a voler confrontarci sulla questione Codivilla Putti. L'Associazione Nazionale per le Infezioni Ossee, a nome dei 28.000 cittadini che rappresenta in Italia, e dei 7.450 residenti nella regione Veneto, sente di rivendicare le posizioni che la Regione sta assumendo dinnanzi ad una struttura che è riferimento nazionale per il trattamento di una patologia con un altissimo impatto sociale. In Italia 19.000 cittadini contraggono un'infezione ossea con conseguenze devastanti e, per coloro che non riescono a curarsi, la conseguenza ci lascia solo eredità d'affetti dei nostri assistiti.
La Regione Veneto dal 1921 ha dimostrato una singolare sensibilità al problema, e viste le evidenze scientifiche che la location di Cortina da allora ad oggi continua ad offrire, ha radicato un centro che è il riferimento per l'Italia e non solo. Facciamo memoria al 1999, quando ci confrontammo, e con grande condivisione si creò un gruppo di lavoro misto tra la ULSS n. 1 e la scrivente, per arginare una discesa libera che il centro stava subendo, a causa dei mancati investimenti di cui la Regione non disponeva.
Si concluse l'arduo lavoro affidato al gruppo, con la presentazione di alcune proposte, fu da voi vagliata la più opportuna, nonché la più fruttuosa per l'amministrazione stessa. Dal 2003 con posa in opera della sperimentazione mista ULSS / GIOMI spa ad oggi i FATTI ci danno ragione di credere che è stata la miglior scelta FATTA. Oggi quanto si vocifera è DEVASTANTE. Alla scrivente è stato rivolto un appello unanime dai propri soci e da tutti i malati che seguono con preoccupazione il susseguirsi degli eventi.
La scrivente vi chiede chiarezza e trasparenza, perché vuole rispondere a tutti coloro che tutela, con responsi attendibili, e non far fede a voci di corridoio che hanno cannibalizzato un semplice evento di accertamento, ad uno scandalo che sta macchiando il buon nome della sanità veneta, fiore all'occhiello da decenni. Abbiamo bisogno di essere rincuorati dalle verità ufficiali.
• Avete affidato in maniera unilaterale a tre saggi il redigere un rapporto sull'operato della struttura.
Chi ha scelto i tre saggi? Quali requisiti specifici vi si riconoscono per poter parlare di una patologia che chiede esperienze dedicate che pochi in Italia posseggono.
• Perché uno dei tre non è stato scelto dall'attuale Amministrazione, in modo da assicurare imparzialità?
• Perché non è stata citata la Riabilitazione Cardiologica, e neanche riconosciuta dalla Regione?
• Cosa centra sulla relazione dei tre l'ubicazione dell'Ospedale? Perché non sono state tenute in considerazione le attitudini climatiche, che sono state riconosciute con evidenza negli anni, e già nel 1938 il Professor PUTTI ne costituì letteratura?
• Se l'operato del Socio privato è stato buono, come espresso dal rapporto redatto, perché si porta in discussione la sua sostituzione?
• Quali risposte dà la Regione alla mancata attivazione dei 110 posti letto promessi nel progetto per portare la struttura a regime recettivo necessario?
• Perché viene addebitata una responsabilità non dovuta, al partner privato, inerente l'attivazione di ambulatori necessari alla struttura, e al territorio? Visto che è noto che le competenze vi sono dovute !
• Come si può pensare di tornare a far capire a un nuovo potenziale partner, la funzionalità di una struttura così complessa, proprio adesso che cominciava a solidificarsi un operato di buona gestione?
• Perché non sono stati previsti nel piano regionale gli investimenti promessi, e voi dovuti, dall'incasso che la struttura stessa ha prodotto con la vendita dell'immobile all'INAIL?
• Forse questa operazione maschera un progetto di smobilitazione dell'intero nosocomio? Vogliamo portarvi una nostra riflessione finale a quanto con preoccupazione vi abbiamo espresso:
• Cortina si è candidata ai Mondiali del 2015, vantando tutta una serie di peculiarità, tra cui una struttura ortopedica di riconosciuta esperienza, ma che oggi viene messa a rischio. Siamo a conoscenza che anche la cittadinanza vi ha espresso forti preoccupazioni in tal senso, vista l'importanza di questo
nosocomio, e che conseguenze paventate potrebbero destabilizzare la fiorente economia di una
tra le più rinomate città d'Italia. La scrivente chiede alle S.V.I. una risposta alla presente, per essere rassicurata che quanto ci preoccupa , sia stato considerato, e che non si lasci ad un momento la sorte di cittadini che hanno in quel nosocomio l'ultima spiaggia per salvarsi. Restiamo disponibili ad un incontro se è da voi ritenuto utile, altresì attendiamo una risposta alla presente.
L'occasione è gradita per porgere cordiali saluti.
Palermo, 19/03/2010
Presidente A.N.I.O
Girolamo Calsabianca
A.N.I.O.- O.N.L.U.S.