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La Cassa Rurale e Artigiana da 125 anni a Cortina

Redazione

25/07/2019

Il 25 luglio 2019 ricorrono i 125 anni dalla fondazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti, una tra le prime Casse Rurali d’Italia, considerando che la primissima fu fondata a Loreggia, in provincia di Padova, 11 anni prima, nel 1883.

Era il 25 luglio 1894, quando il volenteroso cappellano Don Alfonso Videsott e altri 35 contadini ed artigiani fondarono la "Società di Casse di Prestiti e di Risparmio per Ampezzo": nasceva così ufficialmente la prima banca in Ampezzo.

Oggi la Cassa Rurale di Cortina conta oltre 2600 soci ed è rimasta l’unica banca con sede in Provincia di Belluno, con una competenza territoriale che si estende su oltre la metà del territorio provinciale, comprendendo sia i Comuni dove la Cassa ha i propri sportelli operativi – 9 in tutto - sia quelli limitrofi. L’ultima filiale è stata aperta a Belluno nel dicembre 2015 e ha permesso di allargare l’operatività dell’istituto anche al capoluogo della provincia e al territorio circostante.

La Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti ha saputo mantenere, nel corso di tutti questi anni, uno strettissimo rapporto con il territorio di riferimento, intrecciando la propria storia con quella delle comunità residenti.
Dal 01/01/2019 è entrata a far parte del Gruppo Bancario Cooperativo di Cassa Centrale Banca, uno tra i primi dieci gruppi bancari italiani, fondato su un modello originale e differente, vicino ai territori e alle comunità.

Dal prossimo anno, poi, la Banca adotterà la nuova ragione sociale CORTINABANCA, approvata dall’Assemblea dei Soci dello scorso 23 maggio, con l’intento di dare nuova energia alla propria identità, in un mercato sempre più competitivo, e mantenere però saldi quei principi cooperativi e mutualistici, sanciti ancora oggi dallo Statuto in vigore, che da sempre la caratterizzano.

Il 25 luglio la Cassa Rurale festeggia quindi i suoi 125 anni di storia in un contesto di grandi cambiamenti, con la volontà tuttavia di preservare intatta la sua specificità, per continuare a promuovere lo sviluppo a livello locale, garantire la vicinanza a famiglie e imprese e il perseguimento del bene comune.