“SPERIMENTANDO”, SI IMPARA E … SI VINCE
    

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“SPERIMENTANDO”, SI IMPARA E … SI VINCE

Vittoria Broglio

01/06/2011

Un gruppo di nove studenti della terza media annessa all'Istituto d'Arte, ha preso parte e vinto l'edizione 2011 del concorso bandito all'interno della mostra "Sperimentando".
La rassegna, giunta al suo decimo anniversario, si svolge a Padova e si rivolge ad insegnanti e studenti delle scuole secondarie di tutto il Veneto. Si tratta di una mostra interattiva di fisica, chimica e scienze ideata dalla sezione padovana dell'Associazione per l'Insegnamento della Fisica (AIF), in collaborazione con docenti di alcune scuole superiori padovane. L' obiettivo finale è quello di avvicinare alla scienza, in modo piacevole ed accattivante, un numero crescente di persone e, soprattutto, di giovani.
Quest'anno, gli argomenti trattati al suo interno sono stati quelli di "Visione ed illusioni, Chimica e Foreste"; come consuetudine, i partecipanti sono stati invitati a presentare un esperimento da loro interamente progettato e realizzato, e funzionante, da esporre all'interno della mostra.
I nove ragazzi di Cortina hanno portato la loro versione del "monocordo pitagorico". Conosciuto anche come "canon pitagorico", dal nome del suo presunto inventore.
Il monocordo è uno strumento musicale dotato di un'unica corda, usato nell'antichità per stabilire le relazioni matematiche tra i suoni. In verità, gli studenti della media annessa hanno realizzato un bicordo; questo non solamente per praticità, ma anche per avere un termine di paragone tra i suoni emessi dallo strumento.
Per centrare pienamente l'argomento del concorso riguardo al tema "foreste", il monocordo è stato costruito utilizzando diverse tipologie di legno. Sforzandosi di lavorare in un'ottica il più possibile interdisciplinare, i professori hanno organizzato il lavoro in modo che potesse essere svolto a coppie; studenti ed insegnanti hanno investito due mesi ed un totale di trenta ore di lezione nella realizzazione dell'opera. Ogni coppia, seguita dall'insegnante competente, ha lavorato su un singolo progetto di monocordo: partendo dal disegno a mano libera e dalla progettazione in scala delle forme e delle misure dello strumento, fino alla realizzazione vera e propria e alla sua decorazione.
Il professor Enrico Lacedelli ha curato l'aspetto informatico; la professoressa Francesca Barozzi, l'area matematico-scientifica; il professor Antonio Rossi, la parte musicale; la professoressa Amanda Alberti, il disegno tecnico; la professoressa Gabriella Mutschlechner, l'ambito storico; il professor Mauro Menardi ha seguito la fase realizzativa in falegnameria; ed il tecnico di laboratorio Diego Zanolla ha coordinato il lavoro di tutti. In questo modo, sono stati portati a termine cinque prototipi: tra questi, è stato scelto per il concorso quello con una migliore qualità del suono. Infine, si è scelto di raccogliere le varie fasi di lavoro in un filmato e di renderlo pubblico tramite You Tube.
Studenti ed insegnanti parlano con toni entusiastici dell'esperienza che hanno condiviso. Ciò che è rimasto, al di là del successo ottenuto, è stato proprio il fatto di compiere un intero percorso insieme: iniziare e portare al suo naturale compimento un progetto, collaborando attivamente in tutte le sue fasi.
Il premio del concorso consisteva in 750 euro: 500 euro sono stati divisi tra i ragazzi (Giorgia Costantini, Sofia Gaffarini, Asia Rubi Gaspari, Ute Gaspari, Silvio Menardi, Mike Pompanin, Nicholas Pompanin, Massimo Vecellio, Christian Zambet) in base alle ore di lavoro fatte da ciascuno.
I restanti 250 euro sono serviti ai professori per coprire le spese della trasferta padovana.