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Luigi Alverā si dimette da assessore ai Lavori Pubblici. L'indignazione della Minoranza per la mancanza di trasparenza da parte del gruppo di Maggioranza

Redazione

13/09/2018

«La lettera di dimissioni dell’assessore Luigi Alverà non può che lasciarci esterrefatti per due motivi sostanziali: la tardiva rassegna del referato ai Lavori Pubblici e, ancor peggio,  Alverà e Ghedina solo ora si pongono il problema di un'eventuale incompatibilità e solo ora richiedono un supporto legale sulla posizione di Alverà.

Siamo alle solite: l’attuale amministrazione per l’ennesima volta dimostra di non avere la capacità di gestire le situazioni e soprattutto poca conoscenza della vita amministrativa. Forse a Ghedina non sono bastati 20 anni di gavetta; durante l’ultimo consiglio comunale il nostro gruppo ha evidenziato una possibile incompatibilità dell’attuale assessore Alverà Luigi nel ricoprire l’assessorato di Lavori Pubblici avendo in contemporanea uno studio tecnico associato, che opera sul territorio.

Abbiamo evidenziato, inoltre, che ad aggravare la situazione vi è la nomina a presidente della commissione edilizia integrata del suo socio Gianluca Ghedini; a più riprese abbiamo sottolineato e richiesto la possibilità di rinominare la stessa inserendo nominativi di riferimento agli attuali gruppi politici nel segno della trasparenza e del controllo.

A distanza di 13 mesi di attività amministrativa siamo sconcertati dal fatto che, nonostante le nostre molteplici richieste di costituire commissioni specifiche (comparto stazione, Condhotel, commissione edilizia, ecc.) atte ad agevolare e rendere più trasparente il lavoro della giunta , ancora ad oggi nulla è stato fatto.

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, perché tanta arroganza? Forse quella capacità amministrativa sbandierata in campagna elettorale non c’è mai stata o andava bene per gli anni 80.

Come è possibile che Ghedina nell’affidamento del decreto di delega ad Alverà non abbia fatto gli accertamenti necessari ed opportuni? E quindi ci chiediamo l’attività svolta sino ad oggi da Alverà: il cambio di destinazione d’uso di villa Allesandra e l’ampliamento rifugio Lagazuoi sono legittimi? In caso non lo siano a pagarne le conseguenze di fatto saranno i nostri concittadini.

Tenendo conto che Alverà riveste il ruolo anche di vice sindaco, nell’espletare la funzione sostitutiva in assenza del primo cittadino come può interloquire, interfacciarsi ed agire politicamente con imprenditori e cittadini direttamente interessati in materia inerente alla delega da lui appena rimessa nelle mani del sindaco?

Facendo un’ulteriore analisi politica sulle dimissioni da parte di Alverà sorge spontanea la domanda: la cittadinanza supponeva forse che grazie alle cariche ricoperte dai soci dello studio tecnico associato vi potesse essere una corsia preferenziale nel raggiungimento sulle pratiche edilizie? Forse qualcuno scorrettamente lo pensava? Naturalmente auspichiamo sia solo un cattivo pensiero».

 

Cortina Presente e Futuro
Giorgio Da Rin

 

(nella foto: la Giunta il giorno della nomina, dopo le elezioni a giugno 2017: Alverà è il secondo da sx. Valerio Giacobbi, il secondo da dx, ha dato le dimissioni dopo un anno circa per diventare amministratore delegato della Fondazione Cortina 2021)