Mantenere
l’attrezzatura in buone condizioni per diverse stagioni riduce il
consumo indiscriminato di scarse risorse naturali e ti permette di
risparmiare denaro che potrai utilizzare per acquistare uno skipass
stagionale. Arriva domani e dopo dopodomani anche a Cortina il
«Worn Wear
Tour -
Riparare
è
un atto radicale»
di
Patagonia, l’azienda
californiana dell’outdoor, che
ha organizzato in Italia
un giro delle 8 città del nostro paese, dove sono presenti i propri
negozi ufficiali, per
sensibilizzare anche il pubblico europeo a questo tipo di abitudine
già
in atto negli Stati Uniti.
Un furgone con sarti e personale specializzato è a disposizione per riparare gratuitamente i capi tecnici logorati (anche di altre marche) in modo da far capire ai visitatori che consumare rapidamente i vestiti significa anche consumare l’acqua e l’ambiente.
A
Cortina un camper Patagonia a forma di casetta di legno attrezzato
come laboratorio di riparazione verrà posizionato a fianco del
tabacchino Bodini, situato in centro, su corso Italia, vicino alla
basilica, e sarà a disposizione gratuitamente per tutti coloro che
vorranno riparare dei capi tecnici e non solo, dalle ore 9,00 alle
ore 18,00. A
seguire la sera di mercoledì 14, dopo le ore 18.00, seguirà presso
il
negozio
Patagonia
in via Cesare Battisti la
proiezione di un film di breve durata (Right to Roam), snack e
cioccolata calda.
Altra iniziativa in programma al Patagonia Store di Cortina è l'asta di beneficienza a favore dell'associazione “The Game Never Ends – Onlus. Il gioco non finisce mai” prevista per venerdì 23 febbraio alle ore 19:00. Si tratta di un’asta di beneficenza a sostegno di atleti diversamente abili. Verranno proposti capi con prezzo di partenza ridotto fino al 60%, a seconda dell’articolo, e l’intero ricavato dell’asta verrà devoluto all’associazione non-profit che si occupa della promozione dell’attività sportiva agonistica per le persone con disabilità, creare le condizioni per la partecipazione agli sport paraolimpici e supportare economicamente la preparazione degli atleti. Marina Menardi