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L'Ufficio Tavolare dalla carta al web

Marina Menardi

09/12/2017
Il libro fondiario dell’ufficio Tavolare di Cortina sta per essere digitalizzato. Il progetto – già in atto - è stato presentato giovedì 7 dicembre nella sala consiliare del Comune. Un convegno presentato dal vicesindaco Luigi Alverà, al quale hanno partecipato Umberto Soccal, Presidente Consorzio BIM Piave, Paolo Velo, Giudice Tavolare, Iole Manica, Dirigente del Servizio libro fondiario della Provincia Autonoma di Trento, Paola Lezuo, Responsabile Servizio Conservazione Tavolare e Gabriele Francescotto, informatico di OpenContent.

«Un importante processo di aggiornamento e di innovazione di un sistema risalente al periodo austro ungarico» ha detto Alverà. «Il primo passo è stato l’accordo tra il Comune, stipulato dal commissario De Rogatis, e la provincia di Trento, per una collaborazione che desse un'accelerazione al progetto, in quanto la provincia di Trento ha già informatizzato una decina di anni fa. Oggi abbiamo un primo step: il primo dicembre siamo partiti con il giornale tavolare, dal primo gennaio inizieremo con la digitalizzazione degli atti, per permettere in seguito l’accesso web da remoto con procedure di registrazione. E per ultimo, la scannerizzazione di tutto lo storico del Tavolare».

Si tratta di migliaia partite tavolari, distribuite in settecento volumi, ad ogni partita tavolare fanno riferimento moltissimi atti notarili che ne hanno disposto i vari diritti, nonché schedari di proprietari, domande tavolari e successivi decreti.

La dottoressa Iole Manica ha portato l’esperienza della in Provincia di Trento. «Negli ultimi trent’anni c’è stata una rivoluzione nelle richieste: se prima ci si metteva una settimana a fornire i documenti, ora si vuole tutto subito. La digitalizzazione del libro fondiario è necessaria per stare al passo con i tempi. Pensare in digitale è stato difficile: essendo abituati a lavorare sulla carta, i problemi non sono mancati. I giuristi e gli informatici parlano due lingue diverse, e ora devono colloquiare. All’inizio è difficile, ma poi i vantaggi ci sono: come tempi e come costi il sistema è vincente. La provincia di Trento darà il proprio supporto a Cortina in questo processo, soprattutto nell’evitare errori che noi abbiamo fatto».

Il giudice Velo ha spiegato come con il processo di informatizzazione i due sistemi coesistenti in Italia – il Catasto e il Tavolare – che si differenziano in quanto il primo è su base personale, e il secondo su base immobiliare, si avvicineranno. «Con il Decreto Regio del 1929 i territori soggetti all’impero austroungarico potevano mantenere il  Tavolare, ritenuto da molti giuristi migliore rispetto al Catasto. Con la tecnologia questi due sistemi ora si avvicineranno».

Paola Lezuo, responsabile del Tavolare di Cortina ha detto: «Sono anni che sento parlare di digitalizzazione del Libro Fondiario, ora è finalmente arrivato il momento. Sarà un grande lavoro, avremo due conservatori che ci daranno una mano».  

Si tratta di una vera e propria “rivoluzione digitale” che si inserisce in una politica di innovazione finalizzata alla semplificazione dei servizi e al miglioramento del rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadino.