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L'INTERVISTA...A ADRIANO VEROCAI

Marina Menardi - Alice Gaspari

01/10/2010
Uomo di punta dell'amministrazione Franceschi, non solo in virtù delle 214 preferenze ricevute alle elezioni, ma anche per l'esperienza accumulata in molti anni di attività di Consigliere comunale di minoranza, Verocai sembra rappresentare oggi, all'interno di un "Progetto per Cortina" interessato da gravi momenti di crisi, una presenza indispensabile per la tenuta stessa della maggioranza.
Qualcuno l'ha definita l'Umberto Bossi della politica ampezzana, colui che tiene in piedi la maggioranza. Arriverà alla fine questa amministrazione?
Se per "Umberto Bossi" intende dire che sono vicino alla Lega, ha ragione! Arriveremo alla fine di questo mandato ed andremo oltre: un programma elettorale si progetta nei primi cinque anni e si attua nei successivi; mollare significherebbe non portare ad attuazione i sogni di chi ci ha votato.
Lei può essere considerato in un certo senso il leader del gruppo dei dissidenti al progetto di Tangenziale dell'Anas all'interno della maggioranza. Saremmo molto curiose di sapere come avete fatto a far cambiare idea in modo così plateale al Sindaco, dichiaratosi favorevole al progetto Anas, nonché a sacrificare l'assessore Majoni, che fino a pochi mesi prima Franceschi aveva difeso e sostenuto.
Avevamo dato mandato a Etienne Majoni di migliorare il progetto, facendo togliere la bretella di Alverà e facendo inserire quella per la stazione, che era funzionale alla nostra idea di sviluppo del paese. In una riunione l'ex ministro Lunardi e l'ingegner Valente dell'Anas ci avevano detto che non ci sarebbero stati problemi. All'Alexander Hall, infatti, fu presentato il progetto con le suddette modifiche. Quando poi arrivò il progetto vero e proprio ci rendemmo conto che la bretella di Alverà non era stata tolta e che non era affatto chiaro come sarebbe stata finanziata quella per la stazione, che da questo punto di vista appariva come un progetto a sé stante. Ci avevano tenuto nascosto qualcosa. Fermo restando che io avevo anche altre perplessità. Si creò così un certo malcontento all'interno del gruppo, ma non c'è stato un vero e proprio leader. Personalmente io ho contestato il fatto che dopo il mandato ad Etienne sia calato il silenzio per un anno sull'intera faccenda. Perché e come il Sindaco abbia cambiato idea dovete chiederlo a lui; io posso dire che i Consiglieri sono l'espressione del Paese, ne sono lo specchio, e quando ce ne sono sei contrari vuol dire che bisogna far bene i conti. Il Sindaco ha deciso di ricondurre tutto ad una visione più consona alle nostre esigenze. Sapevamo anche che i soldi per finanziare il progetto dell'Anas al Cipe non c'erano, mentre un progetto più modesto, soprattutto in vista degli eventuali Mondiali di Sci, ha maggiori possibilità di essere finanziato.
È risaputo che tra Lei e l'ex assessore Etienne Majoni non corresse buon sangue. Come commenta le sue dimissioni?
Non andavamo d'accordo perché abbiamo visioni opposte sul Paese. All'interno del gruppo, a me, come ad altri, sono stati bocciati tanti progetti proposti, ma abbiamo sempre rispettato il volere della maggioranza. Majoni, invece, appena gliene è stato bocciato uno, se ne è andato. Come assessore ai Lavori Pubblici avrebbe avuto tante altre cose importanti da portare avanti.
Ci può fornire maggiori dettagli sul nuovo progetto di viabilità, in particolar modo sul passante di Zuel che è ancora inserito nel piano triennale dell'Anas?
Lo studio sulla viabilità è stato tracciato inizialmente sulla geo-morfologia del terreno, senza tenere conto dell'abitato, quindi ora bisogna tararlo, ma non è campato in aria. Quando abbiamo dato mandato ai tecnici di produrre un'ipotesi di viabilità, abbiamo consegnato loro tutti i progetti che giacevano nei cassetti del Comune e ne è stata fatta una sintesi; del resto a Cortina in tema di viabilità non è che ci si possa inventare chissà che; è cambiata solo la filosofia. Intanto sono state prese in considerazione tutte le osservazioni già pervenute e quanto prima verrà presentato alla popolazione. Per quel che riguarda il passante di Zuel, è ancora finanziato, anche se è passato del tempo e quindi il progetto ha bisogno di essere ammodernato. Vorrei comunque far notare che la nuova ipotesi viaria sarà studiata in modo tale da non escludere eventuali nuovi stralci in futuro.
Parla di filosofia diversa, però si tratta comunque di costruire strade. Una filosofia diversa potrebbe essere ad esempio quella di fermare le macchine fuori dall'abitato e di potenziare il servizio di trasporto pubblico, per incentivare la gente a non usare la macchina.
Sarebbe la soluzione più semplice, ma c'è un problema di mentalità: quando ci sono i turisti stranieri gli ski bus sono pieni, mentre quando c'è un turismo prevalentemente italiano, girano completamente vuoti. Il target di Cortina è soprattutto quello degli italiani che vengono in vacanza con il suv e non accettano di andare in bus. Sono comunque indispensabili i parcheggi in centro ed importante è completare il collegamento tra gli impianti a fune. Rimane poi sempre il problema dei TIR, che vanno tolti dal centro.
Come ha accolto la nomina di Luca Alfonsi ad assessore ai Lavori Pubblici?
Molto bene: è un amico, una persona capace e sono sicuro che farà un buon lavoro. Finalmente ci potrà essere un collegamento diretto tra Urbanistica e Lavori Pubblici, che finora era mancato.
Ora che pare tornata l'armonia all'interno del gruppo di maggioranza, riavrà anche la delega al Pat? Non Le sembra assurdo che la delega al Pat non sia in mano all'assessore all'Urbanistica?
Il Pat coinvolge vari assessorati; il Sindaco ha preso la delega per poter coordinare dall'alto i vari settori, per motivi organizzativi. Io continuo a lavorarci come prima.
A che punto è il Pat?
Ottimisticamente lo presenteremo entro fine ottobre.
Qualcuno lamenta il fatto che ci sia stato scarso coinvolgimento nella stesura di questo importante documento.
Abbiamo fatto tutta la concertazione che la legge prevede e anche di più.
C'è qualche novità sul pagamento dei Piruea, che attendiamo da tempo e al quale sono vincolate tutte le maggiori opere pubbliche da voi promesse?
Sono fiducioso, a giorni potrebbero esserci novità importanti. Comunque, alla data di entrata in vigore del Pat, quei Piruea che ancora non sono stati proposti verranno stralciati dal nuovo Piano di Assetto del Territorio.
E su Villa Alessandra, il Piruea della Parrocchia?
Abbiamo lavorato molto, tenendo conto del servizio pubblico che fornisce la Parrocchia. Vedremo cosa succederà.
Siete tuttora convinti di aver fatto una buona scelta nel cambiare i criteri dei Piruea già previsti nel Piano Regolatore?
Assolutamente sì.
Nel convegno del 25 settembre sulla biodiversità, alcuni relatori hanno lanciato una provocazione: abbattere i brutti casermoni costruiti intorno agli anni '60 per ricostruire in modo più affine al luogo. Lei cosa butterebbe giù? E come ricostruirebbe?
Lascerei ai cittadini la scelta. Personalmente comincerei da tutte le superfetazioni dell'Alaska in Largo Poste e dal Savoia 2. E poi, apro il mio libro dei sogni, non è obbligatorio ricostruire, lascerei il verde e i coni visivi liberi sul nostro bel panorama.
Come mai all'Ufficio Edilizia Privata, così oberato di pratiche, è stato ridotto il personale e non ha pensato di assumere un dirigente?
Il personale è stato temporaneamente ridotto, perché le pratiche sono dimezzate e dirottato su altri uffici che ne hanno maggior bisogno, come il Patrimonio. È stata avviata la procedura di un nuovo bando per la nomina di un dipendente del settore tecnico con qualifica categoria D, che andrà a coprire le esigenze dei diversi settori. La quantità di personale non è direttamente proporzionale all'efficienza degli uffici. Una buona programmazione, in questo caso, sarebbe necessaria: i capi ufficio devono programmare il lavoro in base a quello che hanno. Sulla nomina di un dirigente non faccio commenti, è il Segretario deputato ad organizzare gli Uffici, per ovvi motivi.
Il fatto che le pratiche siano dimezzate è dovuto alla crisi economica? Cosa si devono attendere gli artigiani nel prossimo futuro?
La crisi sta arrivando: le pratiche edilizie presentate quest'anno sono poco più della metà di quelle degli anni precedenti. Tuttavia, con la creazione dello Sportello unico per il settore alberghiero che consente ampliamenti anche in deroga al Prg (e che sarà attivato anche per le altre attività produttive), abbiamo creato una grande opportunità anche per il settore edilizio. Mi auguro che, a fronte di questa importante possibilità, il lavoro rimanga qui e sia commissionato ai nostri artigiani, che svolgono sempre un lavoro di grande qualità. Altrimenti avremo fatto un buco nell'acqua.
Hotel San Marco, Hotel Ampezzo, Hotel Italia, Hotel Tofana... la lista degli alberghi chiusi si allunga, tanti posti letto in meno e il rischio che si trasformino tutti in appartamenti. Intanto offrono uno spettacolo di degrado e di abbandono, sia ai turisti che ai residenti. Il Comune che cosa fa?
Ho trovato una situazione sconfortante, ma siamo ad un passo dalla soluzione dei casi citati. L'Hotel Tofana, dopo il fallimento della ditta edile di Sedico che faceva i lavori, ha aspettato l'apertura dello Sportello Unico ed ha presentato un progetto di ampliamento. I lavori dovrebbero riprendere a breve con una nuova impresa edile, così come quelli dell'Hotel Italia. Per l'Hotel Ampezzo è stato presentato un progetto che mi auguro vada a buon fine. Per quanto riguarda l'Hotel San Marco c'è un contenzioso in atto tra i proprietari; l'ideale, per quell'edificio, sarebbe poter godere della chiusura di via Cesare Battisti al traffico.
Quindi non è vero che sono fermi in attesa di poter spuntare qualche cambio di destinazione, come ritiene la maggior parte della gente?
Cambi di destinazione non ce ne saranno, almeno finchè saremo noi ad amministrare. Una legge provinciale permetteva di ottenere cambi di destinazione dopo 20 anni che un'attività era rimasta chiusa, ma oggi questa legge non c'è più e il Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) non prevede operazioni di questo genere. Se poi dovesse arrivare una nuova amministrazione che vorrà concedere cambi di destinazione potrà farlo, ma solo in deroga ai nuovi piani territoriali.
Avete rilasciato le licenze e le abitabilità al Savoia 2, sulle quali avevate promesso severi controlli? Cosa farete dei locali di proprietà del Comune?
Abbiamo fatto tutti i controlli, i lavori svolti hanno ottemperato a quanto era stato previsto, purtroppo. Nei nuovi locali di nostra proprietà abbiamo intenzione di dislocare gli uffici dell' Edilizia, del Patrimonio e l'Archivio, per liberare una volta per tutte sia il palazzo delle Poste, sia il Comun Vècio e poter finalmente concedere spazi alle associazioni.
È vero che le Rta previste al Savoia 2, cioè le famose Residenze Turistiche Alberghiere, sono il nuovo escamotage per riproporre il sistema delle multiproprietà?
No, le Rta sono un'altra cosa, fanno a tutti gli effetti parte del sistema alberghiero. Anzi, sono una novità economica interessante. Comunque Cortina è stato l'unico Comune a concederne solo un 20%, mentre la legge regionale permette di farne fino al 40%.
La creazione dell'assessorato alla Cultura Ladina ci parse da subito un'assurdità, dal momento che sempre di cultura si tratta e che esisteva già un assessorato alla Cultura. Ne considerammo quindi la creazione solo una mossa elettorale per attirare i voti dell'U.l.d'A da parte del candidato Giacobbi (che infatti l'allora presidente Siro Bigontina promise pubblicamente in campagna elettorale). Quando vinse le elezioni, Andrea Franceschi volle mantenerlo e affidò la delega ad "entrambe le culture" a Paola Valle; ora abbiamo addirittura un assessore alla Cultura, la neo nominata Giovanna Martinolli e un altro assessore alla Cultura ladina, Lei. Ci può fornire una spiegazione a tutto ciò?
In realtà non è una questione di voti. È vero che non dovrebbe esistere una separazione tra gli assessorati alla cultura e alla cultura ladina, ma di fatto quest'ultima ha bisogno di un assessore che conosca profondamente l'argomento e che ne parli la lingua in tutti i sensi; l'attuale assessore non potrebbe farlo approfonditamente se non trascurando le altre importanti sue deleghe. È veramente impegnativo. Comunque non mancherà una continua collaborazione e coordinamento tra me e l'Assessore Martinolli.
I referendari stanno tornando all'attacco, vogliono che l'amministrazione rispetti l'esito del Referendum e si dia da fare per portare avanti la lotta per il passaggio alla provincia di Bolzano.
Come intende procedere?
Sarò duro: un conto è la cultura ladina, un conto è stato il referendum, un altro conto ancora è ottemperare all'esito emerso dalle urne. Non va bene che l'amministrazione sia presa per la giacca. Che i referendari facciano il proprio lavoro, i Comitati anche; compito dell'amministrazione è quello di amministrare, e il Comitato non può imporre nulla. Seguiremo passo dopo passo tutto l'iter ed agiremo quando spetterà a noi. In questo momento, che lo si voglia o no, il pallino è nelle mani del Parlamento, ed è sbagliata e controproducente ogni strumentalizzazione.
Il progetto per le case di Cadelverzo è stato bocciato dalla Soprintendenza. Con quali motivazioni? Che succederà adesso?
Il progetto è stato bocciato per motivazioni paesaggistico-ambientali. Abbiamo preso accordi con la Soprintendenza per capire se è possibile a questo punto fare una variazione al progetto o se si dovrà rifare da capo.
Un provvedimento che ha suscitato molte polemiche di recente è stato quello di consentire la caccia anche in primavera, con la possibilità di abbattere anche femmine gravide e piccoli. Perché i cacciatori avvertono questa necessità? Sarà consentito a Cortina?
Per spiegare l'argomento in questi termini ci vorrebbe un libro intero, visto che mi sono reso conto che pochissimi conoscono l'argomento. Per dare una spiegazione semplice, mi limito a questo: la caccia agli ungulati (cervo, capriolo, camoscio) a Cortina avviene con il sistema della "selezione", ovvero vengono prelevati gli animali in esubero rispetto alla popolazione ideale; i piani di prelievo selettivo vengono studiati scientificamente in base ai censimenti delle popolazioni delle varie specie e severamente controllati dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica; la gestione prevede il prelievo omogeneo delle varie classi di sesso ed età, per cui anche delle femmine e dei piccoli; la caccia primaverile è permessa in tutta Europa ed in tutta Italia, fuorché (fino ad ora) nella provincia di Belluno;
le femmine di cervo sono gravide da settembre a giugno. Visto che la caccia al cervo è permessa da ottobre a gennaio, e successivamente per un mese tra aprile e maggio, le femmine prelevate sono sempre gravide, che vengano cacciate in inverno oppure in primavera; la caccia primaverile a Cortina verrà concessa solo nel caso in cui il piano dei prelievi si discostasse di molto da quello imposto dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (ribadisco che il completamento del piano di prelievo è obbligatorio).
Ha mai pensato di dimettersi?
No, quando prendo un impegno lo porto a termine qualsiasi cosa succeda.
Farà una propria lista alle prossime elezioni?
Non so neanche che cosa farò domattina! È vero che la filosofia è "mai dire mai", ma bisogna sempre vedere cosa succede. Per ripresentarmi dovrei valutare la futura lista e il futuro programma.
Non vedo proprio una mia candidatura come futuro Sindaco.

SCHEDA TECNICA
Nome: Adriano Verocai
Età: 49
Professione: orafo
Incarichi ricoperti: vicesindaco, assessore alla Cultura Ladina, Edilizia Privata, Urbanistica, Prima Casa, Caccia e Pesca, Presidente Associazione Cacciatori
Hobby: attività naturalistiche
Libro sul comodino: "A casa nostra. Cinquant'anni di mafia e criminalità in Veneto" di Monica Zorzonetta e Danilo Guerretta
Ultimo film visto al cinema: l'ultima volta che sono stato al cinema si poteva ancora fumare
Sogno nel cassetto: volo alto: ne ho uno ogni matina