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L'INTERVISTA...A CINZIA CONFORTOLA DIRETTRICE DEL CONSORZIO CORTINA TURISMO

Giacomo Pompanin

01/03/2010
Gli uffici di Cortina Turismo sono la 'prima linea' della nostra promozione turistica. Come ci racconterà il loro capo, un piccolo gruppo che lavora in una tempesta di telefonate, subissato di richieste. Il nuovo direttore non è portato a mettersi in mostra. Conosciamo questa riservata valtellinese di 34 anni, montanara per carattere e per stile.  Laureata in Relazioni pubbliche, ha lavorato all'Azienda di Promozione Turistica di Livigno dal 2003 al 2009, negli ultimi tre anni come direttore.
È consigliere dell'Aipmt, Associazione italiana dei professionisti e manager del turismo.
Il presidente di Cortina Turismo Illing pretende un direttore fuoriclasse. Come si sente nel ruolo?
Arrivo con l'esperienza di tre anni di direzione dell'Apt di Livigno, una struttura con 23 dipendenti e un'attività di sviluppo e di cura del territorio. Con il compito - tra l'altro - di commercializzare i posti letto.
Con quale contratto?
Quadro dirigenziale: non sono un dirigente, anche perché a me non interessa avere questo tipo di contratto e poi è più conveniente.
Come ha convinto il nostro Consorzio?
Importanti sono state la mia esperienza pregressa e la mia competenza nell'organizzazione di eventi. Si cercava poi una persona disponibile ad innamorarsi di Cortina. Amo la montagna;
persino parte della mia esperienza universitaria l'ho vissuta in Finlandia.
Lei ha coordinato i Campionati del mondo di Mountain Bike 2005: a Cortina nel 2008 parte il Cortina Bike Resort … e non abbiamo neanche la ciclabile. Come la vede?
Bisogna valorizzare quello che c'è, non replicare un modello di successo di altre realtà: occorre interpretare la realtà locale. La mountain bike non è comunque 'ciclabile. A Cortina vi è una potenzialità inespressa soprattutto nella fruizione delle tipicità del territorio e del comparto sportivo:
mi riferisco ad esempio alle numerose ferrate (sono poche le località che possono offrire una scelta così importante). Penso inoltre ai percorsi di arrampicata: vediamo l'esempio di Arco, che ha acquistato una notorietà per le sue pareti.
Un ritorno all'elemento naturale come punto di forza e di ripartenza?
Certo. Cortina offre un Centro città «palcoscenico», unico per qualità di frequentazione. La cosa bella è che già a 800 metri dal centro ci si immerge in una dimensione naturalistica e ambientale straordinaria.
Poi capita Madonna di Campiglio sui manifesti dei Campionati del mondo 2015.
La comunicazione oggi deve saper colpire per non essere banale. Il messaggio veicolato dai manifesti era concentrato sul claim «la Regina fa la mossa» che doveva destare attenzione. Non ne farei una questione, e poi solo nel fare si sbaglia.
Lei è qui da 6 mesi; con tutte le polemiche, in un colpo solo avrà avuto modo di conoscere tutti i personaggi della società cortinese.
Non rientra nei miei compiti entrare nelle dinamiche politiche. Io porto la mia competenza per i metodi di lavoro. È nel Consiglio di amministrazione di Cortina Turismo che mi ritrovo e mi confronto. Esternamente non sono chiamata ad esprimermi sui temi istituzionali.
Con quali Enti ha contatti più frequenti?
Con il Dolomiti Superski, con la Gis, con l'Associazione Albergatori.
Ma allora, cosa fa il Direttore?
Gestione del personale, programmazione e pianificazione, coordinamento delle attività esterne. Il lavoro parte dalle linee direttive del Consiglio di amministrazione che devo tradurre in azione, in lavoro.
Prende visione anche delle direttive del Consiglio Strategico del Turismo?
… le direttive le prendo direttamente dal mio Consiglio di amministrazione.
Resta il fatto che Lei sembra poco visibile.
In fase iniziale ci vuole un momento di osservazione e di analisi della realtà: il mio ruolo rimane comunque interno al Consorzio per dare un contributo di professionalità.
Come vive il suo rapporto con il Presidente Illing, che appare una personalità forte e forse un po' ingombrante per un Direttore?
Non è così assillante; c'è un confronto continuo e una reciproca interpretazione degli eventi e delle linee. Parliamo anche di strategie, non solo del lavoro sul campo.
Lei è originaria della Valtellina, conosce le località nostre concorrenti (a partire da Saint Moritz): un'opinione tecnica del confronto con Cortina.
Le altre località devono lavorare molto per costruirsi una immagine e un contenuto rispetto al loro nome. Cortina invece possiede un marchio consolidato, già il suo nome genera nel turista una aspettativa …
… ben riposta?
C'è fascino, ma l'aspettativa di chi arriva la prima volta può venire disattesa.
Da cosa?
Entrando in paese, l'arrivo è molto legato all'impatto dell'aspetto urbano: la prima impressione è di un certo 'vecchiume' e di decadenza. L'immagine iniziale è poi però superata dalla scoperta di ambienti e scenari unici al mondo. Le cascate di Fanes ti fanno vedere il mondo attraverso l'acqua …
I paesi di montagna sono tutti un po' tristi urbanisticamente.
Anche a Saint Moritz certe zone sono antiquate, ma l'ingresso in paese, con a sinistra il lago, fa subito vacanza.
Al suo arrivo, che clima ha trovato all'interno del Consorzio?
Quello di una squadra che ha voglia di lavorare, veramente!, con persone che credono in quello che fanno.
E lei come si è posta?
Vorrei essere un costante punto di riferimento per lo staff.
Con quali obiettivi? Comunicare l'immagine Cortina oppure riempire le camere oppure aumentare il giro di affari di tutte le categorie economiche?
L'aumento del giro d'affari è una conseguenza del riempimento delle camere; la comunicazione è finalizzata ad aumentare la notorietà del nostro prodotto.
Ma come registrate i risultati concreti?
Come Consorzio non vendiamo posti letto. Operando nell'ambito promozionale, i dati che misuriamo sono il numero dei contatti e le richieste che arrivano magari dai Tour operators. Le rilevazioni dei dati turistici come avviene oggi a livello ufficiale, non ci aiutano molto perché sono registrati con tempi e modalità che non consentono di diventare parte integrante della programmazione.
Senza dati non c'è però soddisfazione.
Stiamo raccogliendo molte informazioni qualitative che ci restituiscono ad esempio gli operatori turistici o i contatti nelle fiere; quest'ultime sono la vera cartina di tornasole del gradimento dei clienti. Li stiamo catalogando.
Fiere e commercializzazione danno l'idea di 'giro d'affari': non le sembra invece che la vostra attività editoriale sia soverchiante rispetto alle altre?
Nella produzione editoriale i costi sono compensati dai ricavi, per cui vi sono solo vantaggi. Quanto alle altre attività, il nostro controllo di gestione (lo abbiamo appena introdotto) distingue esattamente il dettaglio dei singoli costi per unità di business: promozione e fiere, ufficio stampa e ospitalità, ufficio eventi, progetti speciali e amministrazione.
All'avvio del Consorzio, per il presidente Illing un budget di almeno 2 milioni era il minimo vitale. Siamo a 1.300.000 euro.
Stiamo cercando di ottimizzare e purtroppo ci sono delle attività alle quali rinunciamo.
Quali priorità per il prossimo futuro?
Ricreare un sito internet e attivare una sistema per commercializzare le camere, un sistema di prenotazioni on-line. Ripeto, occorre entrare nell'ottica del cliente, se la località non è accessibile, anche dal punto di vista informatico, oggigiorno non viene considerata.

Scheda tecnica

Nome: Cinzia Confortola
Età: 34 anni
Professione: direttore consorzio nCortina Turismo
Incarichi ricoperti: APT Livigno
Hobby: sci d'alpinismo, clarinetto, lettura
Libro sul comodino: "Ovunque io sia" di Romana Petri
Ultimo film visto: solo un padre