Continua il silenzio del Comune sul caso delle colonnine "farlocche" di rilevamento dei limiti di
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

Continua il silenzio del Comune sul caso delle colonnine "farlocche" di rilevamento dei limiti di velocità

Lettere al giornale

03/04/2017
Come era ampiamente prevedibile e puntualmente è stato, più bel silenzio non fu mai udito di quello del Comune di Cortina sulla faccenda delle colonnine (speed check) per il rilevamento delle violazioni ai limiti di velocità imposti da appositi cartelli sulle vie che circondano Cortina; tali colonnine pare fossero state apposte dalla passata infausta amministrazione prive dell'apparato interno atto appunto al rilevamento della eventuale violazione.

E' stato tra l'altro dal sottoscritto cortesemente invitato l'attuale Commissario a fornire a tutti noi interessati una qualche chiarimento atteso che a seguito di una recente Nota Ministeriale ed in risposta ad una amministrazione prefettizia che ne aveva fatto esplicita richiesta, viene confermata una circostanza che era stata già oggetto di mie considerazioni: "le amministrazioni locali che utilizzano Speed Check e Velo Ok come deterrente (e quindi nella maggior parte dei casi), ovvero senza montare telecamere al loro interno, agiscono senza rispettare le norme vigenti e possono quindi essere indagate per danno erariale, dal momento che hanno acquistato con i soldi dei contribuenti dispositivi non regolari".

Orbene pur essendo vero che i commissari passano è purtroppo altrettanto vero che le colonnine farlocche pare restino con tutte le conseguenze ed i disagi che comportano. E restano - quel che è peggio - le violazioni commesse dalla Amministrazione sostituita dall'attuale Commissario, violazioni la cui esistenza  allo stato non risulta mai smentita.

Chi mi legge comprenderà e condividerà la delusione per le mancate risposte auspicando  che questa Amministrazione nella persona del Commissario si compiaccia quanto meno di provvedere alla rimozione  di questi monumenti allo spreco del pubblico denaro monumenti che beffardamente stanno a  rappresentare uno dei tanti esempi della peggiore Italia allocati in uno  tra i posti più belli del mondo.

Cordialmente

avv. Bruno de' Costanzo