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Approvata dalla Giunta regionale la delibera sul Codivilla Putti

Marina Menardi

29/03/2017
La Giunta regionale ha approvato ieri la delibera sul Codivilla Putti, e oggi, a trenta giorni dal termine della sperimentazione, partono le prime lettere dalla Giomi di preavviso di licenziamento dei 115 dipendenti privati.

La delibera che tanto si attendeva, per capire come sarebbe andata avanti l’attività ospedaliera dell'Istituto di Cortina d'Ampezzo dopo il 29 aprile, non aggiunge molto per quanto riguarda le modalità di proseguio dell’attività ospedaliera a partire dal 30 aprile. In sostanza riflette quanto già predisposto dalla Delibera precedente, la n. 2/CR del 27 gennaio, recependo i pareri  della Quinta Commissione Sanità che si era riunita mercoledì 8 marzo esprimendosi all’unanimità sul parere alla Giunta regionale in ordine alla modifica della scheda di dotazione ospedaliera della struttura di Cortina d’Ampezzo.

La Commissione si era spinta oltre, votando in modo unitario alcune prescrizioni, che miravano a garantire la continuità occupazionale del personale attualmente impiegato presso la struttura ampezzana, garantendo al contempo tutte le prestazioni sanitarie stabilite nella nuova scheda di dotazione ospedaliera. Nelle prescrizioni, si invitava la Giunta a svolgere nel più breve tempo possibile la gara europea per l’individuazione del soggetto privato accreditato, cui affidare la gestione della struttura, e di sentire la Quinta Commissione in ordine alla definizione delle linee guida del bando di gara.

La nuova Delibera conferma, quindi, la cessazione della sperimentazione pubblico-privata, fissata per il 29 aprile, termine considerato improrogabile; entro tale data bisognerà dunque liquidare il socio privato Giomi, ora proprietario al 49% nella gestione mista, per portare la proprietà all'Ulss Dolomiti per il 100%, ed effettuare successivamente la gara per privatizzare l'ospedale.

La Giunta regionale approva, inoltre, la nuova scheda ospedaliera come previsto già nella  precedente delibera del 27 gennaio: spariscono i posti letto per i ricoveri di osteomielite, e compaiono 20 posti letto di medicina generale, oltre a 40 di ortopedia e traumatologia, per un totale di 60 posti letto, cui vanno aggiunti 20 posti riservati all'area riabilitazione, per un totale di 80 posti letto nella struttura.

Confermato anche il punto di primo intervento (ppi), di tipo B, cioè senza ambulanze: ciò significa che se uno sciatore si fa male sulle piste, questo verrà trasportato a Pieve o a Belluno, non più al Codivilla.

Si tratterà di una struttura privata accreditata a indirizzo extra regionale da assegnare con pubblica gara. Al fine di individuare nel più breve tempo possibile l’operatore privato accreditato, cui affidare la gestione della struttura, si delibera di assegnare alla Centrale Regionale Acquisti Veneto - CRAV, che opera all’interno della Direzione Risorse Strumentali SSR, il procedimento di scelta dell’operatore privato accreditato, sentita la Quinta Commissione consiliare sulle linee guida del bando.

Finché non sarà individuato il nuovo gestore, la struttura dovrà garantire l’erogazione di tutte le prestazioni previste dalla scheda di dotazione ospedaliera, ivi comprese le attività di poliambulatorio, avvalendosi anche del personale, non dipendente dall’Azienda Ulss, attualmente impiegato presso la società Codivilla Putti SpA.

Nella Delibera, tuttavia, non viene spiegato come e con chi l’ospedale proseguirà la propria attività nella fase di transizione dalla fine della sperimentazione all'individuazione del privato accreditato, per assicurare i dipendenti dell’ospedale.

La Giomi, il socio privato della società mista di gestione, in data odierna, a 30 giorni dalla cessazione della sperimentazione, si vede costretto ad avviare la procedura di licenziamento collettivo di tutti i suoi 115 dipendenti assunti con il contratto di diritto privato, cui verrà invita la lettera di preavviso di licenziamento.

Licenziamento che potrebbe comunque non avvenire, nel caso l’Ulss decida di dare mandato alla Giomi di continuare nella fase transitoria. In caso contrario, sono confermati per il momento solamente i 35 dipendenti con il contratto pubblico, che in teoria dovrebbero accollarsi l’intera gestione dell’istituto.