DELICIOUS TRAIL DOLOMITI: VINCE LA GRANDE BELLEZZA DELLA MONTAGNA
    

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DELICIOUS TRAIL DOLOMITI: VINCE LA GRANDE BELLEZZA DELLA MONTAGNA

Redazione

28/09/2016

Una festa dello sport e del gusto Delicious Trail Dolomiti, che ha visto oltre cinquecento partenti nelle due gare di 35 km e 21 km, vinte rispettivamente da Nicolò Francescatto e Silvia Rampazzo, e lo short da Thomas Veritti D’Andrea e Ana Cufer. Ma a vincere è stata soprattutto la grande bellezza delle Dolimiti, la sua storia che riporta alla Grande Guerra con i passaggi in galleria, le trincee, e la bontà dei suoi piatti tradizionali ma “bilanciati”, messi a punto dagli chef dei rifugi e ristoranti coinvolti. 

Un successo la prima edizione Delicious Trail Dolomiti, la “corsa del gusto”, che si è corsa questa mattina, in condizioni meteo perfette, con start e arrivo a Pocol di Cortina d’Ampezzo. Trecento i partenti per la gara lunga che hanno dovuto affrontare 35 km per 2550 metri di dislivello positivo, e quasi 250 quelli dello short di 21 km, allungato di un paio di chilometri per consentire a tutti di raggiungere il Gruppo del Nuvolau.

Chi ha conquistato la gara lunga? Nicolò Francescatto (vincitore del Campionato Italiano di Sky Running) con il tempo di 3:58:21, secondo Nicola Giovanelli, 4:09:57, e terzo Paolo Longo, 4:22:16, ex olimpico nel biathlon e oggi trailer. In campo femminile ha primeggiato Silvia Rampazzo, 4:41:52, ottava assoluta, seguita da Silvia Serafini, 4:53:10, e da Francesca Scribani, 5:15:41.

La gara corta è stata vinta da Thomas Veritti D’Andrea, 2:08:48, mentre tra le donne ha tagliato il traguardo per prima la slovena Ana Cufer, 2:35:23.

Ma a vincere non è stato solo lo sport, anche e forse soprattutto la bellezza di questo luogo, con le magiche Dolomiti in grado di lasciare chiunque a bocca aperta, e la sua storia con il Museo all’aperto del Primo Conflitto Mondiale, le trincee, le gallerie, i passaggi bui con il caschetto e la lampada frontale, che hanno reso la competizione unica.

Il tutto arricchito dalla cucina tradizionale del luogo, rivista in chiave sportiva, che i runners hanno gustato nei banchetti allestiti lungo il percorso. 10 i rifugi coinvolti più tre ristoranti: Averau, Col Gallina, Croda da Lago, Dibona, Fedare, Lagazuoi, Nuvolau, Scoiattoli, Cinque Torri, Bai de Dones, e i ristoranti Hotel Villa Argentina, Hotel La Baita e Da Aurelio.

Un evento che ha pensato davvero a tutto, come del resto hanno messo in luce i trail runners, in primis i vincitori.

Nicolò Francescatto: «Gara fantastica, tutto il percorso è bello, dal rifugio Croda da Lago al Lagazuoi. Non ho avuto particolari difficoltà nell’affrontare la prova, anche se è stata impegnativa la parte di gradini attorno al 25° km, che comprende le gallerie che venivano utilizzare durante il Primo Conflitto Mondiale, con circa seicento metri di dislivello in un solo miglio».

Silvia Rampazzo: «Gara molto dura; ho patito un po’ la prima parte e i punti in galleria perché il percorso era davvero ripido, ma è senz’altro da ripetere perché è un tracciato spettacolare».

Che sia una gara speciale dal punto di vista paesaggistico l’hanno rimarcato tutti, ma non solo, l’aspetto che ha colpito è stato quello culinario. Strudel di mele, tortine di ricotta, bocconcini salati con affettati locali, polenta calda con i finferli, tortine al cioccolato fondente, meringhe, crostata di albicocca e mandorle, torta Linzer ai mirtillii rossi e mandorle, solo per citare alcune delle prelibatezze che i trailers potevano trovare in alta quota.

Silvia Bertolini, atleta proveniente da Padova, si è fermata in tutti i ristori e ha spiegato: «Nel primo ho assaggiato una deliziosa torta di ricotta, nel secondo dei crostini con la sopressata e la porchetta, nel terzo una polentina e dei pezzi di cioccolato fondente. Mi piace correre ma anche approfittare di questi favolosi piatti tradizionali, allegeriti di un po’ di grassi e adatti a noi runners».

Francesca Ongaro, da Salzano (Venezia): «Le specialità preparate dai ristori erano di una qualità eccezionale; gli organizzatori hanno dato maggiore spazio ai prodotti della tradizione per la gioia di noi tutti, rispetto a quelli “tecnici” che comunque non mancavano».

Tra i trail-runners che hanno corso lo short c’era anche Giampaolo Letta, amministratore delegato Medusa Film, che ha messo in luce: «Un tracciato bellissimo, senza eccessivi strappi. Nei ristori che cosa ho apprezzato? La torta al cioccolato e la polenta servita con i finferli».

E c’era anche l’ex fortissimo discesista Kristian Ghedina, che ha corso il trail di 21 km:«Volevo partecipare alla gara però mi sono riservato di decidere all’ultimo momento, in funzione delle condizioni meteo, e vista la giornata di sole non potevo mancare. Così mi sono aggregato al gruppone, dove figurava anche mia sorella Katia. È un percorso fantastico che ho affrontato camminando, senza lo spirito competitivo di un tempo, perché non sono allenatissimo, anche se in alcuni momenti avrei voluto aumentare il ritmo».