LA FRAGILITÀ DEI MONDI POSSIBILI
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

LA FRAGILITÀ DEI MONDI POSSIBILI

Ennio Rossignoli

25/08/2016

Crollano le Dolomiti, e perché accade ce lo spiegano i geologi: crollano proprio nel tempo in cui altre rovine affollano le cronache, e a occuparsene sono gli esperti delle cose umane.

E' il tempo di tutti i disincanti, delle frane etiche che trascinano con sé sicurezze, convinzioni, comportamenti, la cultura del rispetto e dell'ordine.

E' la postmodernità, si dice, che mette in discussione tutto ciò che fino a ieri ne sembrava esente: è bene, almeno finché non scivola nel parlottio inconcludente dei giudizi a prescindere.

Ma Cortina che c'entra? C'entra per la vanità di certi indugi logorroici, per il gap che negli anni si è aperto tra il fatto e il da farsi, per la miopia di quanti hanno creduto che una vecchia immagine un po' sgualcita bastasse a compensare le carenze di una filosofia dell'accomodamento e di una prassi dei piccoli passi.

Oggi, in anni di cedimenti continui e di sofferenze strutturali, circolano progetti sui quali occorre una forte disposizione all'immaginario per credere alla loro fattibilità – addirittura nei tempi stretti dei premondiali.

E mentre a ogni pioggia e pioggerella la asburgica Alemagna interrompe la circolazione (e ogni volta Zaia si indigna di più); mentre gli alberghi dismessi da anni costellano tristemente il centro del paese e quelli in vita, con poche eccezioni, richiedono interventi di una improrogabile modernizzazione, c'è chi va farneticando di ferrovie dolomitiche, gallerie, sottopassi, aeroporti da ripristinare, in una sorta di ridda di parole di cui al momento non si intravede il passaggio nel concreto delle opere necessarie.

Del resto un Comune commissariato, con tutta la buona volontà e la capacità del supplente (come quello di Cortina), ricorda la proverbiale anatra zoppa, quella che si muove con l'andatura attardata  proprio quando dovrebbe correre.

Certo gli intoppi della asfissiante burocrazia italica e della crescente anoressia finanziaria danno un pesante contributo a una situazione già appesantita di suo: allora meno patafisica e più realismo, soprattutto più chiarezza e coerenza nelle cose che si dicono e in quelle che si devono fare. La verità può far male, ma eluderla può trasformarsi in una malattia mortale.