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Hockey Cortina: dopo una stagione da dimenticare, sosteniamo la Sportivi Ghiaccio e ritorniamo ai fasti passati

Lettere al giornale

25/03/2016

Da vecchio sostenitore dell'Hockey cortinese, benché distante centinaia di chilometri da Cortina, quando la televisione italiana trasmette qualche partita, mi incollo davanti al teleschermo.

Purtroppo la superiorità del Renon ci ha mandati in Purgatorio a riflettere, e cioè: una squadra è brava non solo perché ha dei bravi giocatori, ma anche e soprattutto perché ha un bravo allenatore che conosca il gioco e guidi bene la squadra sul campo di ghiaccio.

Ho avuto l'impressione che il Renon giocasse contro l'Under 16 del Cortina, tanti erano gli errori e le ingenuità viste, specialmente nei passaggi d'attacco.

Il terzo e il quarto goal del Renon sono stati segnati perché si sono presentati ben tre giocatori davanti al portiere cortinese, contrastati da un solo difensore del Cortina.

Poi il quinto goal: non bastava vedere il Renon andare a nozze contro di noi, ho dovuto anche annotare l'incompetenza del nostro allenatore. Forse credeva di risolvere e capovolgere il risultato negli ultimi due minuti, ma mi chiedo come si fa, essendo sotto di due reti, togliere il portiere a due minuti dalla fine del gioco?

Devo dire che i giocatori del Cortina visti in campo hanno dato tutto, pieni di voglia di giocare, ma purtroppo senza direttive dell'allenatore, senza nessuno schema, ognuno giocava per sé.

Quanta nostalgia, da vecchio tifoso del Cortina, che ha sventolato dalle tribune dello stadio prima bandiera a sostegno della squadra: era una bandiera celeste di m. 1.50 x 1 m, con nel mezzo ricamate le iniziali a triangolo S.G.C. E sono stato l'unico tifoso che ha avuto la soddisfazione di gioire sul campo del Torino per la conquista del primo scudetto del dopo guerra.

Speriamo che fra e nuove leve possano uscire dei bravi giovani con tanto amore per il gioco e per la squadra, seguiti da un bravo allenatore. È dimostrato dalle squadre alto atesine che si diventa bravi con qualche giocatore straniero, che però costa molto, e le casse se lo possono permettere perché con loro, ed un buon allenatore, il gioco diventa un piacevole spettacolo, che riempie le tribune e le casse. Altrimenti con scarsità di  entrate e di spettatori paganti la società non può fare miracoli.

Ora lancio un appello ai tifosi del Cortina, ma soprattutto alle forze economiche del paese, affinché sostengano finanziariamente l'Hockey cortinese, perché possa tornare ai fasti del passato, e così potrebbe diventare un buon veicolo di propaganda per il paese, portando all'estero nelle sue trasferte il nome di Cortina.

Nell'appello non ho accennato il nome del Comune, perché se toglie i contributi al Coro Cortina, alla Banda musicale, e ad altre associazioni, come può intervenire per l'hockey?
Poi è molto occupato a mettere le mani in tasca ai cittadini per coprire una piccola parte del buco che sta creando per i Mondiali di sci del 2021, se verranno.

Giorgio Murari