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Spacciava cocaina e marijuana nei locali della movida ampezzana, arrestato dai carabinieri pusher romagnolo

Redazione

30/12/2015

Cortina d’Ampezzo. Aveva messo piede a Cortina solo il giorno prima e sarebbe rimasto volentieri sino al brindisi per l’anno nuovo, ma S.F., pregiudicato quarantenne della provincia di Ravenna, farà probabilmente il tradizionale conto alla rovescia del 31 dicembre da una stanza del carcere di Baldenich, comunque abbastanza vicino alle dolomiti bellunesi dove aveva erroneamente creduto di poter spacciare stupefacenti in piena libertà.

Erano le due di mattina e aveva già toccato vari locali del centro, il fatto che frequentasse da anni la Perla delle Dolomiti gli dava probabilmente maggiore confidenza con i locali della movida, quando si è trovato di fronte una coppia di carabinieri in borghese impegnati in uno dei servizi notturni di prevenzione pianificati in questo periodo di massima affluenza turistica.

Lui non conosceva loro e loro non conoscevano lui, ma a pelle è nato subito un feeling irresistibile che, risata dopo risata, drink dopo drink, è arrivato all’inaspettata offerta dell’uomo di consumare assieme dello stupefacente. A nulla sono serviti i rifiuti da parte dei carabinieri, il romagnolo non ha resistito a tirare fuori dalle tasche una dose di cocaina e metterla nelle mani di uno dei carabinieri. “Verde o bianca, se venite a casa con me ho tutto”. Non è servito altro, in poco tempo l’uomo si è trovato in una stanza nel retro del locale per essere perquisito da cima a fondo. In una tasca del cappotto, dentro un tubetto di Vivin C, i militari della Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo hanno trovato un medicinale certamente alternativo: 13 dosi di cocaina accuratamente confezionata in piccoli involucri di cellophane, 10 grammi in tutto.

L’intraprendenza dell’uomo, sino ad allora euforico e loquace, si è tramutata nel più cupo dei silenzi, rifiutando ogni forma di collaborazione con i militari, ai quali negava finanche di avere realmente a disposizione l’appartamento dipinto poco prima come l’onirico teatro di divertimenti proibiti.

Portato in caserma per gli ulteriori accertamenti, rimanendo fermo nel rifiutare ogni genere di collaborazione, è intervenuto ulteriore personale dell’Arma ampezzana per scoprire dove potesse soggiornare il ravennate e trovare il restante stupefacente così facilmente millantato nell’euforia del ballo.

Esclusi gli alberghi - negativi erano risultati infatti i controlli delle schede alloggiati - solo grazie alla profonda conoscenza del territorio si è riusciti a scoprire che l’uomo era probabilmente ospite di un’amica del posto che non lo aveva seguito nelle sue peripezie notturne, quest’ultima risultata in seguito ignara dell’attività illecita attività messa in piedi dall’amico ravennate. Contestualmente, nel fare ritorno presso il locale notturno ove era avvenuto l’arresto, con l’assenza dei numerosi avventori è emerso anche un mazzo di chiavi sospetto che si è ritenuto potesse essere stato abbandonato dal ravennate in un ultimo momento di lucidità, quando aveva scoperto che l’uomo e la donna con cui si era piacevolmente intrattenuto altri non erano che militari in borghese.

Arrivati davanti la porta dell’abitazione, inserite le chiavi nella serratura, lo scatto dell’apertura ha confermato i sospetti. Nella camera da letto in uso all’uomo, infatti, nascosti all’interno della sua valigia, sono stati trovati ulteriori 125 grammi circa di marijuana e 15 grammi circa di hashish, unitamente ad un bilancino elettronico di precisione e un piccolo coltellino utilizzato per confezionare le singole dosi.

Da evidenziare la massima collaborazione fornita dal personale del locale notturno ove è avvenuto l’arresto, il quale ha contribuito ad individuare la persona sospetta e, alla chiusura della serata, ha permesso il rinvenimento delle chiavi di casa abbandonate con un gesto disperato dallo spacciatore romagnolo prima di essere perquisito, con le quali è stato possibile irrompere nell’abitazione e rinvenire il resto dello stupefacente.

L’uomo, già associato alla Casa Circondariale di Belluno, nella mattinata di San Silvestro comparirà davanti al G.I.P. per l’udienza di convalida del suo arresto.

Non è la prima volta che i Carabinieri della conca ampezzana si occupano di droga a Cortina e nel Cadore, analoghi straordinari controlli continueranno per tutto il periodo delle festività.


Maggiore Cristiano Rocchi
Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo