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Il gruppo di opposizione non si presenterà al consiglio comunale di oggi

Marina Menardi

22/12/2015

Il gruppo di opposizione consiliare "Per la Nostra Cortina" non parteciperà questa mattina al consiglio comunale che voterà la costituzione della Fondazione Cortina 2021. L'assenza vuole essere un grido, una presa di posizione forte contro «una delega in bianco sul presente e sul futuro del nostro paese».

«Siamo di nuovo di fronte ad una convocazione urgente di un consiglio comunale per approvare lo Statuto della Fondazione, ma anche altri nove punti che potevano essere discussi con calma in altra sede» ha sottolineato il capogruppo di minoranza Stefano Ghezze. 

«Anche a luglio ci fu la convocazione urgente per Cortina 2021, poi tutto è andato a scemare. Oggi l'Amministrazione si ripete, dimostrando la totale mancanza di rispetto del gruppo di opposizione e di chi rappresenta. Nemmeno vengono prese in considerazione le proposte che avanzammo a luglio. A luglio ci venne detto che non si poteva mettere mano allo Statuto, perché era già fatto e il giorno dopo bisognava andare dal notaio per la firma. Da allora sono passati mesi, e c'era tutto il tempo per analizzare gli emendamenti che presentammo: l'inserimento di un rappresentante delle categorie economiche, degli impianti a fune, e dell'Associazione Permanente della Coppa del Mondo. Nessuno di questi è stato inserito, nonostante gli impianti a fune sembrassero già dentro, e nemmeno coloro che da vent'anni dimostrano di sapere gestire bene la Coppa del Mondo di sci. Pertanto, l'approvazione della Fondazione Cortina 2021 sarà una presa d'atto della solo maggioranza: noi in consiglio comunale domai non ci saremo».

La minoranza quindi sceglie la strada dell'assenza, della protesta, piuttosto che il voto contrario, per dare un segnale forte.  La preoccupazione maggiore sta nella «delega in bianco che si dà sul presente e sul futuro del nostro paese» come ha spiegato Gianpietro Ghedina.

«La Fondazione può gestire qualsiasi cosa avvenga da ora in poi nel nostro paese, qualsiasi attività di natura tecnica, amministrativa, commerciale e finanziaria ritenuta utile e necessaria per l'ottenimento dei Mondiali, come è scritto nello Statuto. Il nostro paese viene consegnato a una Fondazione composta da dieci figure, di cui otto provengono da fuori Cortina, e solo due sono di Cortina. Ci dissociamo  da questo voto».

Altro punto su cui il gruppo di opposizione vuole porre l'accento è l'esautorazione del comitato che ora organizza la Coppa del Mondo di sci. «L'esautorazione dell'Associazione della Coppa del Mondo è un fatto gravissimo. Le cose che funzionano vanno distrutte». Nella Statuto in approvazione, infatti, si legge che La Fondazione gestirà in futuro anche la Coppa del Mondo di sci, anche se non è chiaro da quando.

«Siamo in tre contro otto, non possiamo fare molto» è intervenuto Rocco Dal Pont. «Il fatto è che noi non siamo stati presi in considerazione. Inoltre, non c'è stata alcuna sensibilità da parte dell'Amministrazione nei confronti del nostro paese, lasciando fuori le associazioni cittadine». Marina Menardi