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PER IL BENE DELLA CANDIDATURA, TRASPARENZA E UN CODICE ETICO PER LA GESTIONE DEI MONDIALI 2021

Redazione

19/12/2015

Fino ad ora, tanta confusione e poco costrutto nella gestione dell’avvicinamento ai Mondiali 2021. L’unica cosa certa è che nel calderone si stanno buttando opere e progetti di tutti i tipi, dalla ferrovia ai passanti stradali per quasi tutti i paesi fino a Longarone.

Di ufficiale, però,  non si conosce nulla, nemmeno il minimo, cioè le promesse che sono state fatte alla Federazione Internazionale.

E’ urgente che vengano rese pubbliche al più presto le direttive contenute nel dossier consegnato alla FIS. In difetto, saremo costretti a chiederlo direttamente alla Segreteria della Federazione. La consapevolezza e la partecipazione dei cittadini rimane un valore essenziale per garantire la buona riuscita di ogni manifestazione, tanto di più se si è ancora in fase di aggiudicazione.

Altro punto che riteniamo essenziale e di cui poco si parla e quello dell’adozione di un rigoroso Codice Etico per coloro che assumeranno compiti e ruoli decisionali all’interno dell’organizzazione dei Mondiali.

E’ innegabile che il fronte del rispetto della legalità in tutte le procedure sia un valore irrinunciabile, soprattutto in contesti dove gli interessi in gioco sono rilevanti.

Pensiamo sia poco opportuno – ad esempio – che negli organi che si andranno a costituire per la candidatura 2021 sia possibile siedano soggetti con procedimenti penali in corso, magari con fattispecie riferibili ad appalti pubblici. Nella lontanissima ipotesi di condanna, le stesse società delle quali fanno parte subirebbero un danno mortale di credibilità, soprattutto alla luce di molti precedenti vissuti nella cronaca di questi ultimi anni.

Comitato Referendum Cortina 2021


In allegato la lettera inviata oggi al presidente della Fisi Flavio Roda