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Piano Casa, chiusa al Tar la questione Logan

Redazione

16/12/2015

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto ha respinto il ricorso proposto dalla Logan s.r.l. per l’annullamento del diniego oppostole dal Comune all’applicazione del Piano Casa per la costruzione di un terzo edificio in località Pecol. Il Giudice, infatti, ha accolto l’eccezione di inammissibilità del ricorso proposta dall’Amministrazione. Il TAR ha ritenuto che, non avendo ottenuto l’autorizzazione paesaggistica, la società Logan non avesse interesse a veder deciso il proprio ricorso perché, anche se questo fosse stato accolto, non avrebbe comunque potuto realizzare l’intervento in progetto.

TERZO PIANO CASA — Si chiude dunque positivamente per il Comune di Cortina d’Ampezzo anche questo capitolo legato ai ricorsi relativi al Piano Casa del Veneto, e nello specifico al Terzo Piano Casa.

IL SINDACO FRANCESCHI E L’ASSESSORE VEROCAI — In merito alla notizia, con una dichiarazione congiunta il Sindaco di Cortina Andrea Franceschi e l’Assessore all’Edilizia Privata e ai Lavori Pubblici Stefano Verocai affermano: «Per noi il ritiro della richiesta di sospensiva era stata una prima buona notizia e quello di oggi è sicuramente un altro risultato positivo, che mette in salvo anche l'ultima delibera di applicazione sul territorio comunale del Piano Casa regionale».

«Non abbiamo nulla di personale contro la società “Logan” — precisano gli amministratori comunali —, anzi ci siamo impegnati per consentire a questa, e ad altre famiglie ampezzane, lo spostamento del volume da una zona ad alto rischio, ad una molto più sicura. Tuttavia la convenzione prevedeva chiaramente che non ci fossero aumenti di volume. I privati avevano cambiato idea, facendo ricorso contro la nostra delibera sul Piano Casa e quindi siamo stati costretti a difenderci». «L’esito del processo — concludono Sindaco ed Assessore — dimostra la correttezza della linea tenuta dal Comune e la coerenza del suo operato. Con questo risultato speriamo ora che con il nuovo Piano Casa la Regione — che attraverso il Presidente Zaia ha più volte parlato di consumo zero del territorio — faccia seguire alle condivisibili parole i fatti concreti e tenga conto delle peculiarità dei singoli territori e, nello specifico, di zone fragili come quelle della montagna veneta; ci auguriamo inoltre che comuni turistici come il nostro possano mantenere l’autonomia nella pianificazione del proprio territorio, al fine di poterlo preservare per le generazioni future da chi invece vorrebbe continuare a costruire ad ogni costo».


Francesco Giusto
Portavoce del Sindaco