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CHIUDE L’UFFICIO INFORMAZIONE TURISTICA: CORTINA PERDE UN IMPORTANTE SERVIZIO PUBBLICO

01/05/2011

Dal 1° luglio chiude l'Ufficio Informazione Turistica di piazzetta San Francesco, la storica "azienda di soggiorno" (vedi scheda). Magari tirerà la fine dell'estate, ma il destino è segnato.

Il servizio offerto da questo avamposto si farà rimpiangere da affittacamere, affitta appartamenti, alberghi, b&b, rifugi alpini, bar, enoteche: essendo finanziato con soldi pubblici, l'Ufficio Informazioni offre un servizio universale, cioè a tutti gli operatori turistici che svolgono la loro attività sul territorio.

A differenza del consorzio Cortina Turismo, chiunque lavori sul territorio ha diritto a essere incluso negli elenchi, nei cataloghi e nelle offerte di questo punto informativo, acquisendo una visibilità e un minimo di promozione, gratuitamente.

Nel 2010 l'attività dell'ufficio di Cortina ha impiegato 3 persone a tempo pieno e una a part time.

Inoltre, vi lavorano 2 impiegati, distaccati dagli uffici di Belluno.

Il costo sostenuto per tutta l'attività è stimabile in circa 160 mila euro (240.000 euro compresi i due distacchi), senza considerare la sinergia con gli altri uffici Iat e i servizi centrali. In pratica, Cortina perde l'ennesimo servizio pubblico, tra l'altro in un comparto economico trainante e che fa della promozione e dell'accoglienza il proprio biglietto da visita.

Se anche Cortina Turismo e Se.Am. dovessero sobbarcarsi quello che fanno oggi all'Azienda, resta comunque il danno della perdita delle risorse regionaliprovinciali, non più investite sul nostro territorio. Qualora invece dovesse accadere che gli operatori non consorziati a Cortina Turismo non trovassero spazio nei cataloghi e nelle promozioni (come accade oggi), si aprirebbe una volta per tutte la questione dell'universalità del servizio che Cortina Turismo dovrebbe assicurare, considerato che seppure soggetto privato, la maggior parte del suo bilancio è finanziata con fondi pubblici, una incongruità che non può reggere a lungo.

 

L'UFFICIO IAT - Informazioni Accoglienza Turistica: COS'È?

Un tempo esistevano le Aziende di Promozione Turistica, enti regionali.

Dal 2002 sono state soppresse e le loro funzioni assegnate per legge alle provincie.

Nel 2006 la Provincia di Belluno decide di riorganizzare il sistema di gestione degli uffici informazione ed accoglienza turistica nel territorio, creando una società di servizio con la quale lavorare in regime di convenzione. Nasce così Dolomiti Turismo srl, costituita dalla Provincia di Belluno, dalla Camera di Commercio di Belluno e dalla Comunità Montana Feltrina.

L'attività primaria di Dolomiti Turismo è quella di «fornire ai turisti potenziali ed effettivi, agli operatori ed alla stampa idonea informazione ed accoglienza così da contribuire alla risposta del loro bisogno e quindi collaborare al meglio alla organizzazione e erogazione del prodotto-destinazione Dolomiti e PreAlpi Bellunesi». Essa svolge una serie di attività previste dalla legge regionale sul turismo, in primis la gestione degli uffici informazione e accoglienza turistica

(IAT), dislocati su tutto il territorio provinciale.

I numeri: gestione di 30 uffici informazione, 43 persone impiegate, di cui 8 presso la sede operativa di Belluno.

La maggior parte del personale è alle dipendenze della Provincia e opera in regime di "distacco" presso la Dolomiti Turismo.

Il bilancio complessivo 2010 della Dolomiti Turismo ha chiuso in utile di 20.000 euro, con costi totali pari a 1,5 milioni (escluso ovviamente il costo del personale distaccato in capo alla Provincia) e ricavi pari a circa 1,6 milioni, di cui 930.000 derivanti da contributi.

I costi degli Iat sono complessivamente stimabili in circa 2,1 milioni. Come vediamo non sono esorbitanti; eppure su Dolomiti Turismo c'è scontro in Provincia e c'è il rischio di un collasso (vedi intervista a Giovanni Valle nella pag. a fianco).