Truffe on line: tre i denunciati dai Carabinieri di Cortina d’Ampezzo
    

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Truffe on line: tre i denunciati dai Carabinieri di Cortina d’Ampezzo

Redazione

25/08/2015

A conclusione di due differenti attività d’indagine avviate quest’anno dalla Stazione Carabinieri di Cortina d’Ampezzo, sono stati identificati e deferiti alle competenti Autorità Giudiziarie tre presunti truffatori per aver utilizzato alcuni siti di vendite on-line per ingannare degli ignari utenti della rete desiderosi di fare acquisti a “buon mercato”. La storia è amaramente simile a tante altre che negli ultimi tempi si verificano con frequenza sempre maggiore, complice l’ormai ampia affermazione di internet quale strumento per le transazioni di beni e servizi.

In un caso, una cittadina di origine marocchina, residente in Italia da anni, aveva individuato sul sito www.subito.it una station wagon usata di medie dimensioni dell’Audi, compatibile con le proprie esigenze di trasporto. Contattato il gentile offerente, questi si è reso disponibile a congelare l’affare previo pagamento di una cifra quasi simbolica, 200 euro, in attesa di definire la transazione in un secondo momento con il passaggio di proprietà ed il saldo finale. Versata la somma con un bonifico su un conto bancario on-line, l’affabile venditore, la cui identità dichiarata è poi risultata fittizia, si è reso irreperibile ad ogni tentativo di essere contattato, non prima ovviamente di avere incassato il denaro e svuotato il conto.

La donna, quasi rassegnata, si è quindi rivolta ai Carabinieri del capoluogo ampezzano, riferendo i dettagli di quanto accaduto. Le successive attività d’indagine, sempre di particolare complessità in questi casi per le numerose possibilità che hanno i truffatori di celarsi tra le maglie della rete informatica (conti aperti online intestati a false identità, utilizzo di documenti smarriti o artefatti, utenze telefoniche di compagnie straniere, etc.), hanno però permesso ai militari dell’Arma di far emergere l’identità dell’abile delinquente, un trentacinquenne calabrese residente a Milano con precedenti da navigato truffatore. Non poteva infatti essere altrimenti, viste le difficoltà incontrate dagli investigatori per individuarlo. La donna non avrà ottenuto la macchina dei suoi sogni, ma almeno si consolerà pensando al fatto che chi l’ha raggirata non la passerà liscia.

Analoga situazione per un giovane cortinese uso agli acquisti on-line, il quale aveva ultimamente chiuso a 300 euro la trattativa per un iPhone 5s. Versato quanto pattuito sulla carta Poste Pay indicata dal venditore, non avendo mai ricevuto il telefono cellulare, si è visto anche lui costretto a rivolgersi ai militari di via Guide Alpine. In questo caso, però, i denunciati per truffa aggravata dall’Arma sono due, in concorso tra loro, entrambi con numerosi precedenti specifici. Secondo la ricostruzione di quanto accaduto, infatti, il primo avrebbe messo a disposizione la carta ricaricabile, mentre sarebbe stato il secondo a condurre effettivamente la trattativa con l’ignaro acquirente. Maggiori dettagli non sono noti poiché sono in corso ulteriori accertamenti in relazione ad altri casi possibilmente collegati tra loro.

Non è semplice riconoscere gli annunci falsi da quelli veri, soprattutto in quei siti di vendite on-line equiparabili a bacheche di annunci virtuali dove le contrattazioni avvengono tra utenti senza alcuna intermediazione da parte dei gestori del sito, i quali non sono responsabili delle singole vendite. Una precauzione valida per tutti i casi non esiste, a titolo generale è sempre opportuno diffidare delle offerte eccessivamente convenienti, chiedere di poter effettuare la transazione finale possibilmente di persona e, eventualmente, rinunciare alla ricerca del solo risparmio, rivolgendosi a canali di acquisto ufficiali, generalmente più garantiti.

Capitano Cristiano Rocchi