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STEFANO ILLING AL CONSIGLIO COMUNALE: «SONO PRONTO A DIMETTERMI, IL CONSORZIO NON È ILLING»

Marina Menardi

01/04/2011

Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo, ha illustrato al Consiglio comunale il 3 marzo scorso l'attività svolta dal Consorzio durante l'anno 2010 e i programmi futuri.
Un'attività svolta da uno staff di 11 collaboratori e uno stagista, che si occupa di promozione, ufficio stampa, creazione e supporto di eventi, trasporto in autobus tra Cortina e l'aeroporto di Venezia, in collaborazione con Cortina Express. Illing ha sottolineato come gli eventi supportati da CT quest'anno siano notevolmente aumentati rispetto all'anno scorso.
Nell'ambito della comunicazione, oltre ad una crescita notevole sulla stampa internazionale rispetto al 2008, nell'anno appena conclusosi è stato dato supporto anche alle televisioni, con servizi confezionati appositamente per le redazioni televisive.
Nel 2010 Cortina Turismo ha avviato due nuovi prodotti: "Sposarsi a Cortina", grazie anche alla collaborazione dell'Amministrazione comunale che si è resa disponibile a celebrare matrimoni al di fuori del Municipio, e il "Bike Resort", cioè l'individuazione di percorsi per i ciclisti attraverso la segnaletica, le mappe e i bike pass per gli impianti a fune.
La parte su cui Illing ha puntato maggiormente nella sua relazione sono i dati relativi agli arrivi alberghieri ed extra alberghieri che, secondo quanto illustrato in Consiglio, nel 2010 hanno raggiunto il massimo storico dal 1997. In particolare, per quanto riguarda gli alberghi, sono aumentati gli arrivi degli stranieri.
Tengono anche le presenze sugli impianti, mentre ne risentono gli esercizi commerciali. Durante l'estate Cortina ha avuto una crescita maggiore delle vicine Val Badia e Val di Fassa, anche se, sottolinea Illing, Cortina parte da un livello più basso rispetto alle valli limitrofe.
Il bilancio di un milione e 223 mila euro è in ordine, con un leggero saldo negativo di 750 euro.
Sui programmi futuri, Illing spiega come il consulente Joseph Ejarque, attraverso un attento studio sul turismo a Cortina (vedi anche Voci di Cortina n. 79 - dicembre 2010) abbia aiutato "ad elaborare una strategia di sviluppo per il Consorzio. Cortina Turismo verrà trasformata in un destination management e marketing company: dovrà, cioè, dare contenuto all'offerta, creando dei club di prodotto. Il sito web sarà in questo caso fondamentale per la commercializzazione del prodotto turistico".
I dati snocciolati da Stefano Illing in Consiglio comunale, tuttavia, non hanno esaltato i consiglieri di minoranza. «Tanti dati, sembrano tutti positivi.Eppure quelli degli alberghi sono un po' preoccupanti: ci sono più arrivi, ma meno presenze» ha affermato Gianpietro Ghedina, del gruppo "Cortina Dolomiti". «Bisognerebbe completare la lettura dei dati. Se tra gli arrivi alberghieri togliessimo il Savoia, che ha aperto proprio l'anno scorso con oltre trecento posti letto, forse il segno sarebbe meno.
Stessa cosa per quanto riguarda lo skipass: abbiamo aperto prima e quindi molti hanno fatto lo skipass a Cortina. Un dato certo c'è: è un periodo difficile, le stagioni sono sempre più corte, febbraio è stato un vero disastro». Ghedina chiede a Illing un chiarimento sulla situazione tra Consorzio e albergatori, perché «senza alberghi sarà difficile la commercializzazione».
«Il Consorzio ha il compito di portare la gente a Cortina; la permanenza dipende da altri fattori - è stata la replica di Illing. Io sono un tecnico, ho questi dati, gli arrivi sono positivi, e ragiono su questi, anche se sono imprecisi».
Sulla questione degli albergatori Illing ha affermato di essere ancora in attesa di una risposta su una serie di proposte. «Non sono in grado di dire come mai non siamo andati avanti». Illing rivela la situazione attuale degli alberghi iscritti: 16 sono usciti dal Consorzio quest'anno, mentre 29 sono ancora associati.«Il Consorzio è stato coinvolto in un conflitto tra maggioranza e minoranza» insiste il presidente di CT.
«Mi fa specie che Lei si definisca un tecnico e subito dopo dica che i dati sono imprecisi. Qualsiasi ragionamento a questo punto può essere preso in considerazione» è stato il commento di Michele Dimai, per il gruppo "Cortina Oltre il 2000", alla risposta di Illing. Dimai ha puntato l'attenzione sul fatto che «Cortina Turismo a volte promette cose che non ci sono, e così scontenta la gente», portando come esempio un articolo apparso sulla rivista del Consorzio Cortina Topic, in cui si dice che nel 2011 a Cortina ci sarà il golf a 18 buche. «Se quest'estate arriverà a Cortina qualche appassionato di golf e non si troverà il campo a 18 buche, non sarà di certo contento e andrà in qualche altra località vicina dove ci sarà il golf a 18 buche» ha ammonito Dimai. «È stato un errore, ci siamo sbagliati» si è scusato Illing.
Dimai ha contestato a Illing anche il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. «Lei aveva detto tre anni fa che il tutto avrebbe funzionato se si creava un "sistema paese". Disse inoltre che si doveva arrivare ad un budget di 2 milioni di euro, di cui il 50% dai soci, e l'altro 50% dal Comune. Ad oggi ci troviamo con un budget invariato - 1,2 milioni di euro -, ma con un contributo del Comune che passa da 450 a 750 mila euro, mentre diminuiscono i soci e il loro apporto economico. All'inizio la quota era stata fissata con una tariffa agevolata per poi passare a tariffa piena, cosa che gimento del Consorzio in un conflitto tra maggioranza e minoranza è intervenuto Luigi Alverà: «Mi dispiace sentire questa affermazione. Come membro di minoranza, la mia posizione critica è sempre stata espressa nei confronti del Consorzio, fin dall'inizio, compreso nell'ultima assemblea nell'approvazione del bilancio. Serve fare la voce fuori dal coro, non dire che va tutto bene. La lettura dei dati va corretta. Il lavoro da presentare al Consiglio comunale non è far vedere che va tutto bene, ma anche riflettere su cosa non funziona per fare un piano di sviluppo. La critica più grande che dalla minoranza rivolgo alla maggioranza è quella di non essere riuscita con la propria presenza a essere un soggetto terzo, con la capacità di riunire anziché dividere all'interno del Consorzio. L'Amministrazione doveva essere l'organo che spianava i conflitti, anziché acuirli. L'assessore e i presidenti non è stata fatta altrimenti molti non si sarebbero più associati. I propositi sono stati disattesi, e i dati anche economici lo confermano».
«Le aspettative erano troppe, è vero: ho messo l'asticella troppo alta». Illing ha rivelato che i soci ora sono 278, contro i 306 dell'inizio: nessun aumento, quindi, come ci si prospettava, bensì una diminuzione, un'inversione di tendenza. «È chiaro che il progetto lanciato ha trovato una forte resistenza, per motivi che non sono in grado di dirvi. Sono pronto a rimettere il mandato - ha aggiunto - Il Consorzio non è Illing».
Sulla questione del coinvolgimento del Consorzio in un conflitto tra maggioranza e minoranza è intervenuto Luigi Alverà: «Mi dispiace sentire questa affermazione. Come membro di minoranza, la mia posizione
critica è sempre stata espressa nei confronti del Consorzio, fin dall’inizio, compreso nell’ultima
assemblea nell’approvazione del bilancio. Serve fare la voce fuori dal coro, non dire che va tutto bene. La lettura dei dati va corretta. Il lavoro da presentare al Consiglio comunale non è far vedere che va tutto bene, ma anche riflettere su cosa non funziona per fare un piano di sviluppo. La critica più grande che dalla minoranza rivolgo alla maggioranza è quella di non essere riuscita con la propria presenza a essere un
soggetto terzo, con la capacità di riunire anziché dividere all’interno del Consorzio. L’Amministrazione
doveva essere l’organo che spianava i conflitti, anziché acuirli. L’assessore e i presidenti  delle due società partecipate (Gis e Se.Am., n.d.r.) entrati nel consiglio con diritto di voto, sono diventati tutt'uno con il consiglio, cosa che prima non c'era. Gli alberghi sono stati un problema fin dall'inizio, lo dissi fin da subito, e il problema sussiste: non va bene presentare un progetto di promozione con il 30% in menodegli alberghi, il cliente non lo capisce. Non va bene distinguere in amici e nemici. La promozione funziona nell’insieme, anche grazie alle seconde case, trascurate nell’attività del Consorzio. Se gli alberghi fossero pieni e le case vuote, Cortina sarebbe deserta».
Il sindaco Franceschi ha confermato il contributo del Comune per quest’anno di 750 mila euro per il Consorzio, e l’intenzione di arrivare a un milione nel 2013, come promesso in campagna elettorale. Sulla questione degli albergatori, si è limitato a commentare che «non sono uniti nemmeno fra di loro». «Ribadiamo l’impegno che ci siamo presi, di strada da fare ce n’è ancora tanta» ha concluso Franceschi.
L’assessore al Turismo Herbert Huber, invece, ha definito la discussione in aula «sterile e inutile, senza apprezzare gli aspetti positivi». Ha assicurato che la presenza dell’Amministrazione nel Consorzio c’è solo per dare fiducia, senza strumentalizzazioni.