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Lettere al giornale

01/03/2015

Sig. Sindaco, chi la disturba è un anziano cortinese, purtroppo non più residente nella bella e amata Cortina, ma non per questo dimenticata; anzi seguo con apprensione quanto succede in essa, grazie alle notizie che mi giungono dagli amici che non mi hanno dimenticato e dalla Voce delle massaie (Voci di Cortina).

Resto amareggiato vedendo come il Comune non si muova secondo i bisogni di Cortina e dei suoi cittadini, ma brancoli nel buio; sembra che qualcuno dal di fuori del Comune tiri i fili secondo vari interessi, ordinando di fare lavori superflui, costosi per le tasche dei cittadini, ma utili per chi li esegue. Un proverbio dice "la lingua batte dove il dente duole":
data l'età, i denti non mi dolgono più, ma la rabbia e la delusione, quelle sì che battono.

Signor Sindaco, quando capirà che, anche involontariamente, sta interpretando male il suo ruolo a scapito dei suoi cittadini? Non le basta aver autorizzato la costruzione della palestra di roccia, molto costosa, in un luogo poco idoneo e scomodo per arrivarci? E dare il terreno in un luogo molto soleggiato e bello per costruirvi un lager per anziani, mentre per i suoi cittadini fa costruire le abitazioni in un luogo scomodo e freddo, ove il sole lo si vede molto poco, a causa degli alberi di alto fusto?

E l'inutile parcheggio del piazzale delle Poste (perché non Piazza Lino Lacedelli); io mesi fa, tramite Voci, l'avevo avvertita che l'eventuale costruzione, oltre a diventare molto costosa data l'incognita del terreno tanto argilloso, potrebbe provocare danni alle abitazioni e ai palazzi circostanti. E chi pagherebbe eventuali danni? E se poi non si potrà finirlo, per le cause che Le avevo descritto precedentemente? Perché anziché spendere centinaia di migliaia di euro non risolve per sempre il nodo piscina? Capisco che a Lei, a sentir parlare della piscina, si rizzano i capelli in testa, ma pensi ai nostri giovani e non più giovani che per nuotare, che vuol dire anche salute, devono spostarsi fino a Pieve o San Candido.

Ma voglio terminare questo mio amaro sfogo con un argomento che mi sta sullo stomaco. Parlo della pia illusione o chimera dei Campionati Mondiali 2021. Mentre scrivo mi torna alla mente una canzone in voga negli anni '30 "Illusione dolce chimera sei tu" che si adatta ai Mondiali di sci. Perché signor Sindaco vuole imitare le spacconerie ed il dispotismo di Renzi? Perché ha deciso d'autorità, dopo forse aver consultato i Fantozzi della sua corte, senza sentire e chiedere il parere dei suoi cittadini, che dovranno metter mano al portafoglio per pagare il buco che - anche se i campionati non arriveranno come spero - alla fine si troverà nel bilancio? Capisco che il suo motto è "VOGLIO, COMANDO e POSSO" e "Chi non è con me è contro di me".

Mi sembra di sentire le illazioni e le risate dei membri della giuria che dovranno decidere l'assegnazione dei campionati; quando sfoglieranno la nostra domanda il loro commento non potrà che essere: come hanno l'impudenza di tornare a richiederli, se le altre precedenti richieste sono state respinte per lavori necessari e mai eseguiti, per cattiva organizzazione, strade insufficienti mai adeguate, mancanza di ferrovia e altro....? Signor Sindaco e Fantozzi allegati, lasciate perdere i campionati e tornate con i piedi per terra e guardate la realtà attuale e i bisogni della gente.

Datevi veramente da fare per chiudere definitivamente e positivamente l'argomento Codivilla non con la vendita o la chiusura, come auspicato da alcuni dei Suoi in Comune, perché esso possa tornare ad essere il fiore all'occhiello di Cortina, le cui cure venivano richieste da mezza Europa, oltre che da Libia, Marocco ed Eritrea.

Non vedete come avete ridotto Cortina, da Regina a Cenerentola delle Dolomiti, e vi siete assunti il ruolo della cattiva matrigna e delle sorelle permalose? Alberghi chiusi, strade intasate in stagione, ed ora, mai successo prima, sotto l'occhio vigile della Finanza locale e Nazionale, seconde e terze case e la mafia, arrivata fin quassù con i suoi lunghi tentacoli e forse avete fatto finta di non accorgervene.

E la promessa del museo della montagna e dello sport e degli usi e costumi e dei reperti di Rinaldo Zardini, messi nella soffitta della Ciasa de ra Regoles. Perché non riunire il tutto nei locali del Vecchio Comune? La "carega" sulla quale per ora sedete, può cominciare a riscaldarsi, fino a scottare, per cui potrà essere difficile sedervisi dopo le prossime elezioni, perché la gente non si accontenta di roboanti promesse fatte davanti alle telecamere, ma vuole fatti concreti.

Giorgio Murari