Sci fuori pista? Sì grazie...Ma con attenzione!
    

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Sci fuori pista? Sì grazie...Ma con attenzione!

Lettere al giornale

01/02/2015
Ormai la voglia di sciare fuori-pista o in escursioni sci-alpinistiche, nella neve fresca o primaverile è una consuetudine che continua ad espandersi e ad avere sempre più successo. Anche le scuole più prestigiose di sci e gli stessi comprensori sciistici puntano ormai su questo mercato, pubblicizzando delle bellissime fotografie di sciatori in neve fresca e polverosa.

Molte stazioni sciistiche nell'arco alpino (all'estero) da anni si sono accorte di questa voglia di "libertà" e si sono organizzate per incrementare e accogliere questo crescente mercato sciistico già noto in tutto il mondo.

In queste località sono stati individuati e quindi pubblicizzati dei percorsi fuoripista, che vengono costantemente monitorati da persone esperte in grado di valutare le condizioni del manto nevoso in relazione anche alle condizioni meteo. Gli sciatori che si apprestano ad affrontare una discesa freeride, vengono messi quindi preventivamente a conoscenza, grazie ad appositi avvisi (bollettini), della situazione del manto nevoso che troveranno, delle condizioni del tempo e vengono date loro indicazioni generiche sul pericolo valanghe.

Alcuni percorsi sono organizzati addirittura con semafori (che gli sciatori RISPETTANO perchè sanno essere indicatori attendibili) e check del funzionamento del proprio apparecchio ARTVA.
L'ente per la promozione invernale di Cortina all'estero continua a stampare dei bellissimi dépliant con delle invoglianti immagini di sciatori in neve fresca, ma la realtà è che il turista che arriva a Cortina e va in fuori pista, viene subito multato o privato dello skipass, arrivando nel nostro ufficio con grande meraviglia dicendo "Why?Perché?".

Infatti: PERCHÈ? Sembra che Cortina non voglia ancora investire in questo specifico mercato, ma che preferisca promuovere lo sci classico delle piste battute, dimenticandosi che l'utente dello sci fuori pista utilizza sempre gli impianti di risalita. Probabilmente sarebbe solo sufficiente rendere più "sicuro" questo sport con l'aiuto di figure professionali.

Cortina potrebbe davvero essere un paradiso per lo sci fuori pista con discese e panorami che solo le Dolomiti possono offrire, attirando così una nuova tipologia di sciatore ( per altro già presente anche se non "legalizzata").

Lo sci fuori pista conosciuto come sci "freeride" è davvero un'attività molto bella, veloce ed adrenalinica, ma deve essere praticata come qualunque attività con serietà, preparazione e competenza.
Noi guide alpine ci accorgiamo che ormai questa attività si è "liberalizzata" e tutti indistintamente la praticano, spesso senza avere la responsabilità di quello che stanno facendo, e mettendo quindi in pericolo se stessi, i propri compagni e anche chi è preposto al soccorso.

Notiamo inoltre che quasi sempre i freeriders hanno con sè tutto il necessario materiale antivalanga, con zaini speciali che in caso di valanga, azionando un apposito sistema, si gonfiano automaticamente facendo in modo che lo sciatore "galleggi" assieme alla valanga.

L'errore di base a nostro avviso è che i freeriders pensino che avendo un'attrezzatura tecnica e costosa, possano esporsi al rischio, sottovalutando in realtà tale rischio, o meglio non valutando correttamente le condizioni del pendio.

Le Guide Alpine organizzano costantemente dei corsi specifici per la pratica dello sci fuori pista o sci alpinismo, per ragazzi e adulti.

Educhiamo e addestriamo accuratamente l'allievo affinché conosca e sappia utilizzare il proprio materiale anti valanga necessario per questa attività. Insegniamo le tecniche della sciata in neve fresca sui vari pendii, ma anche a valutare le condizioni del manto coadiuvati da apposite indicazioni date da professionisti.

Spieghiamo come si devono comportare per ridurre il rischio di provocare una valanga e in caso di incidente come intervenire rapidamente per salvare il compagno.
Alla fine del corso a ogni partecipante viene rilasciato un attestato di idonea capacità.
Il materiale tecnico è indubbiamente un valore aggiunto, ma è l'uso del cervello, il senso di responsabilità, l'umiltà di informarsi sulle condizioni che si troveranno che fanno la differenza per godersi davvero una splendida giornata di sci fuoripista o di sci alpinismo.

Mario Dibona