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L'intervista ad Alberto Ghezze

Alice Gaspari

01/02/2015
Vittoria di Elena Fanchini nella Discesa Libera del 16 gennaio; terzo e quarto posto rispettivamente di Daniela Merighetti ed Elena Fanchini nella Libera del 18 gennaio... inutile chiederti se sei soddisfatto delle tue ragazze!
La squadra è in crescita e le gare di Cortina sono state favolose sotto ogni aspetto. In Discesa Libera oggi abbiamo gli stessi punti in classifica che avevamo a fine stagione l'anno scorso! Le mie squadre in genere vanno bene in gennaio: forse dipende dalla neve di gennaio o dal fatto che durante l'estate non le carichiamo troppo, quindi ci mettono più tempo a trovare la forma ideale e in dicembre fanno più fatica. Ma non sono super giovani, quindi non vogliamo stressarle troppo durante l'estate.

Come sta andando il settore giovanile?
Ogni anno purtroppo diventa più difficile dirigere le giovani verso le discipline veloci, perché si possono fare pochi allenamenti.
Una volta si andava più piano, era tutto più semplice; ora è molto difficile e costoso avere una pista sicura per l'allenamento.
Certamente abbiamo diversi piccoli talenti tra le gigantiste e nel SuperG. Le campionesse mondiali jr Marta Bassino e Karoline Pichler, ad esempio, sono anche vincitrici di Coppa Europa e si stanno affacciando in Coppa del Mondo. Rincalzi così al momento li abbiamo solo noi... e l'Austria naturalmente.

Soddisfatto anche dell'organizzazione delle gare? Cosa facciamo meglio e cosa facciamo peggio degli altri?
L'organizzazione è fantastica, in questo non abbiamo da invidiare niente a nessuno nonostante che in altre località ci siano più persone che lavorano. Ogni anno gli organizzatori sono assolutamente all'altezza e la preparazione della pista è impeccabile.
Quest'anno in un solo giorno hanno messo in piedi una gara con mezzo metro di neve.
Se ci dovesse essere qualcosa che facciamo peggio, lo direi direttamente agli organizzatori, in privato!

Quali sono in giro le ultime mode e tendenze negli eventi collaterali alle gare?
C'è da dire che Cortina si presta poco alle attività collaterali, in questo può essere paragonata a Saint Moritz, perché non ha le piste che arrivano in centro. Dove l'arrivo è direttamente in paese cambia tutto, perché la gente è già lì e se c'è un po' di festa ci rimane. In genere si cerca di organizzare feste un po' particolari, soprattutto per la distribuzione dei pettorali e più che altro nel settore maschile.
Ad Adelboden per esempio gli atleti vengono calati da una torre con l'imbragatura.

Il pubblico che assiste alle gare di Cortina non è numerosissimo: cosa succede nelle altre località?
La presenza di pubblico a Cortina è mediobassa; naturalmente in Svizzera e Austria si registrano ben altre presenze, ma ad esempio in Francia e Canada non c'è nessuno.

Lo sci è uno sport inesorabilmente legato al clima e alle sue bizze, ne abbiamo viste parecchie negli ultimi anni; secondo te il clima sta realmente cambiando?
A breve termine direi di sì, si nota soprattutto in estate nei ghiacciai; allo Stelvio 20 anni fa si sciava anche nella parte bassa, ora non più (anche se c'è da dire che l'estate scorsa la situazione è stata ottimale).Per quel che riguarda l'inverno non riesco a notare grandi differenze.

Perché Cortina ha perso per la quarta volta i Mondiali?
È solo un gioco politico, sono molto arrabbiato. I voti sono dati in base ad interessi di qualsiasi genere o natura, che stanno al di fuori dello sport. Non c'era alcun motivo oggettivo o tecnico per non assegnarli a Cortina, eravamo a posto. Il sistema è questo, lo è sempre stato, ma c'era sempre stata anche un po' di coerenza nell'assegnazione; questa volta no, questa volta la FIS ha fatto proprio una figuraccia.

Cortina però ha realizzato poco di quello che chiede la FIS. Per ottenere i mondiali, oltre agli accordi politici, non sarebbe importante anche avviare le opere strutturali? Oppure i progetti sulla carta sono sufficienti?
I requisiti che chiede la FIS non finiscono più, sono anche stupidi talvolta e non fondamentali. A Cortina non manca niente, non sono dei Mondiali di calcio; basta organizzare una Coppa del Mondo moltiplicata per tre. Abbiamo anche ricevuto i complimenti dalla commissione, poi però i voti sono stati voti di scambio.

Se così stanno le cose, allora ha senso candidarsi per la quinta volta?
La gente qui è stufa e si sente presa in giro, abbiamo già speso tanti soldi. Ma in questo momento non c'è nessun altro contendente e se le cose dovessero rimanere così, basterebbe fare la richiesta a maggio e pagare la quota; avremmo un anno e mezzo di tempo in più per organizzare i Mondiali perché non dovremmo aspettare l'assegnazione e risparmieremmo anche tutti i soldi e il lavoro per la promozione: anziché un comitato per la candidatura, avremmo direttamente un comitato organizzativo. Io penso che si dovrebbe fare, è tutto pronto, l'investimento sarebbe minimo, non dovremmo fare niente. Per Cortina sarebbe un grande rilancio, i Mondiali sono una vetrina pazzesca.

Perché allora non si candida nessuno per il 2021?

La Svizzera li farà nel 2017, l'Austria li ha appena fatti, l'America li assume in genere ogni 10 anni; l'unica che potrebbe avere interesse a candidarsi adesso è la Francia.
Comunque non ho la percezione che ci siano problemi particolari, i mondiali sono sempre una grande vetrina.

Secondo te è giusto che la popolazione partecipi a questa decisione attraverso il referendum?
La gente soprattutto è arrabbiata per i soldi spesi. La domanda del referendum non dovrebbe essere "Vuoi che Cortina si candidi..." ma "vuoi i Mondiali pronti e impacchettati a Cortina domani?". Secondo me la maggior parte della gente di Cortina li vuole. Il referendum sarà troppo condizionato dal fatto che sono stati spesi tanti soldi senza ottenerli. Purtroppo qui c'è molta disgregazione, ognuno pensa ai fatti suoi, ci vorrebbe più unità d'intenti.

Perché Cortina non lavora per assumere le gare di Coppa del Mondo maschili?

È difficile, le località che le hanno non le mollano; qualcuno dovrebbe rinunciare. La nostra pista poi non si addice particolarmente agli uomini.

Cosa ne pensi della pista Toni Sailer?

A me piace da matti: sarebbe una pista di collegamento, valorizzerebbe l'area del Col Druscè e svilupperebbe ulteriormente la zona delle Tofane. Abbiamo piste mediamente troppo impegnative a Cortina per il turista medio e questa andrebbe incontro alle esigenze di molti. É esposta a sud, è vero, ma con la neve artificiale la mantieni, come mantieni Socrepes e la parte finale del Cristallo.

Perché si registra un generale calo di interesse per le gare di sci?
È dovuto al fatto che manca il super campione, che avevamo sempre avuto; i campioni fanno da volano in tutti gli sport. In più, tanta gente si sta appassionando ad altri sport, perché lo sci è diventato troppo caro.

Una vita con la valigia pronta la tua, sempre in viaggio da una località all'altra per le gare e gli allenamenti; quindi una vita in albergo... Che giudizio dai sull'ospitalità alberghiera di Cortina?

Generalizzando direi che dall'Austria abbiamo molto da imparare, come dalla Svizzera, ma anche noi abbiamo alcuni albergatori eccezionali. Più in generale però, mi piacerebbe vedere una Cortina diversa, ci siamo fermati completamente. Altrove c'è un interesse maggiore nel mantenere bello e curato il proprio paese, qui molto meno. Mi piacerebbe venissero offerti anche qui i servizi che ai turisti si offrono altrove. Sembra che a Cortina ci si arrangi un po' alla meglio.

Puoi farci alcuni esempi?

Negli Stati Uniti via internet posso fare qualsiasi cosa, dal chiamare l'elettricista al prenotare la lezione di sci. Qui devo sapere a chi rivolgermi e dove andare, altrimenti faccio fatica. Gli sciatori sono stufi di prendere la macchina, quasi tutte le altre località hanno lo ski in e ski out, cioè piste raggiungibili subito a piedi; noi non possiamo per motivi geografici, ma tutti i tentativi di cambiare le cose sono sempre stati bocciati.

Ringraziamo moltissimo Alberto Ghezze per il tempo che ci ha concesso nonostante il periodo di lavoro intensissimo che sta attraversando e lo salutiamo con un grande in bocca al lupo a lui e alla squadra azzurra peil prosieguo della stagione agonistica.