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Borse di studio all'estero grazie ai fondi della regione Trentino-Alto Adige anche per Cortina

Francesca Dipol

01/02/2015
Anche per l'anno scolastico 2015/2016 la Giunta Regionale della Regione Trentino Alto Adige, con delibera n. 212 del 24 ottobre 2014, ha rinnovato l'erogazione di borse di studio per la frequenza di un anno scolastico all'estero.

 L'interesse per l'iniziativa è andata via via crescendo cosicché gli studenti che quest'anno potranno cogliere questa opportunità saranno 80 e non più 60 come negli anni scorsi. L'iniziativa è finalizzata all'acquisizione di una profonda conoscenza delle lingue dell'Unione Europea e alla promozione dell'integrazione europea e della diffusione del senso di appartenenza all'Europa.

Questa interessante opportunità è destinata agli studenti residenti nella Regione Trentino Alto Adige ed è esplicitamente estesa a quelli residenti nei Comuni ex-tirolesi di Cortina d'Ampezzo, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, Pedemonte (VI), Magasa e Valvestino (BS), frequentanti attualmente la terza classe di un Istituto superiore e che sono interessati a perfezionare le proprie conoscenze della lingua tedesca, inglese o francese e conoscere direttamente gli usi, i costumi, le tradizioni e la cultura delle popolazioni dei Paesi ospitanti durante il quarto anno di scuola superiore.

In un mondo con sempre meno confini, dove la conoscenza di più lingue straniere è diventata una necessità, ci pare questa una occasione da non perdere. La Regione Trentino Alto Adige provvede all'organizzazione dei soggiorni per tutti gli studenti e al finanziamento parziale o totale in base alla situazione ISEE famigliare. Per l'ammissione bisogna presentare domanda dal 1° al 28 febbraio 2015 e sostenere poi un esame di lingua e uno di conoscenza dell'Unione Europea.

Negli anni passati, già alcuni studenti dei nostri tre Comuni hanno aderito all'iniziativa:
attualmente Alessandra, studentessa del liceo classico, sta frequentando un istituto superiore a Carlow in Irlanda, mentre Margherita, studente del liceo musicale, frequenta la rinomata Highcliffe School sulla costa sud dell' Inghilterra.

Abbiamo contattato Alessandra e Margherita via mail per farci raccontare in breve come stanno vivendo questa esperienza e raccogliere qualche consiglio che possa aiutare nella scelta o nella preparazione alle prove di ammissione. Alessandra è stata velocissima, molto sintetica e diretta.

Riportiamo in originale le sue parole per quanto riguarda il soggiorno in Irlanda: «L' esperienza è decisamente positiva. La scuola è impegnativa e ci sono esami da preparare. In famiglia ci si trova bene ma in caso contrario la si può cambiare senza problemi. All'inizio è difficile con l'inglese ma bisogna buttarsi senza aver paura di sbagliare. Alcuni sentono mancanza di casa che però passa in fretta. Si è più indipendenti ma bisogna sapersi adattare.

Per quanto riguarda le prove di ammissione, bisogna prepararsi bene sull'Unione Europea in quanto le domande variano da molto specifiche a generali. Per la prova di inglese consiglio di chiedere al proprio professore di inglese un aiuto per preparasi. Per la prova orale consiglio di preparasi bene ma soprattutto di mostrarsi sicuri di sé.

Durante il colloquio sarà bene cogliere l'occasione per iniziare ad esporre quello che si è studiato per impedire che ti chiedano qualcosa che non hai incluso nella tua ricerca. Ah, contro i timori vostri o dei vostri genitori, potete semmai ricorrere allo psicologo prima di partire per capire se sarete in grado di affrontare l'esperienza al meglio!».

Margherita, dall'Inghilterra invece scrive: «Pronti, partenza, Inghilterra! Certe esperienze bisogna viverle e basta, i racconti di chi ha già fatto un anno all'estero non bastano. Ecco perché quando mi si è presentata l'occasione non ho potuto rinunciare. E ora eccomi qui a frequentare una scuola inglese, a imparare una lingua, a conoscere una nuova cultura.

Compiti, appunti, verifiche già da settembre mi hanno fatto capire che non avrei ricevuto molti sconti. Ero semplicemente una studentessa come tutti gli altri e ciò mi ha spinto a impegnarmi e a non prendere la scuola sotto gamba. L'inglese continua a migliorare, soprattutto grazie alla scuola, che si è rivelata il modo più veloce per apprendere lingua e conoscenze.

Un'esperienza che rimarrà fissa nei ricordi e che certamente mi aprirà a molte altre.

Le differenze tra il metodo d'istruzione inglese e quello italiano sono notevoli. Non solo non esistono interrogazioni e verifiche volte a creare il voto finale di ogni materia (esami a fine di ogni anno) ma le materie degli ultimi due anni di scuola sono 4 o perfino solo 3, scelte direttamente da ogni studente.
La scelta dei corsi deve essere ben consapevole perché le materie studiate a scuola danno accesso alle relative facoltà universitarie.

In generale la scuola inglese cerca di focalizzarsi sui diversi interessi di ogni studente, approfondendo molto le materie scelte ma allo stesso tempo trascurando in un certo senso la cultura generale e di base che ogni liceo dà in Italia. Come al solito, non esiste una scuola perfetta. Bisognerebbe prendere il meglio dei due metodi e fonderli insieme...

Sarà mai possibile? Per il momento siamo noi, ragazzi all'estero, con un piede in Italia e uno in Inghilterra, a godere di un pezzetto di scuola ideale».

Grazie ragazze, vi auguriamo buon proseguimento e chissà se a qualcuno è venuta voglia di imitarvi?
Le informazioni dettagliate e i moduli di iscrizione si trovano nel sito www.regione.taa.it/europa.