Il Codivilla-Putti è salvo. Vittoria dell'impegno dei cittadini e delle categorie economiche
    

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Il Codivilla-Putti è salvo. Vittoria dell'impegno dei cittadini e delle categorie economiche

Redazione

01/11/2014

Con un emendamento presentato a sorpresa, anticipando i lavori del Consiglio regionale sul Codivilla Putti, il consigliere regionale bellunese del Pd Sergio Reolon è riuscito a far diventare legge il progetto presentato da Reolon e da Matteo Toscani (Lega Nord) per decidere il futuro della sperimentazione gestionale al Codivilla-Putti.

Per i Comitati che si sono dati da fare per questo risultato è una grande soddisfazione poter condividere con tutta la popolazione cortinese, con le Categorie Economiche che hanno sostenuto il nostro lavoro, la Parrocchia e i religiosi, oltre che l'Anio, la notizia che il Codivilla Putti non verrà messo in vendita, almeno per i prossimi trenta mesi.

«Ringrazio di cuore quei Consiglieri regionali che hanno capito quanto questo ospedale, unico in Italia, sia importante e hanno votato a favore», è stato il commento del presidente del Comitato per la Salute del Cittadino Sandra Scarpa Ghedina.

«Questo è il primo passo indispensabile per avviare la procedura per far sì che il Codivilla-Putti sia riconosciuto quale Ospedale Nazionale di eccellenza per la cura dell'Osteomielite e TBC ossea ed avere così un unico e definitivo interlocutore al di sopra dei campanilismi».

Per il presidente del Comitato Civico Cortina Marina Menardi, «siamo arrivati appena in tempo. A giorni la società sarebbe stata sciolta, con la messa in vendita entro Natale della gestione. Questo risultato premia un lavoro di relazioni fatto su vari livelli, di relazioni che si sono svolte a livello locale, regionale, nazionale. Fondamentale è stato l'appoggio e il sostegno della popolazione e delle categorie, che hanno dato forza ad un'abile manovra politica di Sergio Reolon. Per fortuna la maggioranza del consiglio regionale non ha tenuto conto dell'audizione del Sindaco in V Commissione, che senza lungimiranza politica optava per la vendita dell'ospedale".

«Proprio lo spavento corso per il rischio della perdita dei nostri ospedali, ci ha insegnato che dovremo seguire anche per i prossimi mesi con attenzione gli sviluppi e tenere informata la popolazione; cosa che faremo senz'altro - ha affermato Sandra Scarpa Ghedina. - Nel ringraziare tutti coloro che ci sostengono, non posso non sottolineare come il nostro Primo Cittadino, rientrando a Cortina, per prima cosa non abbia saputo far altro che cercare di vanificare quanto da noi fatto fino ad ora per il bene del nostro paese».