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A Cortina... i giochi non sono fatti

Patrizia Serra

01/06/2014
Chi ha figli in età scolare sa quanto manchino a Cortina punti di incontro, di svago e di aggregazione. L'asfittico Dolomiti Paradise, un nome altisonante per il parchetto giochi dello Stadio del ghiaccio, avrebbe dovuto da anni lasciare il posto al grandioso Olimpia Garden ma, se non manca la fantasia nel battezzare gli spazi cittadini, manca invece la capacità di realizzarli.

«Il parco giochi dovrebbe vedere la luce entro il settembre di quest'anno perché si tratta soltanto di preparare le piazzole dove verranno sistemati i giochi, quindi il cantiere non dovrebbe durare molto». Queste parole furono pronunciate dall'allora Sindaco in carica Andrea Franceschi durante il consiglio comunale del 16 marzo 2011 (vedi Voci di Cortina n.83, aprile 2011). Nella stessa occasione fu specificato che il costo totale sarebbe stato di 630mila euro, cifra inferiore a quella preventivata in precedenza, ma che avrebbe permesso la realizzazione anche di un'arena centrale coperta multifunzionale, per collegarsi a Internet o fare le prove per i concerti oltre alle aree picnic e, ovviamente, ai giochi.

Tre anni dopo, alla fine dello scorso maggio, era stata realizzata la baita in legno che dovrebbe ospitare i servizi igienici, lo scheletro di quello che dovrebbe essere un percorso per gli skateboard e poco altro. Sono stati abbattuti gli alberi e di sicuro si è movimentata molta terra. Saranno da movimentare anche il casotto sfondato e altri macchinari della vecchia pista di bob, che al momento giacciono arrugginiti su un lato del parco giochi.

Dopo gli ottimistici annunci del 2011, i lavori per il parco giochi sono stati in realtà assegnati soltanto alla fine del 2012 (il 6/12/2012 è la data di inizio lavori), per poi restare fermi sino alla fine del 2013, per poi restare bloccati dall'inverno ed essere poi ripresi nell'aprile di quest'anno. All'interno del Comune, l'architetto Fabio Zanellato dell'ufficio Lavori Pubblici è l'attuale Rup (Responsabile Unico di Procedimento) per il costruendo parco giochi, e ci ha assicurato che entro fine luglio il terreno sarà pronto per ospitare i giochi, per la fornitura dei quali si dovrà fare un bando di gara, ed è ottimisticamente convinto che l'Olimpia Garden sarà fruibile già da settembre. I tempi sono confermati da Stefano Zardini Lacedelli, Istruttore tecnico dell'ufficio Lavori Pubblici e dal direttore dei lavori, l'architetto Ambra Piccin, che conferma in linea di massima quanto detto da Zanellato, per quello che riguarda il termine del primo stralcio dei lavori, poi si dovranno attendere i tempi tecnici dei collaudi. Ritiene che, presumibilmente, il bando per la fornitura dei giochi si farà entro il mese di settembre ed è certa di vedere grande attenzione da parte del Comune, intenzionato a portare a termine l'opera nel più breve tempo possibile.

Noi a fine luglio torneremo a controllare lo stato di avanzamento dei lavori, sperando che queste ottimistiche previsioni siano rispettate.

PER IL CAMPETTO POLIVALENTE NECESSARIO IL CAMBIO DI STATUTO SE.AM.

Altra nota dolente, il campetto polivalente la cui incuria e inconcludenza fanno bella mostra di sé davanti ai bambini delle scuole elementari e ai ragazzi delle medie e superiori. In questo caso il permesso di costruire, affidato alla Gis, risale al 21 ottobre 2011, poi una generica e non meglio identificata necessità di assestamento del terreno ha lasciato fino a oggi un cantiere aperto e delimitato da vergognose e indecenti recinzioni, sulle quali campeggia un foglio precario con scritto "Pericolo, vietato arrampicarsi". La situazione al momento è in stallo anche a causa delle note vicende di accorpamento della Gis da parte della Seam.

L'amministratore unico di Se.Am, Marco Siorpaes ci ha spiegato che «a seguito della fusione, Se.Am. si è fatta carico di tutte le competenze e strutture dell'ex-Gis, tra cui anche il campetto polivalente. I lavori per la costruzione del campetto si sono arrestati perché, prima di poter procedere con la pavimentazione, inizialmente bisognava attendere che il terreno si assestasse, e successivamente che l'Amministrazione Comunale versasse parte dei finanziamenti necessari al completamento dell'opera. Ora che la situazione si è sbloccata - conclude Siorpaes - l'ultimo passaggio da predisporre riguarda la necessità di modificare lo statuto di Se.Am. che attualmente non prevede la possibilità di realizzare impianti sportivi.Confido che i lavori possano ripartire entro il mese di luglio e che siano terminati entro l'anno». Marco Siorpaes ci ha anche assicurato di aver chiesto al direttore dei lavori, e quindi alla ditta appaltatrice, di rimettere a posto le recinzioni.

Non sappiamo di preciso quanto costerà il campetto; per il parco giochi si è già capito che 630mila euro non saranno sufficienti e che si aspetta dal Comune un nuovo finanziamento per l'acquisto dei giochi. Presumiamo quindi che per le due opere il costo complessivo supererà il milione di euro.
Una cifra elevata, che non risolve la cronica mancanza di strutture coperte per lo svago e per lo sport. Ma tanto si sa, a Cortina d'inverno si può (soltanto) sciare. E neanche sempre, come ci ha insegnato anche
l'ultima stagione invernale.