Il comune di Cortina denuncia il comune di San Vito alla Corte dei Conti
    

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Il comune di Cortina denuncia il comune di San Vito alla Corte dei Conti

Edoardo Pompanin

01/12/2013
Il 6 novembre, di pomeriggio, una giornalista del Corriere delle Alpi chiama il sindaco di San Vito Andrea Fiori. Dice che il comune di Cortina ha denunciato quello di San Vito alla Corte dei Conti con una segnalazione firmata dal Segretario comunale Luisa Musso. La data è del 10 settembre, precisa la giornalista. Il sindaco Fiori cade dalle nuvole.

Il giorno successivo telefona al vice sindaco di Cortina Enrico Pompanin per chiedere lumi, ma il vice dice che non sa niente e che avrebbe chiamato il responsabile per capire;
due ore dopo riferisce che «è stata mandata la segnalazione perché è un atto dovuto».
Alcuni giorni dopo, Fiori incontra l'assessore alla Cultura del comune di Cortina Giovanna Martinolli, la quale conferma a Fiori di non avere saputo niente neanche lei.

Idem l'assessore al Turismo Marco Ghedina.

Andrea Franceschi (il sindaco in esilio) non si è sentito né visto… La redazione di Voci di Cortina ha contattato il vicesindaco Pompanin, ma tramite l'addetto stampa, Tommaso Vesentini, ci viene riferito che non saranno rilasciate dichiarazioni in merito, come già fatto, del resto, sulle testate quotidiane, cosa piuttosto anomala, essendo nota la tendenza piuttosto prolissa dell'Amministrazione comunale con gli interventi sulla stampa.

Il sindaco di San Vito - amato e stimato in tutta la Valle del Boite - però, non ci sta a passare per uno sprecone di risorse pubbliche e parla con il suo legale, che gli conferma l'ipotesi di danni derivanti da lesioni dei diritti all'immagine, diffamazione aggravata a mezzo stampa, nonché calunnia. Con una lettera nella quale spiega nel dettaglio la posizione di San Vito, chiede «una chiara ed immediata rettifica di quanto incautamente dichiarato e di presa d'atto che - da parte del comune di Cortina d'Ampezzo - vi è stata un'erronea/mancata lettura della documentazione prodotta dal comune di San Vito di Cadore. … anche una rettifica in merito agli asseriti "sprechi e danni erariali" che il comune di San Vito di Cadore avrebbe cagionato.

In difetto di pubblicazione - reclama Fiori nella lettera - entro 15 giorni di quanto chiesto (cioè il 3 dicembre, ndr)… sui medesimi media ove sono state diffuse le notizie sopra censurate, mi vedrò costretto a dare corso al mandato legale già conferito per la tutela del comune di San Vito di Cadore e di me medesimo, presso tutte le competenti sedi giudiziarie».

Mentre scriviamo (30 novembre) il comune di Cortina non solo non si è scusato, ma deve ancora rispondere alla richiesta di accesso agli atti da parte di San Vito per avere la copia della segnalazione alla Corte dei Conti.

CHE COSA CONTESTA IL COMUNE DI CORTINA A QUELLO DI SAN VITO?
Da quanto si può al momento desumere, oggetto della segnalazione è il decreto n. 3 del 1° marzo 2013, nel quale il sindaco di San Vito di Cadore Andrea Fiori rinnova l'incarico ad Alessandra Cappellaro, dipendente del comune di Cortina d'Ampezzo, che lavora in convenzione per 30 ore su 36 a San Vito. «Due le contestazioni mosse dal comune di Cortina in merito al decreto sindacale di San Vito: l'indennità di posizione attribuita alla Cappellaro (16.000 euro all'anno lordi) più la retribuzione di risultato (dal 10% al 30%) e il rimborso spese per l'uso della propria auto negli spostamenti tra le due sedi, sulla base delle tabelle Aci», citando il Corriere delle Alpi del 7 novembre 2013.

Il comune di Cortina sostiene, in sostanza, che Alessandra Cappellaro venga pagata troppo dal comune di San Vito.

Per contestualizzare, vanno aggiunte due annotazioni: l'amministrazione comunale di Cortina d'Ampezzo gestisce ormai da anni in maniera molto controversa la posizione lavorativa della dottoressa Cappellaro.

Ricordiamo che la funzionaria rientra nella famosa "rottamazione" di tutti i dirigenti attuata dal sindaco Andrea Franceschi appena insediato; lei è l'unica rimasta ancora in organico dei cinque, con altre persone impiegate per il suo lavoro originario per il quale era stata assunta con concorso; il Segretario generale di Cortina Luisa Mussoha lavorato a San Vito per un mese - perché si cercava un segretario a scavalco - ma il periodo di prova si è esaurito e il sindaco Fiori ha scelto di avvalersi del segretario di Longarone.


LA REPLICA DI SAN VITO DI CADORE

Al di là di tutti gli aspetti burocratici (che sono riportati nel testo completo della lettera del sindaco Fiori che trovate nel sito
vocidicortina.it) la replica di San Vito è la seguente. La Cappellaro è in una posizione importante nell'organigramma di San Vito, capo del Servizio Amministrativo, del Servizio Finanziario, vice segretario comunale e altro ancora. Il sindaco Fiori è molto soddisfatto del lavoro e ne parla con toni entusiastici, dandole merito dei molti risultati della sua Amministrazione.
San Vito sostiene che è perfettamente legale e dovuto pagare l'indennità di posizione (che per contratto è correlata al peso delle funzioni espletate) e l'indennità di risultato (che viene corrisposta a seguito della percentuale di raggiungimento degli obiettivi fissati annualmente dall'Amministrazione comunale), visto il ruolo e i risultati della Cappellaro. Ovviamente il pagamento avviene solo per la quota di 30/36esimi riferiti a San Vito di Cadore, senza coinvolgere Cortina. Per i rimborsi benzina, sono avvenuti solo per tre mensilità.
Giusto per capire di cosa stiamo parlando, perché magari qualcuno potrebbe pensare a mega compensi, riportiamo il cedolino dello stipendio del mese di settembre 2013 del
"funzionario amministrativo", ovviamente laureato e assunto per selezione con concorso:
2.203,17 euro netti. Vanno poi aggiunti i 4.000 euro lordi annui per il premio di risultato e i rimborsi delle spese di viaggio (ammesso vengano liquidati), vista la doppia sede di lavoro.
Ovviamente, prima di denunciare alla Corte dei Conti questi presunti danni, il sindaco Fiori fa sapere che il segretario comunale di Cortina «non ha mai chiesto spiegazioni al comune di San Vito di Cadore. Senza alcuna istruttoria ed approfondimento… ha anzi precipitosamente proceduto a denunciare…».

LA MORALE
La vicenda sembra incredibile, ma non lo è. Almeno per chi ha vissuto qui negli ultimi anni.

BREVE NOTA DELLA SEGRETARIA COMUNALE LUISA MUSSO

"In qualità di Segretaria comunale è la prima volta che mi trovo coinvolta in polemiche che finiscono sui giornali. Dato che non intendo ottenere visibilità e pubblicità alcune. Per tale motivo, e solo per questi, - dovendo rispondere, come tutti i funzionari pubblici, all'Amministrazione di appartenenza e agli altri enti od organi di controllo - non replicherò più a mezzo stampa, riservandomi, ove ne riscontrassi in futuro gli estremi, di tutelare altrimenti la mia professionalità".