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Falconeria Dolomiti

Raffaella Biancani

01/08/2013
Arte antica, tramandata oralmente da 5000 anni, la falconeria per Fausto Menardi Diornista è una vera passione.«Lo scopo è divulgare la conoscenza e il rispetto per queste magnifiche creature», imparando ad essere gentili ospiti dell'ambiente naturale, nel rispetto per il suo delicato equilibrio, pronti ad instaurare con esso un legame profondo e di armonia.

«Tutti i miei falchi sono provvisti di certificato CITES», Consorzio Nazionale Protezione Fauna, deputato a tutelare la protezione della fauna selvatica. Non è possibile, pena sanzioni penali da parte del Gruppo Forestale, prelevare animali direttamente dall'ambiente naturale. Ciò può succedere solo nel caso in cui un rapace sia in condizioni di non autosufficienza e non possa essere reintrodotto in natura.
Nella prima settimana di vita gli esemplari sono inanellati a una zampa, per poterli riconoscere e dimostrare la loro provenienza.

Ciascun uccello, prima di ogni volo, è dotato da Fausto anche di una ricetrasmittente con la quale, grazie ad un ricevitore direzionale, lui riesce a capire il luogo dove si è rifugiato se tarda a rientrare. A volte una poiana libera, un'aquila in volo altissima o un cane che sta nelle vicinanze, fa sì che il rapace si spaventi molto e che il suo comportamento cambi e diventi schivo.

Il gufo reale Dugo non s' invola; il falco pellegrino B11 (perché veloce come un missile) non rientra e così via, nell'interpretazione continua dell'ambiente e della situazione con gli occhi del rapace! Partito con pochi animali tenuti a casa per diletto tipicamente amatoriale, Fausto ad oggi possiede sette rapaci che cura e segue quotidianamente, pesandoli, nutrendoli e curandoli con passione.
Sfarìa, la civetta delle nevi, un anno di vita.

Ares, Falco di Harris di 5 anni.
Stecca, Falco Jugger di 7/8 anni.
Dugo, Gufo reale di un anno, come tutti i suoi simili, viene fatto nascere vicino all'uomo, Imprinting, in modo che pensi di essere un essere umano e segua totalmente le abitudini del padrone.
B11, velocissimo esemplare di Falco Pellegrino, due anni di vita.
Poiana coda rossa, senza nome ancora e nuovo arrivo di Fausto.
Sparviero, di soli due mesi ancora non viene esibito se non per farlo abituare all'ambiente ed instradarlo all'ammansimento.

Lo spettacolo si tiene a Vervei, in uno scenario particolarmente suggestivo, con la Croda da Lago e i Lastoi de Formin come sfondo, che si staglia sulla platea. Le condizioni del vento e delle correnti d'aria sono ottimali.

Per permettere agli animali di volare in spazi aperti, Fausto, insieme alle Regole d'Ampezzo, ha liberato la zona, costituita da 1500 mq di bosco su di un promontorio che si affaccia sui prati sottostanti di Peziè de Parù, tagliando soltanto gli alberi necessari.

Ogni albero tagliato, ogni pezzo di legno rimediato dal disboscamento, è stato utilizzato per costruire le voliere per gli animali, il recinto e le panche per le persone che assistono allo spettacolo.
Fino al 30 settembre in località Vervei sulla Strada per il Passo Falzarego, Fausto dà vita all'entusiasmante spettacolo del volo dei rapaci ogni giorno alle 11:00 e alle 15:00.
(visita la fotogallery sul sito vocidicortina.it)