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ELSA ZARDINI, PRESIDENTE DELL’ULDA: NON MI SENTO BELLUNESE E QUESTO REFERENDUM NON MI INTERESSA

Marina Menardi - Alice Gaspari

02/02/2011

 A Elsa Zardini, presidente dell'ULd'A e dell'Union Generela di Ladins dla Dolomites, la richiesta di referendum di passaggio dell'intera provincia di Belluno alla regione Trentino - Alto Adige non convince per niente. L' ULd'A e il Comitato referendario per la riunificazione della Ladinia del Sella, infatti, avevano invitato i cittadini di Cortina, Colle Santa Lucia e Livinallongo del Col di Lana a non aderire alla raccolta firme, in quanto la popolazione dei tre Comuni ladini già si è espressa con il referendum del 2007.

 

Signora Zardini, perché non avete appoggiato il referendum di passaggio della provincia di Belluno alla regione Trentino Alto Adige se, alla fine, lo scopo è lo stesso rispetto a quanto da voi richiesto con il referendum del 2007?

Il quesito referendario richiesto dalla provincia di Belluno è uguale al nostro, ma le nostre motivazioni sono diverse. Noi abbiamo chiesto come popolazione ladina di ritornare in Alto Adige per riunificarci con le popolazioni ladine dalle quali siamo stati staccati nel 1923. A noi hanno detto che siamo dei secessionisti, ma in realtà si tratta di un ritorno in Alto Adige; è la loro la vera secessione, perché si sono sempre dichiarati veneti e ora vogliono che l'intera Provincia cambi Regione.

 

Però l'obiettivo è lo stesso, perché non sostenerlo? Continuerete a remare contro?

Noi abbiamo già votato e ottenuto il sì. Se la Cassazione riterrà valido questo nuovo referendum, io non andrò a votare. Non mi sento bellunese e non mi riguarda, nel rispetto naturalmente del diritto di voto di ciascuno. I promotori hanno illuso le persone facendo credere che si firmasse per l'autonomia della provincia di Belluno all'interno della regione Veneto, mentre in realtà si tratta di un passaggio di regione. Se si andrà di là (in Trentino Alto Adige, n.d.r.) i nostri politici dovranno farsi un lavaggio del cervello, crearsi un'altra mentalità, un altro concetto di amministrare. Il mio ruolo di presidente della Union Generela mi ha permesso di conoscere da vicino il modello di gestione pubblica del Trentino-Alto Adige ed è veramente diverso dal nostro: più efficiente, più snello, un maggior contatto con i dirigenti e gli amministratori pubblici, un grande interesse verso tutti i cittadini e una comunione di intenti. Non è vero che, come hanno sostenuto alcuni politici del bellunese, la regione Trentino-Alto Adige è un contenitore vuoto. Per tutti sarebbe una lezione di vita, bisognerebbe cambiare radicalmente mentalità.

 

Pensa che questo referendum possa precludere l'iter del vostro?

No, non credo. Credo che sarà più facile per i Comuni di confine passare in Alto Adige che per l'intera Provincia. Inoltre bisogna prima capire se il referendum verrà fatto: il costo sarà elevato, si parla di 1.200.000 euro e da quanto mi risulta la Provincia non ha i soldi per finanziarlo, quindi la spesa sarà a carico dei Comuni. So che alcuni sindaci sono contrari anche per questo motivo. Inoltre Sappada si è espressa per andare in Friuli: cosa farà a questo punto? Credo che sarà molto difficile raggiungere il quorum necessario.

 

Visto il Suo diretto contatto con l'amministrazione alto atesina, perché non interviene nel suo ruolo di rappresentante dei Ladini puntualizzando, a livello di amministrazioni locali, gli esempi di buona gestione della cosa pubblica che ci sono in Alto Adige? Potrebbe essere un inizio anche per i nostri amministratori a cambiare la propria mentalità politico-istituzionale.

Noi come Generela interveniamo di solito su concetti legati al nostro territorio. Ad esempio, sono intervenuta sulla questione della circonvallazione a Cortina e sulla lotta alla speculazione edilizia, che mi sta molto a cuore. Sul resto non mi sento di intervenire.

 

Quali sono, secondo Lei, i problemi maggiori che affliggono i territori montani sui quali le istituzioni dovrebbero porre attenzione?

La poca attenzione della Regione e della Provincia alle singole realtà locali; i problemi sono diversi da un paese all'altro, non sono uguali per tutti. Belluno stessa non ha i problemi della montagna, perché non è in montagna. A Cortina, ad esempio, c'è il problema della casa per i residenti. A Pieve o in Comelico non ci sarà il problema della casa, ma c'è quello del lavoro, che noi non abbiamo. Bisognerebbe poter valutare zona per zona. In Val di Fassa nel luglio scorso hanno creato un'Union dei 7 Comuni della Valle con possibilità di legiferare in alcune materie, quali l'urbanistica, la cultura, il turismo. Come si fa ad avere a Cortina una legge urbanistica uguale a quella della pianura veneta? Per questo ci vuole l'autonomia.

 

Forse, per contribuire a risolvere il problema, anche le Regole dovrebbero costruire le case in diritto di superficie sui lotti dati loro dal Comune?

Se non ci fossero state le Regole avremmo case ovunque, quindi ne ho profondo rispetto e non mi sento di dare giudizi sulle scelte fatte; piuttosto che il sistema delle Regole vacilli, preferisco che le cose non cambino. Ritengo comunque che su tutto il territorio, compreso quello regoliero, la salvezza contro lo spopolamento di Cortina sia la casa in diritto di superficie. Ogni angolo di questa terra che viene venduto è un angolo perso.

 

BOX INFO

 

LA LEGGE SUL CAMBIO DI REGIONE

COSA PREVEDE LA COSTITUZIONE ITALIANA

Il passaggio di Comuni e Province in altre regioni è disciplinato dall'art. 132 della Costituzione. La norma, al secondo comma, stabilisce che «si può con l'approvazione della maggioranza delle popolazioni interessate espressa mediante referendum» a cui segua «una legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Province e Comuni che ne facciano richiesta siano staccati da una Regione ed aggregati ad un'altra».

 

L'INIZIATIVA DELLA PROVINCIA

Il Consiglio provinciale di Belluno ha approvato e consegnato in Cassazione per la valutazione di legittimità la richiesta di referendum per trasferire l'intera Provincia nel Trentino-Alto Adige. Il quesito referendario è il seguente: «Volete che il territorio della provincia di Belluno sia separato dalla regione Veneto per entrare a far parte integrante della regione Trentino-Alto Adige?»