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Accordi di programma: stravolti i parametri nel giro di un anno dall'adozione del PAT

Marina Menardi - Edoardo Pompanin

01/07/2013
L'assessore all'Urbanistica Adriano Verocai ha proposto al Consiglio comunale, riunitosi il 28 giugno scorso, la modifica dell'Accordo di programma tra il comune di Cortina d'Ampezzo e la regione Veneto.
L'Accordo - avviato dalla Delibera Regionale del gennaio 2012 e che in teoria dovrebbe valere opere per 160 milioni di euro (vedi Voci di Cortina-marzo 2012, recuperabile nel sito internet vocidicortina.it) non va più bene, perché negli ultimi tempi sono saltate fuori un po' di "novità".
Le più importanti sono:

• il 25 marzo 2013 la Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici ha vincolato il piazzale e tutti gli edifici della ex Stazione ferroviaria per ragioni di "interesse culturale", in pratica impedendo l'attuazione di - citiamo dal ricorso dell'Amministrazione contro il provvedimento - "quella profonda ristrutturazione che, sola, avrebbe consentito la riqualificazione del sito e un'effettiva valorizzazione degli edifici …";
• le decisioni dell'Amministrazione in ordine alla chiusura della piscina di Guargné impongono di accelerare l'iter per costruire la nuova piscina comunale tramite un intervento di project finance nell'area in prossimità dello Stadio del ghiaccio;
• la crisi anche del commercio, con una flessione in atto a causa della riduzione generalizzata dei consumi.

Questi fatti avvenuti nel 2012, a detta dell'Amministrazione comunale, sono elementi nuovi, che occorre prendere in considerazione per riformulare le linee guida dell'accordo e ridiscutere con la Regione alcune modifiche allo scenario complessivo.

Si ricorda che l'Accordo prevede tre azioni e che esse sono la base di quasi tutto il futuro piano regolatore di Cortina (Pat):
1) riqualificazione dell'ambito ex Stazione ferroviaria;
2) rifacimento pista da Bob;
3) realizzazione della nuova piscina comunale.

L'assessore Verocai propone innanzitutto di scorporare dall'Accordo la realizzazione della nuova piscina comunale, per intraprendere un iter diverso e più veloce.

Per quanto concerne invece la riqualificazione dell'ambito ex Stazione ferroviaria - sper cui ricordiamo si parlava di auditorium da 500 posti, di parcheggio da almeno 550 posti, di 32.000 mc di strutture ricettive e altre migliaia di metri cubi di vario altro titolo - la richiesta alla regione Veneto sarà quella di cambiare le decisioni assunte un anno fa sulla destinazione delle volumetrie e di:
1) ridurre i volumi di carattere commerciale (negozi) dell'80% (del Comparto 1 - ambito ex Stazione - per la parte pubblica);
2) ridurre i volumi di carattere ricettivo (alberghi) di 11.580 metri cubi (sempre nel Comparto 1 - ambito ex Stazione);
3) aumentare i volumi di carattere residenziale di 5.000 metri cubi (appartamenti);
questi volumi non sono nuovi ma vengono tolti dalle disponibilità assegnate per "residenziale prime case + diritto di superficie"), comportando infatti l'adeguamento del dato relativo agli abitanti insediabili nel prossimo futuro in paese; questi volumi di nuove case hanno la finalità di fare casse per
- citiamo testuale - "mantenere praticabile l'ipotesi del progetto di finanza di progetto per l'ambito della Stazione".

Con lo scorporo di 13.000 mc. dall'ex stazione, si dovrebbe rispettare il limite dei volumi ricavabili dal comparto rispettando il nuovo vincolo della Soprintendenza.

LE MINORANZE CONTRARIE:
«ALTRO CHE BARRA A DRITTA SU SPECULAZIONE, AVETE TRADITO IL VOSTRO ELETTORATO»

Rocco Dal Pont, del gruppo di minoranza «Per la nostra Cortina», si è detto perplesso e preoccupato. Ha fatto presente che dagli Accordi dovrebbero arrivare le risorse per realizzare le opere in un programma più ampio di sviluppo del paese (dato dal Pat).
Questo Pat è stato avviato nel 2008 e appro- vato nel 2012 con la situazione economica e congiunturale già in essere. Dopo poco più di un anno andiamo già in revisione.

Chi ha fatto gli studi deve avere mancato qualche cosa sulle previsioni, che erano già allora discutibili. Con le nuove previsioni e senza progetti si rischia di perdere tempo: abbiamo qualche progetto? C'è una linea con i tempi e i risultati? Riguardo alla piscina, se per finanziare la nuova si utilizza il fabbricato di Guargné, che non si presta per una trasformazione (e di conseguenza mancano le risorse significative che si avrebbero solo se potesse essere demolito), si perde tempo.

Stefano Ghezze ha rammentato che l'assessore Verocai disse che l'80% del PAT era determinato dagli Accordi di programma. «Adesso si modificano in misura sostanziale gli accordi e il Pat e se ne stravolgono i contenuti. È un cambio di rotta repentino a distanza di pochi mesi dalle elezioni: c'è una previsione fisiologica di abitanti del -33% e un raddoppio della residenzialità nel comparto della stazione. Si riduce il commerciale, anche se in fase di voto del Pat avevate detto che era importante il commercio.

Avevate promesso "barra a dritta" su speculazione, con questa delibera avete tradito il vostro elettorato».

Rispetto poi alla piscina: «Esiste un piano finanziario dettagliato? Da cosa è motivata la previsione di spesa che scende dai 27 milioni di euro agli 8 milioni (o 10 milioni o 15 milioni)?» Gianpietro Ghedina ha puntualizzato che nel piano delle Opere Pubbliche è prevista una piscina e già dal 2007 si poteva attuare una "finanza di progetto": se non è stata fatta in 5 anni, adesso chi la fa? Passano i mesi e le possibilità di nuotare si allungano.

LE RISPOSTE DI VEROCAI
«Riguardo al nostro elettorato sono tranquillo: abbiamo inserito tre case che finanzieranno le opere pubbliche. I riferimenti ai Mondiali Cortina 2017 servono per dare un titolo agli Accordi e dare valenza politica alla decisione con la Regione.

Quello che è previsto negli Accordi si farà che si facciano o non si facciano i Mondiali.
Serve per lo sviluppo del paese.

Abbiamo sempre lasciato nel programma Opere Pubbliche lo studio di fattibilità della piscina da 27 milioni per non spendere in altri progetti prima di decidere che strada prendere; adesso ci penseranno i tecnici della finanza di progetto, ma 8,5 milioni è un costo stimato per realizzare una piscina davanti allo stadio.