(di seguito il testo integrale del comunicato stampa dell'amministrazione comunale)
“Da anni Cortina presenta due partiti: quello che vuol far scegliere le persone con il voto e quello dove la «gente comune» come sdegnosamente la apostrafa il presidente degli Impianti a Fune Enrico Ghezze, non può metter il becco. Quest’ultimo è il partito dei poteri forti: interessi economici, consigli direttivi nominati per cooptazione, associazioni di categoria che non rappresentano se non una frazione minoritaria delle categorie stesse in nome delle quali pretendono di parlare. I residenti e gli operatori di Cortina li conoscono bene e sanno che sono sempre gli stessi: aspiranti “decido-tutto-io” che non hanno mai accettato il fatto che gli elettori del paese, e per ben due volte, abbiano affossato il loro disegno oligarchico. Perché a Cortina d’Ampezzo, è bene si sappia dappertutto, ovunque la gente ha la possibilità di votare e di esprimersi sceglie e sostiene il cambiamento, e non solo nelle elezioni comunali”.
Così il Vicesindaco Enrico Pompanin che aggiunge: “Se lo dico non è per rispondere a questa minoranza di oppositori che colgono qualsiasi pretesto per assalire il Comune. Lo dico per tutti coloro che, venendo da fuori Cortina, non conoscono la realtà locale e sono tentati di scambiarli per persone rappresentative di qualcos’altro eccetto il loro personale egoismo. Questi individui aspettano uno dei momenti di massima affluenza turistica, e conseguente esposizione mediatica, per esternare il mantra del «paese fermo, allo sbando, in rovina etc etc». Spudorate sciocchezze, ma che fanno malissimo al nome di Cortina d’Ampezzo e che, prima o poi, rischiano di convincere molti dei nostri visitatori. E chi sarebbe mai invitato a visitare un paese “allo sbando e al tracollo”? Chi pubblicizzerebbe il suo ristorante gridando ai quattro venti: “E’ tutto in rovina?”. Le stesse categorie economiche di Cortina – quelle vere, quelle che lavorano invece che fare politica – dovrebbero essere le prime a ribellarsi davanti a questo madornale auto goal che sta facendo male al nome di Cortina”.
“Già in passato alcuni noti personaggi – che i residenti conoscono bene - hanno impiegato il ruolo all’interno delle associazioni per perseguire obiettivi più vicini agli interessi propri che a quelli dei loro stessi associati, pretendendo di influenzare le decisioni pubbliche su progetti e investimenti che spesso li riguardano in prima persona. Non è la prima volta che eventi contingenti, in questo caso i progetti Odi, vengono impiegati per attaccare la Giunta e immaginiamo che, nei prossimi giorni, altri rappresentanti di questi «circoli» si faranno vivi sulle pagine dei giornali. Li invito a riflettere bene, prima di macchiare ancora il nome di Cortina”.
“Da parte sua l’Amministrazione non ha il dono né dell’onniscienza, né dell’infallibilità. Siamo ben consci delle difficoltà degli operatori e della fatica quotidiana di commercianti e artigiani. Quello che ribadiamo con forza, però, è il fatto che stiamo facendo tutto il possibile per aiutarli. Gli investimenti nel rinnovo di Cortina, i lavori pubblici su strade e percorsi pedonali, la palestra di roccia che va avanti, gli interventi urbanistici che fanno Cortina più bella e che hanno l’accortezza di interrompersi per non pregiudicare la stagione turistica: sono tanti tasselli di una azione concreta, quotidiana che va rinnovare la forza e il richiamo turistico della nostra località”.
“All’apposizione eletta” conclude, poi, Pompanin “vorrei dire, invece, che sarebbe il caso di smetterla di andare in giro a dire che la documentazione dei progetti Brancher non accolti dall’Odi – ciclabile e golf – era incompleta. E’ falso, come sanno benissimo i consiglieri di minoranza che hanno votato all’unanimità entrambi i progetti. Non c’erano errori allora come non ce ne sono adesso”.
11 agosto 2013