DIVIETO DI CRITICA: il vice sindaco Enrico Pompanin se la prende con il presidente degli impiantisti
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

DIVIETO DI CRITICA: il vice sindaco Enrico Pompanin se la prende con il presidente degli impiantisti di Cortina Enrico Ghezze per le dichiarazioni rilasciate ai quotidiani sul flop dei nuovi progetti presentati per il Brancher

Redazione

11/08/2013
(di seguito il testo integrale del comunicato stampa dell'amministrazione comunale)

“Da anni Cortina presenta due partiti: quello che vuol far scegliere le persone con il voto e quello dove la «gente comune» come sdegnosamente la apostrafa il presidente degli Impianti a Fune Enrico Ghezze, non può metter il becco.  Quest’ultimo è il partito dei poteri forti: interessi economici, consigli direttivi nominati per cooptazione, associazioni di categoria che non rappresentano se non una frazione minoritaria delle categorie stesse in nome delle quali pretendono di parlare. I residenti e gli operatori di Cortina li conoscono bene e sanno che sono sempre gli stessi: aspiranti “decido-tutto-io” che non hanno mai accettato il fatto che gli elettori del paese, e per ben due volte, abbiano affossato il loro disegno oligarchico. Perché a  Cortina d’Ampezzo, è bene si sappia dappertutto, ovunque la gente ha la possibilità di votare e di esprimersi sceglie e sostiene il cambiamento, e non solo nelle elezioni comunali”.

Così il Vicesindaco Enrico Pompanin che aggiunge: “Se lo dico non è per rispondere a questa minoranza di oppositori che colgono qualsiasi pretesto per assalire il Comune. Lo dico per tutti coloro che, venendo da fuori Cortina, non conoscono la realtà locale e sono tentati di scambiarli per persone rappresentative di qualcos’altro eccetto il loro personale egoismo.  Questi individui aspettano uno dei momenti di massima affluenza turistica, e conseguente esposizione mediatica, per esternare il mantra del «paese fermo, allo sbando, in rovina etc etc». Spudorate sciocchezze, ma che fanno malissimo al nome di Cortina d’Ampezzo e che, prima o poi, rischiano di convincere molti dei nostri visitatori.  E chi sarebbe mai invitato a visitare un paese “allo sbando e al tracollo”? Chi pubblicizzerebbe il suo ristorante gridando ai quattro venti: “E’ tutto in rovina?”. Le stesse categorie economiche di Cortina – quelle vere, quelle che lavorano invece che fare politica – dovrebbero essere le prime a ribellarsi davanti a questo madornale auto goal che sta facendo male al nome di Cortina”.

“Già in passato alcuni noti personaggi – che i residenti conoscono bene -  hanno impiegato il ruolo all’interno delle associazioni per perseguire obiettivi più vicini agli interessi propri che a quelli dei loro stessi associati, pretendendo di influenzare le decisioni pubbliche su progetti e investimenti che spesso li riguardano in prima persona.  Non è la prima volta che eventi contingenti, in questo caso i progetti Odi, vengono impiegati per attaccare la Giunta e immaginiamo che, nei prossimi giorni, altri rappresentanti di questi «circoli» si faranno vivi sulle pagine dei giornali. Li invito a riflettere bene, prima di macchiare ancora il nome di Cortina”.

“Da parte sua l’Amministrazione non ha il dono né dell’onniscienza, né dell’infallibilità. Siamo ben consci delle difficoltà degli operatori e della fatica quotidiana di commercianti e artigiani. Quello che ribadiamo con forza, però, è il fatto che stiamo facendo tutto il possibile per aiutarli. Gli investimenti nel rinnovo di Cortina, i lavori pubblici su strade e percorsi pedonali, la palestra di roccia che va  avanti, gli interventi urbanistici che fanno Cortina più bella e che hanno l’accortezza di interrompersi per non pregiudicare la stagione turistica: sono tanti tasselli di una azione concreta, quotidiana che va rinnovare la forza e il richiamo turistico della nostra località”.

“All’apposizione eletta” conclude, poi, Pompanin “vorrei dire, invece, che sarebbe il caso di smetterla di andare in giro a dire che la documentazione dei progetti Brancher non accolti dall’Odi – ciclabile e golf – era incompleta. E’ falso, come sanno benissimo i consiglieri di minoranza che hanno votato all’unanimità entrambi i progetti. Non c’erano errori allora come non ce ne sono adesso”.  

11 agosto 2013