CORTINA:NON FA RIENTRO A CASA. RITROVATO DALLA VOLANTE DELLA POLIZIA SULLA PISTA CICLABILE.
    

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CORTINA:NON FA RIENTRO A CASA. RITROVATO DALLA VOLANTE DELLA POLIZIA SULLA PISTA CICLABILE.

Redazione

08/08/2013
Alle ore 21.30 del 7 agosto giungeva una chiamata di soccorso da un  uomo  di Valle di Cadore, F.D. di anni 62, il quale segnalava che un suo conoscente, non era ancora rientrato a casa. Il richiedente spiegava di aver saputo dall’amico la sua intenzione di parcheggiare, nel primo pomeriggio, la propria auto a Calalzo, nei pressi della stazione ferroviaria, per poi recarsi a Cortina con la corriera della Dolomiti Bus ove avrebbe intrapreso una passeggiata con presumibile direzione San Vito di Cadore.
Poiché l’amico, tale A.R. di anni 69, soffre di varie patologie ed è persona comunque abitudinaria per quanto concerne l’orario della cena, l’apprensione circa il mancato rientro, appariva più che giustificata. Inoltre A.R.  aveva dimenticato il proprio cellulare a casa ed era quindi impossibile contattarlo.
Con l’aiuto dei Carabinieri di Pieve di Cadore si apprendeva che in effetti l’auto risultava regolarmente parcheggiata presso la stazione di Calalzo da svariate ore.
Con tale premessa veniva allertato il soccorso alpino di Cortina d’Ampezzo, mentre la volante del Commissariato intraprendeva immediatamente le ricerche, percorrendo la pista ciclabile che da Cortina d’Ampezzo porta a Calalzo di Cadore.
In effetti, alle ore 23.20 l’equipaggio impegnato nelle ricerche individuava, nel tratto di pista ciclabile tra Borca e Vodo di Cadore, una persona che con passo stanco, camminava in direzione Calalzo.
Lo stesso veniva subito riconosciuto dalla descrizione per l’uomo in ricerca che appariva leggermente confuso ma in buona salute.
Lo stesso spiegava alla pattuglia che resosi conto dell’ora e della sua stanchezza aveva pensato di prendere un autobus per tornare alla propria autovettura ma che, non avendo esatta contezza degli orari, pensava di aver perso anche l’ultima corsa di rientro e quindi di aver ritenuto che l’unica soluzione per tornare a Calalzo fosse percorrere la ciclabile a piedi.
Alle 00.30 l’amico, risollevato, giungeva a Borca  a recuperare A.R..