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Superata la soglia dei 200 visitatori per le Dolomiti nella Pittura del '900, la mostra ospitata simultaneamente a San Vito di Cadore e Cortina d'Ampezzo

Redazione

06/08/2013
Superata la soglia dei 200 visitatori per la mostra “Le Dolomiti nella pittura del ‘900” allestita simultaneamente all’Alexander Hall di Cortina e alle scuole elementari di San Vito. “Numeri che incoraggiano” dice l’Assessore ampezzana Giovanna Martinolli “e che ci spronano a fare di più per promuovere una mostra di valore che ottiene il duplice risultato di far conoscere le nostre montagne attraverso gli occhi di generazione d’artisti – si va dal realismo ottocentesco all’astrattismo – e di allargare, contemporaneamente, il raggio culturale del nostro centro storico”. La sede cortinese della mostra è, infatti, ospitata nei locali dell’Alexander Hall, a poca distanza da Corso Italia ma fuori dal percorso delle passeggiate abituali. La scelta – “intenzionale” precisa Martinolli – “ci pone davanti alla sfida: introdurre la ‘cultura’ di andare oltre il centro storico più tradizionale, aprendo ai visitatori e facendo loro scoprire anche le zone immediatamente più ‘periferiche’, ma altrettanto ricche di bellezza e di luoghi da visitare a Cortina d’Ampezzo. In primo luogo, proprio l’Alexander Hall, la capiente sala congressi che già ospita spettacoli di danza, incontri di una Montagna di Libri e tanti appuntamenti del Festival musicale Dino Ciani. Senza dimenticare” conclude l’Assessore “il Museo Palenontologico e il Museo etnografico delle Regole d’Ampezzo che sorgono rispettivamente nello stesso e nello stabile immediatamente antistante e i Venerdí di Cortina in Croda, accolti sempre nell'Alexander Hall. Un altro, piccolo tassello, che fa di Cortina d’Ampezzo la meta privilegiata per gli amanti della cultura e della bellezza declinata nei più svariati modi che l’arte riesce a riempire di forma e significato”.

“La mostra “ spiega l’organizzatore Alberto Rossi “pesca con successo da molte e preziose collezioni private i cui capolavori sarebbe altrimenti ben difficili da conoscere per il grande pubblico e offre un percorso di opere, da quelle di Guglielmo Ciardi ai lavori di de Pisis, che attraversano oltre un secolo di storia, offrendo uno spaccato dell'evoluzione pittorica: dal realismo fedele fino ai confini dell'astrattismo e della rappresentazione dell'emozione". La Mostra traslocherà a Belluno ad inizio ottobre, inserendosi nel fermento della rassegna "Oltre le vette".

(comunicato stampa)