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“EMANUELA ZAETTA RIMARRA’ AL SUO POSTO FINO A CHE TROVEREMO UN SOSTITUTO”.

Redazione

02/08/2013

(comunicato stampa dell'Amministrazione)

“Ad ascoltare i proclami dell’opposizione verrebbe da fare gli scongiuri. Sembra si divertano a profetizzar sciagure. Ma è un modo discutibile e irresponsabile di adempiere al mandato elettorale, perché sparge inquietudine al solo fine di minare la fiducia delle persone nel futuro del loro paese. Per questo dico: Basta terrorismo”.

E’ durissimo il Vicesindaco Enrico Pompanin (a destra nella foto) verso quella che ritiene una modo “sbagliato e scorretto di condurre la polemica politica; un modo che fa leva sulle paure e non sulla realtà dei fatti”.

Il caso è quello di Emanuela Zaetta, responsabile dimissionario del servizio Edilizia privata che ha rinunciato all’incarico mercoledì “ma che, come abbiamo concordato molto civilmente parlando viso a viso, rimarrà al suo posto fino all’arrivo del suo successore. Altro che «lunga paralisi di un settore strategico» come ha subito gridato ai quattro venti la minoranza consiliare. Non succederà nulla di tutto questo: l’iter delle pratiche continuerà invariato. Perché Emanuela Zaetta è una persona responsabile che antempone il bene pubblico al suo interesse privato”.

“Anche continuare ad addossare all’Amministrazione comunale la colpa della crisi mondiale” continua Pompanin “non è il modo giusto di affrontarne gli effetti. Siamo consapevoli delle difficoltà che tanta parte dei nostri cittadini sta affrontando, ma siamo altresì convinti della neccessità di continuare a investire per uscirne. I nuovi parcheggi, i marciapiedi, le strade pedonali, così disprezzati dalla minoranza, sono, invece, tante risposte – grandi e piccole – all’esigenza di ribadire, come ogni generazione ha fatto, la vocazione turistica e la bellezza di Cortina d’Ampezzo affinché continui, pur in mezzo ai cambiamenti epocali, ad attirare visitatori e appassionati da ogni parte del mondo. Cosa che, nonostante i tempi difficilissimi, continua a fare”.

Che il lavoro manchi e albergatori, negozianti e artigiani facciano fatica, succede qui come nel resto di Italia e noi, piccola Amministrazione di un Comune di seimila anime,  non possiamo cambiarlo più di quanto possiamo decidere sul corso del Sole e della Luna. Ma qualcosa possiamo fare: ogni giorno aggiungere un tassello, migliorare un strada, promuovere un evento, aggiungere l’illuminazione, vincere il bando per una funivia, costruire un parcheggio, rifare una piazza, abbellire una facciata. Piccoli e grandi interventi certosini che nulla hanno a che fare con i proclami apodittici, ma che, sommati giorno dopo giorno, faranno la differenza tra il superare la crisi, o rimanere fermi a dare la colpa agli altri”.