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I finalisti del Campiello a Cortina d'Ampezzo

Marina Menardi

29/07/2013
Un pomeriggio a contatto con la migliore letteratura italiana sabato scorso al cinema Eden con i finalisti del Premio Campiello. L'incontro, condotto da Marino Sinibaldi, è stato organizzato da Una Montagna di Libri e Confindustria Belluno Dolomiti, in collaborazione con la Fondazione “Il Campiello”.

I presidenti di Confindustria di Belluno e del Veneto hanno voluto innanzitutto omaggiare Ugo Riccarelli, finalista deceduto pochi giorni fa con il su libro "L'amore graffia il mondo", che rimane comunque in gara. "Lo scopo del Premio -  ha detto il presidente di Confindustria del Veneto, Roberto Zuccato - non è solo quello di premiare i libri, ma anche di promuoverli. Per questo abbiamo organizzato questi incontri». Ha spiegato come i finalisti vengano scelti tra i 5 migliori libri del panorama letterario italiano da una Giuria di letterati. Il vincitore sarà scelto prima dalla Giuria di letterati, e successivamente da trecento lettori anonimi, che cambiano ogni anno. «Il Campiello - ci tiene a far sapere - punta su buoni libri e il migliore in assoluto può essere anche superato dalle preferenze dei lettori anonimi che stabiliranno poi una loro classifica».

Si è iniziato con un video del compianto Ugo Ricarelli, in cui lo scrittore presentava la sua opera: la storia di un donna, di nome Signorina, che sacrifica la sua vita per una situazione famigliare che non sarà priva di problemi, primo fra tutti un figlio ammalato che avrà bisogno delle sue cure: il prezzo che una donna mamma deve pagare per l'amore.

Fabio Stassi ha presentato "L'ultimo ballo di Charlot": una sfida del grande comico ottantaduenne contro la morte che durerà sei anni: se riuscirà a farla ridere si sarà guadagnato un anno di vita.

"Tentativi di botanica degli affetti", il libro Beatrice Masini, esordiente nella narrativa per adulti, ha come protagonista una ragazza che, privata dell'affetto del padre, si ritrova a fare la domestica di alto rango presso la dimora di un signore benestante che le chiede di dipingere il suo giardino.  Ma la sua incapacità di riconoscere i sentimenti la metterà nei guai.

Giovanni Cocco, con "La caduta", è arrivato in finale dopo che la sua opera fu rifiutata da 32 case editrici. «Sono poi giunto da un editore minore, indipendente, che mi ha chiesto di dividere il libro, originariamente di mille pagine, in quattro episodi, ed è subito stato un successo: tre edizioni e 50 recensioni sui quotidiani nazionali». «Il libro esce dalle vicende di paese per addentrarsi in un mondo globale, in una dimensione europea: dalla lotta al terrorismo alla crisi greca, La caduta si addentra alle vicende che hanno afflitto gli ultimi dieci anni della nostra storia, con l'intento di dare una narrativa nuova e giovane allo stile di scrittura italiano» ha aggiunto.

Assente in sala, Valerio Magrelli ha presentato in un video "Geologia di un padre": l'opera ricostruisce i tratti di una figura importante quanto problematica con cui fare conti, caratterizzata da una forte personalità. Solo da adulto l'autore ne ha ravvisato i primi segni di fragilità e ne ha ravvisato i segni della comune appartenenza.