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Riunione del 53° Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi e Workshop “ Turismo sostenibile nella Green economy alpina”

Redazione

10/07/2013
Il 26 e 27 giugno 2013 ha avuto luogo a Cortina d’Ampezzo la seduta del 53° Comitato permanente della Convenzione delle Alpi, composta dai Delegati e dagli Osservatori degli otto Stati firmatari della Convenzione delle Alpi (Austria, Italia, Svizzera, Francia, Liechtenstein, Slovenia, Germania, Principato di Monaco). Tale evento istituzionale è stato preceduto da un Workshop aperto al pubblico sul tema del turismo sostenibile e green economy nella Regione alpina.
Gli eventi sono stati organizzati dalla Presidenza di turno italiana della Convenzione in collaborazione con il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi, la Regione Veneto, il Comune di Cortina d’Ampezzo, Cortina Turismo e la Fondazione Dolomiti UNESCO.
Al centro della discussione dei delegati e degli osservatori del Comitato Permanente, una serie ampia di punti tra i quali l’attuazione dei risultati del Summit Rio+20 in ambito alpino, il coinvolgimento della Convenzione delle Alpi all’interno dell’EXPO 2015 di Milano e la valutazione sullo stato di avanzamento dei lavori dei vari Gruppi di Lavoro e Piattaforme, che affrontano i principali argomenti d’interesse per la regione alpina: cambiamenti demografici, gestione delle risorse idriche, foreste, servizi ecosistemici e green economy, agricoltura di montagna, Patrimonio UNESCO, energia, strategia macroregionale alpina e Agenda Digitale.
Novità di questo 53° Comitato permanente è stata la presenza tra gli osservatori di un´ampia rappresentanza di giovani studenti provenienti dai singoli Paesi membri i quali, sulla base di una specifica iniziativa della Presidenza italiana, oltre a seguire i lavori del Comitato, hanno animato un “question time” sui temi della green economy, del turismo, dell’energia, delle foreste montane e dell’agricoltura di montagna. A seguito di tale intervento, il Comitato Permanente, per tramite della Presidenza, ha rilasciato ai giovani un attestato di partecipazione. La presenza della rappresentanza di giovani è il risultato dell´operato della Task Force “Nuove Leve per le Alpi”, avviata dalla Presidenza Italiana della Convenzione delle Alpi.
Il workshop “Turismo sostenibile nella Green economy alpina” è stato aperto dai saluti di benvenuto delle autoritá presenti e promotrici dell´evento (Regione Veneto, Comune di Cortina d’Ampezzo, Cortina Turismo, Fondazione Dolomiti UNESCO e Ministero dell´Ambiente).
Le relazioni hanno riguardato, tra l´altro, gli obiettivi futuri ed i vantaggi che conseguono al riconoscimento delle Dolomiti quale Patrimonio UNESCO, il turismo sostenibile nel territorio alpino, la mobilitá sostenibile e la pianificazione di progetti nell´ambito della green economy.
Nel dettaglio, i principali interventi presentati al workshop hanno analizzato:
1 -  Il significato della Green economy per le zone alpine, fornendone un quadro dettagliato in materia di sostenibilitá. In particolare, dopo l´introduzione dei concetti di green economy e green growth, si è parlato soprattutto di come conciliare le teorie della crescita classica con quelle della crescita verde e quali modelli utilizzare; del ruolo del capitale naturale, delle politiche ambientali e dei fallimenti del mercato all´interno del processo di crescita; nonché delle principali politiche di crescita verde da considerare ai fini della sostenibilitá ambientale.
2 -  Il tema delle sfide per un turismo sostenibile nelle Alpi, gli obiettivi e il valore aggiunto delle periodiche Relazioni sullo Stato delle Alpi, con particolare riferimento a quella relativa al Turismo sostenibile nelle Alpi (RSA IV). E´ stata illustrata una panoramica sia sulla situazione del turismo nelle Alpi in riferimento alla mobilitá, al trasporto, agli aspetti sociali; sia su come affrontare le sfide e promuovere il turismo sostenibile, ad esempio mantenendo il quadro sociale e culturale del turismo equilibrato e rafforzando la dimensione economica del turismo sostenibile.
3 - Il potenziale turistico per una crescita economica sostenibile nella regione alpina. In particolare si è sottolineato il fatto che oggi il turismo delle Alpi si trova a dover affrontare una serie di criticità che devono essere al centro delle strategie di sviluppo turistico dei territori montani: i cambiamenti del clima, la stagionalitá, i fattori di scelta del turista, la ridotta dimensione dell´impresa turistica.
4 - Le modalitá per cui il “comunicare turisticamente il paesaggio” possa costituire una nuova sfida verde per il turismo proveniente dai Paesi BRICS, concentrandosi in particolar modo sull´analisi delle dinamiche del turismo nei suddetti Paesi, al fine di comprendere come attrarre veramente i turisti e soprattutto in che modo le Dolomiti potrebbero raggiungere i mercati dei Paesi emergenti.
5 - Il potenziale economico espresso dall’architettura e dall’artigianato alpini e ampezzani nel mondo, con particolare riguardo alle tipicità culturali, paesaggistiche, architettoniche e professionali, al fine di salvaguardarle, valorizzarle e promuoverle secondo un modello di business sostenibile.
6 - L´ottimizzazione energetica e la sostenibilità ambientale della produzione di bionenergia nei rifugi alpini. Il Sistema Energianova rappresenta un sistema innovativo di gestione integrata delle acque di rifiuto e dei rifiuti solidi che punta a garantire la sostenibilità ambientale della gestione di tali flussi grazie alla produzione di energia da fonti rinnovabili ed il riciclo dei nutrienti.
7 - L´Innovazione nella promozione turistica del territorio, relativamente ai Comuni della Provincia di Belluno, sottolineando la necessitá di creare un sistema di informazione moderno ed efficiente, per la promozione, la divulgazione e il miglioramento della conoscenza del territorio e delle sue principali attrattive.
8 - Alcuni casi di studio e di sviluppo, in riferimento all´offerta turistica “verde” nelle Alpi. Dall´analisi SWG-Coldiretti 2012, “Il Volto dell’Italia - Paesaggi Agrari: bellezza, sostenibilità, economia”, è emerso che piu’ della metà degli italiani (55 per cento), in una meta turistica del 2012, cerca soprattutto natura e paesaggi gradevoli che insieme alla cultura e alla storia rappresentano gli ingredienti irrinunciabili per la scelta.
9 - La multifunzionalitá delle foreste alpine. Sono stati presentati quattro tipi di funzioni principali: produttiva (legno, foglie, funghi, frutta), protettiva (inondazione, valanghe, frane, regolazione climatica), ricreativa (localitá piacevole per l´escursionismo, raccolta di funghi e bacche, pesca, caccia) e culturale (abitazioni, mobilio, artigianato). E´emerso, inoltre, che le due attivitá turistiche tradizionali a basso impatto ambientale, risultano essere l´escursionismo e la raccolta di funghi.
10 - Un modello, nell´ambito del progetto “South East Europe” (SEE) “Access2Mountain”, per la valutazione della sostenibilitá multidimensionale, di scelte di pianificazione e fruizione alternative finalizzate alla mobilitá sostenibile nelle regioni montane Carpatiche e alpine orientali, al fine di aiutare i decisori nell’attuare e proporre strategie e modalità innovative di trasporto e di mobilità sostenibili, con la finalità generale di favorire uno sviluppo del settore turistico.
11 - Le iniziative volontarie e di Responsabilità Sociale d'Impresa. A partire dalla Corporate Social Responsibility, quale forma di integrazione volontaria di aspetti sociali e ambientali nella gestione d´imprese e nei rapporti con gli altri stakeholders, sono stati evidenziati i principi cruciali per il turismo alpino e gli ostacoli alla loro adozione e implementazione nelle piccole e medie imprese (PMI).

foto: Eleonora Musco