INTERVISTA A MARCO DE BIASI
    

Ricerca avanzata

Tutte queste parole:
Frase esatta:
    
logo

Ricerca sul sito

Ricerca normale (una di queste parole):
Tutte queste parole:
Frase esatta:

INTERVISTA A MARCO DE BIASI

Alice Gaspari

01/09/2009

 

Entriamo subito nel vivo delle domande con Marco De Biasi, dopo una breve occhiata alla foto del suo splendido Bassethound, che dà un simpatico benvenuto a chi entra nel suo studio.

Il patrimonio comunale… una gran ricchezza da gestire, ma anche un bel po' di grattacapi… Quando assunse l'incarico, sul primo numero di Qui Cortina, spiegò ai cittadini che aveva intenzione di «rivalutare e valorizzare » il patrimonio comunale: a che punto è?

Fin'ora ci siamo concentrati sull'arretrato, stiamo sistemando centinaia di permute, cessioni di pezzi di terreni, di strade, è una «selva oscura», ci sono ancora cose del '56 che non sono mai state sistemate. Il patrimonio è molto frammentato, ci sono quote o porzioni di terreni e fabbricati sulle quali non possiamo intervenire e che non danno rendita, non ci servono. Tutta questa operazione porterà nelle casse del Comune diverse migliaia di euro. La mia idea è quella di trovare una situazione di equilibrio tra tutti i beni che abbiamo sparsi per il paese, per poter valorizzare quello che realmente ci può servire per i servizi alla comunità e per dare casa ai residenti e ai nostri dipendenti, insomma di concentrare le risorse anziché disperderle.

Come ad esempio?

Ad esempio gli uffici comunali: al momento abbiamo quattro sedi diverse, è scomodo per il cittadino e per i dipendenti comunali che perdono un sacco di tempo per correre da un ufficio all'altro.

Vorremmo concentrare tutto al municipio nuovo, lasciando al palazzo delle poste solo il tavolare, l'ufficio patrimonio e la contabilità, liberando sia l'attuale ufficio urbanistica, che potrà essere utilizzato come nuovo ufficio per le attività sociali o come spazio commerciale, e liberando completamente il Municipio Vecchio: la cosa più bella sarebbe poterlo così destinare a sede dell'UNESCO, sarebbe una soluzione prestigiosa!

Quindi l'unità commerciale dell'ex distributore Q8, messa all'asta e rimasta invenduta, e i locali al Savoia, che avete dichiarato più volte di voler vendere, fanno parte di quella parte di patrimonio che non dà rendita, inutilizzabile?

Il Q8 saremmo stati più contenti di venderlo, quell'unità commerciale può essere valorizzata in maniera diversa. I locali di proprietà comunale all'hotel Savoia hanno una loro importanza, ma rimangono staccati da tutto, poco utilizzabili. Si è parlato di metterci la biblioteca, ma sarebbe una biblioteca in un posto senza luce, senza visuale, in un seminterrato in mezzo a una strada.

Le biblioteche in tutte le città sorgono in posti ben diversi, con tanta luce, ampi spazi, varie sale, metterla lì sarebbe una follia.

E' stata una follia anche rinunciare ai locali sul fronte strada, che il Comune aveva tenuto per sé nella trattativa con l'hotel Savoia, e ai quali aveva poi rinunciato per prendersi il retro seminterrato…

Lasciamo perdere va…, è scandaloso quello che è successo al Savoia.

La biblioteca voi la mettereste negli edifici della stazione, dove dovrebbe sorgere il polo culturale, ma ci sono vari problemi…

Il demanio detiene ancora la proprietà di circa un 10% delle superfici, nella zona che va verso la funivia Faloria, ma si tratta solo di sistemare la questione da un punto di vista tavolare. Più problematica è la parte che riguarda alcuni terreni privati, compresi nella stessa scheda urbanistica di sistemazione complessiva, per i quali i proprietari hanno fatto ricorso; per questi si dovranno attendere i tempi dei tribunali, che non è dato conoscere; poi ci saranno i vincoli della sovrintendenza.

C'è qualche novità sull'elenco dei beni patrimoniali del Comune che potranno essere messi in vendita?

Siamo in attesa di ultimare la ricognizione del patrimonio, ma credo di no. Poi forse ci sarà un elenco, ma noi ogni anno dobbiamo per legge individuare una serie di beni «disponibili» alla vendita.

Come va al Cademai?

Sono terminati i bandi e sono stati assegnati tutti gli alloggi.

La situazione degli inquilini è stabile o ci sono state delle rinunce? Gli affitti sono alti…

Mi risulta che nessuno per ora abbia rinunciato per via del canone. Purtroppo al Cademai pagano uno scotto dovuto ai costi della ristrutturazione, le spese sostenute vengono suddivise in base alle quote millesimali.

Stiamo cercando di trovare un modo per dare una mano, c'è chi è in grosse difficoltà.

Se avessi potuto scegliere avresti scelto la via della ristrutturazione?

Ci eravamo fortemente opposti a quella decisione: la logica dell' intervento su un edificio vecchio dopo pochi anni sta già mostrando grossi problemi. Ci sono danni rilevanti e bisognerà attuare interventi di manutenzione straordinaria di una certa entità, per problemi di coibentazione termica e di finiture sia interne che esterne, che non sono state realizzate e curate adeguatamente.

Ci sono novità sullo sfratto al panificio comunale?

I gestori hanno ottenuto una sospensiva fino al dicembre 2010, ma abbiamo chiesto di anticipare la discussione. Abbiamo anche dato lo sfratto agli ultimi due inquilini.

Il progetto di riqualificazione comprende sia l'edificio, sia i locali nel piazzale sottostante, la destinazione sarà residenziale e commerciale.

Torniamo al Municipio Vecchio: a quando l'apertura del nuovo bar?

La sovrintendenza ci ha chiesto una progettazione unitaria di tutto il piano terra. Abbiamo così dato incarico alla ditta che ha progettato il bar. Il nuovo progetto prevede una ricomposizione architettonica di come era originariamente l'edificio, con l'eliminazione di tutte le superfetazioni eseguite negli ultimi anni, le insegne, le scritte, ecc. Si conta di iniziare i lavori quest'autunno e di aprire il bar a Natale.

Parliamo della Senior City: era stato distribuito un questionario, per capire quante persone fossero interessate: che risultati sono emersi?

Di tutti quelli inviati, ne sono tornati pochini, circa 200, quindi un 10-12%. Un 30% ha dichiarato di essere disposto a cambiare casa anche subito, per lasciare la propria ai figli, mentre il restante 60-70% si è mostrato disponibile a farlo in futuro. Il risultato, nel suo piccolo, è incoraggiante.

Abbiamo assegnato i terreni in diritto di superficie e aspettiamo che la Fondazione, di cui faccio parte, predisponga i progetti di massima e i costi relativi, per poter poi andare avanti e realizzarla nei tempi e nei modi dovuti. La Fondazione per ora ha solo una parte dei soldi, quelli per coprire la progettazione e l'avvio dei lavori, poi vedremo.

Come sono andate le trattative per l'acquisizione delle proprietà del CONI e a quando la transazione definitiva?

La cifra concordata ammonta a 560.000 euro più iva, per acquistare circa 40.000 mq tra strade e terreni. Si tratta di tutta la zona di atterraggio del trampolino, le zone ad esso limitrofe e la strada d'accesso. Poi c'è tutta la zona attorno allo stadio, che comprende i giardini di fronte, la strada per Via del Castello, poi tutta la viabilità dall'incrocio del ponte Corona allo stadio stesso, un altro tratto di strada verso il Barisetti, di parte del prato davanti al Barisetti e di alcune cabine di trasformazione enel nel piazzale della funivia.

La transazione avverrà entro fine anno, i soldi li abbiamo messi a bilancio.

E' arrivato il contributo dal Ministero di Grazia e Giustizia per la gestione dell'ufficio Tavolare? A che punto è il progetto di informatizzazione?

Abbiamo incassato 28.000 euro per il 2007, 225.000 euro per il 2008 e ne attendiamo altrettanti per il 2009. Per quel che riguarda l'informatizzazione, i contributi necessari sono di ben altra entità, stiamo cercando contributi a livello europeo, magari qualche interreg.

Appunto, ci sono all'orizzonte nuovi programmi comunitari?

Per il momento no.

I 550.000 euro dell'interreg Italia/ Austria 2007/2013 per la Grande Guerra, come sono stati spesi, cosa c'è in progetto?

E' in fase iniziale. I soldi sono stanziati per vari comuni tra cui Asiago, Roccapietore, Innsbruck, ecc. Abbiamo dato la nostra adesione e la disponibilità permanente di una sala, probabilmente all'Alexander Hall. Si tratta di un programma di valorizzazione dei siti della grande guerra: un punto informativo in ogni Comune sarà collegato in maniera multimediale con tutti gli altri così da qualsiasi sito uno potrà vedere cosa c'è nell'altro e spostarsi in una sorta di «percorso storico» della guerra.

Che ne è stato del progetto di variante che avevi presentato nel 2006 con l'allora gruppo «Cortina Oltre il 2000», in alternativa alla tangenziale Anas? Hai per caso cambiato idea?

Assolutamente no, non ho cambiato idea; all'interno del gruppo ci sono anime e pensieri diversi.

Il progetto Anas noi non l'abbiamo mai «visto di buon occhio », anche perché è talmente faraonico che poteva distogliere l'attenzione dalla reale necessità per il paese.

«Non l'abbiamo mai visto di buon occhio»: chi, scusa?

Noi l'intero gruppo. In campagna elettorale lo abbiamo detto, ma abbiamo detto pure che saremmo rimasti aperti alle possibili soluzioni, anche perché allora il progetto Anas era già in itere, si è cercato di migliorarne l'impatto ambientale. Comunque un'infrastruttura più grande serve e la sua realizzazione dipende dalla disponibilità economica dello Stato. Alcune parti del progetto Anas possono essere utilizzate, per fare quello che ci serve di più, ma dubito fortemente che per ora ci sia questa disponibilità economica in campo, comunque vigileremo e staremo attenti a quello che succederà nei prossimi anni.

Il mio input rimane quello di non perdere di vista tutti i piccoli interventi migliorativi della viabilità interna come i parcheggi, i sottopassi, qualche intervento su via Lungoboite e il progetto per il piccolo passante di Zuel, che stiamo ancora seguendo e che potrebbe «convivere» con quello dell'Anas facendo risparmiare anche un bel pezzo di galleria.

Perché questa posizione non è stata espressa chiaramente, quando è stato indetto il sondaggio?

Ognuno porta le proprie idee, ci si confronta, non è questo che crea malumore all'interno del gruppo, perché poi si deve lavorare a maggioranza, è assurdo fare una guerra fra di noi perché non ci guadagna nessuno.

E' vero che gira anche lei con la lettera di dimissioni in tasca?

Ci si confronta, ci sono alti e bassi, momenti più caldi, succede in tutte le amministrazioni, tutti possono minacciare di dar le dimissioni, sono momenti impulsivi.

Desidera aggiungere qualcosa prima di concludere?

Mi auguro che entro i prossimi tre anni si riescano a portare a realizzazione i progetti che stiamo mettendo in cantiere, stiamo facendo veramente tante cose.

Anche se ancora non si vedono i risultati, arriveranno, raccoglieremo i frutti.