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L'assessore ai lavori pubblici Adriano Verocai spiega come è stato cambiato il Pat approvato l'anno scorso (e che ripasserà in Consiglio comunale fra pochi giorni)

Redazione

22/06/2013

“Sarà ricordato come il nostro provvedimento più importante: il salto generazionale che disegnerà il volto di Cortina per i prossimi trent’anni e ci permetterà di ospitare i Mondiali di Sci e rispondere al bisogno di rinnovamento nell’offerta e nei servizi turistici”. Adriano Verocai, Assessore ai lavori pubblici d’Anpezzo, è conscio che il Piano per l’Assetto del Territorio “è una conquista storica: un lavoro lungo e complesso del quale, per 40 anni, nessuno si era voluto fare carico e che questa Amministrazione porterà a compimento”.

Ma cos’è il Pat e quali provvedimenti contiene? “Prima c’erano i piani regolatori” spiega Verocai “poi è invalsa la pratica di progettare delle varianti che la Regione approvava di volta in volta. Dal 2004, però, la legge ha  vietato questo soluzione, obbligando a varare una strategia complessiva e di ampio respiro. Il Pat, appunto. Uniche eccezioni  riguardano l’edilizia di pubblica utilità e gli Accordi di Programma – in sostanza delle varianti in deroga - con la Regione. Il Comune di Cortina, per essere certo che tutto andrà a compimento, ha vincolato i provvedimenti più importanti ad entrambe le forme: il Piano di Assetto e gli Accordi di Programma”.
“E sono questi provvedimenti che faranno la Cortina che verrà: la completa riqualificazione del piazzale della ex Stazione con centinaia di posti auto e un Auditorium capace di accogliere 800 persone. La centralissima via Guglielmo Marconi diventerà completamente pedonale, mentre 4 milioni di Euro verranno  destinati alla Regione Veneto che li impiegherà per progettare l’attesissima “tangenziale” di Cortina”. A questi va aggiunto il progetto della nuova piscina, che è stato stralciato dal corpo principale dei provvedimenti per tre motivi: liberarlo da vincoli, renderlo più veloce e risparmiare una decina di milioni di Euro”. Una scelta presa dopo aver appurato che il progetto potesse essere scorporato dall'Accordo di programma e procedere da solo.
 Confermato, perciò, l’impianto dell’accordo da proporre ai privati: Project Financing in cambio della riqualificazione e la cessione  della vecchia piscina; fino a 15 milioni di investimento – inizialmente erano 27 – prevedendo alcune attività commerciali che permettano alla piscina di ammortizzare i costi di manutenzione.
 Ma non si tratta solo di grande opere: “Ogni singola voce conta e abbiamo accolto le tante e autorevoli richieste che ci venivano dal mondo economico di Cortina riducendo le superfici commerciali e alberghiere in risposta ai tempi di crisi. Abbiamo ascoltato la nostra Comunità cambiando quello che ci chiedevano di cambiare. Si è detto che abbiamo ceduto sulle seconde case” continua Verocai  “ma i numeri ci danno ragione: abbiamo aggiunto 15 appartamenti privati e tolto 50 possibili negozi che avrebbero potuto fare troppa concorrenza quelli già esistenti  e, anche quei tre edifici  in più, – da 1500 a 3000 i metri quadrati residenziali previsti - li abbiamo aggiunti adeguandoci alla Soprintendenza e in sostituzione di 20mila metri quadrati dell’albergo inizialmente previsto. Il territorio ha meno cemento, gli albergatori più ossigeno e confermiamo la nostra lotta assoluta alle speculazione edilizia".
“La sostenibilità economica del complesso di interventi” spiega Verocai “è il fulcro dell’intera costruzione. Gli interventi sono in Project Financing e gli Accordi di Programma prevedono delle perequazioni – cioè dei pagamenti – alla Regione. Anche qui l’Amministrazione si dimostra di tutt’altra pasta rispetto a quella che governò fino al 2007. Loro, da 13 appartamenti a Ca’ dei Nani, ricavarono 1,6 milioni di Euro. Noi, dai 15 previsti, ne incamereremo, per il cambiamento nella destinazione d’uso, ben  ventidue. Il Pat di Cortina d’Ampezzo non sarà, quindi, solo un grande progetto, ma una solida realtà”.

(comunicato dell'Amministrazione comunale)