Il primo segnale di instabilità di "Progetto per Cortina" è arrivato a fine dicembre dell'anno scorso, dopo solamente un anno e mezzo dalle elezioni: il "caterpillar" (così è stato amichevolmente definito dal Sindaco) Teo Sartori, scelto per guidare la complicatissima Gis, si è dimesso (o è stato invitato a dimettersi) dal suo incarico.
A ferragosto di quest'anno arrivano altre dimissioni: Giovanni Valle, voluto dalla maggioranza per la guida del comitato promotore per la candidatura ai Mondiali, dopo soli quattro mesi dà le proprie dimissioni non solo da presidente, ma anche da membro del comitato.
In assenza di qualcun altro che si prenda tale incarico, la presidenza viene assunta direttamente dall'assessore Huber.
Il 18 agosto, in Consiglio comunale, il consigliere di maggioranza Pietro Ghedina si dissocia dal gruppo e nei giorni successivi inviaalla stampa una lettera dove espone i motivi delle sue contestazioni.
Non si dimette, dice, perché vuole rimanere nel Consiglio comunale e lottare dall'interno. Nell'intervista a Voci di Cortina, l'assessore De Biasi ammette di aver anche lui minacciato le dimissioni.
Per non parlare della questione tangenziale, dove il gruppo è spaccato, e nonostante la "patata bollente" sia stata buttata nelle mani dei cittadini con un sondaggio d'opinione e siano passati già alcuni mesi, ancora non sappiamo quale sia la linea che la maggioranza intende perseguire.
Come cittadini, non possiamo certo sentirci rincuorati dal clima che si respira all'interno della maggioranza. Saremmo molto più tranquilli se alla guida del nostro paese ci fosse un gruppo unito, motivato, con una linea da seguire, e che si prenda la responsabilità delle proprie decisioni.