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CORTINA, NOTERELLE DI PRIMAVERA

Ennio Rossignoli

21/03/2017
Vuoi vedere che fra qualche mese sparirà anche quell'ultimo piano rimasto del progetto faraonico che avrebbe dovuto dotare Cortina del superparcheggio interrato di Largo Poste?

Cresciuto tra malumori, contrattempi, ritocchi e figuracce detto parcheggio sembra avere lasciato le cose, ossia i posti-macchina, più o meno come stanno ora (i turbamenti riguardano semmai i conti): solo un altro antipatico strappo a quella immagine che Cortina sta faticosamente ricostruendo dopo una serie di anni a dir poco sfortunati.

Certo ha pesato l'inverno avaro di neve, malgrado gli sforzi al solito impeccabili degli addetti ai lavori, e questo anche se all'attivo – oltre alla  kermesse libraria -   si devono collocare il recente raduno mondiale dei rotariani e la nuova scintillante edizione del festival di Cortinametraggio.

Bene, ma intanto sul futuro premono questioni di non poca importanza: come quella riguardante le sorti del Codivilla, che tra il vergognoso tiramolla di promesse, assicurazioni e il loro contrario rischia di chiudere la sua storia gloriosa con le conseguenze in termini di occupazione e funzione sociale che si possono immaginare.

O come quella delle incombenti elezioni comunali, dalle quali dovrebbe uscire la compagine capace di affrontare il cumulo dei problemi annunciati con la dovuta energia e le indispensabili capacità. Ma anche qui c'è spazio per tutte le ipotesi, quelle più e quelle meno rassicuranti.

Come se tutto ciò non bastasse, i prossimi, sempre più prossimi Mondiali del '21 inducono a pensieri in cui le attese incrociano le riserve e le preoccupazioni finiscono per sovrastare la fiducia, sicché sulle sorti delle strade e degli alberghi sembra ancora aleggiare lo spettro di Jarry, e della sua scienza delle soluzioni immaginarie.

Pessimismo? Certo anche, ma soprattutto realismo: se non altro, le dimensioni e la complessità dell'impresa hanno in effetti costretto a una organizzazione in buona misura eterodiretta, cosicché la proverbiale efficienza cortinese – sempre necessaria – potrebbe non essere più sufficiente. E questo sì che sarebbe un guaio!